Gustave Courbet opere e vita: 5 cose da sapere

 Gustave Courbet | autoritratto

GUSTAVE COURBET OPERE E VITA: 5 COSE DA SAPERE

Di Gustave Courbet opere e vita potrei scrivere per giorni.
La sua opera più famosa è “l’origine del mondo”, rivoluzionaria e trasgressiva tanto da essere censurata ancora oggi perché mostra con un realismo senza precedenti da dove veniamo (l’immagine dell’opra la trovi in fondo al post).

Gustave Courbet è noto per essere il più importante artista del movimento realista.
Il suo realismo è fatto di paesaggi invernali che sembrano trasmettere una vera sensazione di freddo, oppure di boschi in cui sembra di sentire l’odore di foglie bagnate.
Courbet va oltre il senso della vista e oltre l’esperienza tattile ed entra nella sfera delle sensazioni, diventando un’ispirazione per i pittori 
impressionisti.

Le opere e la vita di Gustave Courbet

Gustave Courbet | funerale a Ornans

Gustave Courbet, Un funerale a Ornans, detto anche Quadro di figure umane, narrazione di un funerale a Ornans (1849-1850) – Musée d’Orsay

1. QUANDO NASCE COURBET

Courbet nasce a Ornans, in Francia, nel 1819.
La sua è una famiglia benestante e molto affiatata, a cui l’artista dedica numerosi opere e ritratti.
Spesso Gustave Courbet inserisce in mezzo ai protagonisti delle sue opere proprio i suoi familiari.
L’artista sarà sempre molto legato anche alla sua regione natale che fa da sfondo a molti dei suoi quadri, nonostante nel corso della sua vita visiti i paesi del Nord e la Normandia.

2. GLI INIZI DI COURBET

Verso i quattordici anni Gustave Courbet viene introdotto alla pittura dal padre.
Agli inizi imita i maestri del Louvre come Rembrandt, Hals, Rubens, Tiziano e ama le opere di Caravaggio.
Poi scopre le opere di scopre Vélasquez e Zurbaran e ammira Géricault e Delacroix, due maestri romantici che utilizzeranno i grandi formati per raffigurare episodi di storia contemporanea.
Inizia per Courbet una fase di successi e critiche.
In particolare nel 1849 la sua opera “Funerale ad Ornans”, che espose al Salon del 1850-1851, fu bersagliata dai critici.
Era un dipinto di grande formato e all’epoca, secondo la tradizione accademica, i quadri di grandi dimensioni erano riservati ai soggetti storici, biblici, mitologici o allegorici.
Courbet infrange questa convenzione dipingendo su una grande tela un mondo familiare e domestico perché ritiene che la storia contemporanea, compresa quella della gente del popolo, meriti grandi formati.
 

3. IL SUCCESSO DELLE OPERE DI COURBET

Nel 1850 circa Courbet incontra Alfred Bruyas.
Questo incontro sarà decisivo per la sua carriera perché Bruyas era un ricco collezionista che si innamora dello stile dell’artista e acquista “Le Bagnanti”.
A partire da questo momento, Bruyas diventerà un vero e proprio mecenate per Courbet che, in questo modo, può vivere della sua pittura in completa indipendenza. 
 
Gustave Courbet | Le bagnanti

Gustave Courbet, Le bagnanti

4. PERCHE’ GUSTAVE COURBET E’ UN ARTISTA IMPORTANTE

La vera rivoluzione di Courbet è la pittura dal vero, che apre la strada alle ricerche degli artisti impressionisti sulle ombre colorate.
Nel 1855 Courbet pubblica un opuscolo per presentare (e vendere) quaranta suoi quadri e quattro disegni.
La prefazione di questo opuscolo, venduto a dieci centesimi e che illustra la mostra personale dell’artista tenutasi al padiglione del Realismo a margine della Esposizione universale del 1855, porta il titolo di “Il Realismo” ed  è considerato il manifesto del Realismo appunto.
 

“Ho studiato, al di fuori di qualsiasi sistema e senza prevenzioni, l’arte degli antichi e quella dei moderni.
Non ho voluto imitare gli uni né copiare gli altri; non ho avuto l’intenzione di raggiungere l’inutile meta dell’arte per l’arte. No!
Ho voluto semplicemente attingere dalla perfetta conoscenza della tradizione il sentimento ragionato e indipendente della propria individualità.
Sapere per potere, questa fu sempre la mia idea.
Essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l’aspetto della mia epoca, secondo il mio modo di vedere; essere non solo un pittore ma un uomo; in una parola fare dell’arte viva, questo è il mio scopo” – G. COURBET

5. QUANDO MUORE COURBET

Eletto al Consiglio della Comune di Parigi, Gustave Courbet viene arrestato dai soldati dell’esercito e condannato a 6 mesi di prigione e al pagamento di una somma di denaro ingente per essersi affiliato al governo socialista del 1871.
La sentenza tuttavia è clemente se si pensa alle pene di morte e alle deportazioni inflitte ad altri ma segna l’inizio della lunga serie di guai giudiziari per l’artista.
Courbet perde così una parte della sua fortuna e appena scarcerato corre a rifugiarsi in Svizzera.
Durante il suo esilio, lo Stato gli confisca i beni, tiene sotto controllo i suoi amici e la sua famiglia.
Courbet soffre di questa situazione e inizia a bere per placare la sua disperazione, non riuscendo più a realizzare opere degne di nota.
I problemi economici e le cause da portare avanti diventano un’ossessione, ma il vero colpo per lui fu la vendita all’asta delle opere della sua bottega di Parigi.
Qualche giorno dopo questo evento, Courbet muore, il 31 dicembre 1877 a La Tour-de-Peilz.
 
 
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