NIKE DI SAMOTRACIA: COSA RAPPRESENTA E DOVE VEDERLA
Cosa rende la Nike di Samotracia una delle opere più belle dell’antichità?
Nella mia personale classifica delle opere più belle del mondo antico la Nike viene subito dopo il Laocoonte.
Si tratta di due opere meravigliose e credo che nessuno possa non rimanere incantato davanti alla perfezione di queste opere. La Nike, come il Laocoonte, è stata ritrovata dopo secoli in cui era stata dimenticata e il suo recupero contribuisce ad aumentarne il fascino.
In questo post trovi tutto quello che c’è da sapere sulla Nike di Samotracia, cosa rappresenta, chi l’ha realizzata, quando è stata ritrovata, dove vederla.
La Nike di Samotracia
La Nike, con le sue grandi ali e le dimensioni imponenti è una delle sculture più affascinati del mondo classico.
La perfezione delle forme di questo corpo di donna, che rappresenta la personificazione della Vittoria, si fonde con una scena teatrale e spettacolare, che senza dubbio doveva stupire.
COSA RAPPRESENTA LA NIKE DI SAMOTRACIA
La Nike di Samotracia celebra la vittoria della lega delio-attica nella battaglia dell’Eurimedonte. Un evento che si volle celebrare con la costruzione di un grande tempio in onore degli dei, su cui si ergeva la Nike nel momento in cui scende dal cielo e si posa sulla prua di una nave, suonando la tromba, per annunciare il trionfo in battaglia.
La sua collocazione originale prevedeva che la scultura fosse posta su una nave e che fosse circondata dall’acqua, che creava dei riflessi sul marmo bianchissimo.
Le vesti della Nike sono mosse dal vento e sono un capolavoro di tecnica e bellezza, perchè il marmo è stato scolpito in modo che sembri che l’abito aderisca perfettamente al corpo lasciando intravedere le forme. Il braccio sinistro era sollevato, probabilmente in segno di saluto, mentre il braccio destro forse era sollevato nell’atto di suonare una tromba.
Gli studi compiuti su questa imponente scultura (è alta 2,75 metri) hanno permesso di capire che le ali, le braccia e il busto furono realizzati singolarmente e poi assemblati. Certamente, questo permise di evitare danni in fase di lavorazione, poiché si trattava di un’opera imponente, mentre il panneggio nasconde perfettamente le linee che segnano il punto di contatto tra un blocco di marmo e l’altro.
QUANDO E’ STATA RITROVATA LA NIKE DI SAMOTRACIA
La Nike di Samotracia è stata ritrovata nel 1863 presso l’isola di Samotracia, durante la spedizione dell’archeologo Charles Champoiseau.
Si trattava di un’opera già famosa nell’antichità, rimasta per lungo tempo sull’altare dei “Grandi Dei” dell’isola di Samotracia, ma completamente dimenticata per secoli.
L’archeologo francese riconobbe immediatamente, nelle centinaia di frammenti in cui era stata ridotta dal tempo, la Nike narrata dalle fonti storiche e fece in modo che la Francia l’acquistasse subito.
DOVE AMMIRARE LA NIKE DI SAMOTRACIA
La Nike di Samotracia è uno dei grandi capolavori del Louvre e fu trasferita in Francia praticamente subito dopo il ritrovamento.
Tutti i frammenti dell’opera furono ricomposti al Louvre nel 1864, cui si aggiunsero altri elementi ritrovati negli amni successivi.
Napoleone III volle che la Nike fosse collocata al Louvre, in cima allo scalone che collega la Galerie d’Apollon al Salon Carrè, dove si trova ancora oggi.
Fino all’inaugurazione della Piramide di vetro nel 1989, questo era l’ingresso del Louvre e quindi la Nike aveva un posto d’onore.
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