Bernardo Bellotto: 5 cose da sapere sulla sua vita

Bernardo Bellotto | Veduta di Vienna

Bernardo Bellotto, Veduta di Vienna

BERNARDO BELLOTTO: 5 COSE DA SAPERE

Chi era Bernardo Bellotto e come portò avanti lo stile pittorico del Vedutismo, che aveva nel suo maestro, Canaletto, il massimo esponente?
Non dev’essere stato facile per Bellotto fare il pittore e gestire il confronto con il famoso artista di cui era stato allievo e di cui era anche il nipote. Forse proprio per questo motivo a un certo punto della sua vita lascia Venezia e inizia a viaggiare, trovando fama e gloria presso le corti europee.

In questo post trovi la vita di Bernardo Bellotto riassunta in cinque punti, per conoscere meglio questo artista.

5 cose da sapere sulla sua vita di Bernardo Bellotto

Bernardo Bellotto | Le rovine del vecchio Kreuzkirche

Bernardo Bellotto, Le rovine del vecchio Kreuzkirche, Dresda

1. DOVE E QUANDO E’ NATO BERNARDO BELLOTTO

Bernardo Bellotto è nato a Venezia nel 1722, da Lorenzo Bellotto e Fiorenza Canal, sorella di Canaletto.
Fu allievo dello zio fin da ragazzo e dimostra subito di avere un talento per il vedutismo, genere pittorico di moda a quel tempo e di cui Canaletto era l’esponente più importante.

2. BERNARDO BELLOTTO LASCIA VENEZIA

Nel 1740 Bellotto inizia a viaggiare e si reca in a Firenze e a Lucca, su invito di alcuni membri della nobiltà toscana, per poi spostarsi a Roma su indicazione proprio dello zio, Canaletto.
I viaggi dell’artista, però, proseguono e si dirige anche in Lombardia e in Piemonte, dove dipinge vedute di Milano, di altre città lombarde e due vedute di Torino per la corte sabauda.
Nel 1747 parte per Dresda e inizia una lunga carriera all’estero.

3. LO STILE DI BELLOTTO E IL SUCCESSO IN EUROPA

Bernardo Bellotto di distingue da Canaletto per le prospettive rigorose, per il realismo e la precisione dei dettagli delle architetture descritte.
Le sue città sono immerse nella luce e le figure sono delineate da contorni decisi.

L’invito a trasferirsi a Dresda preso la corte di Augusto III, elettore di Sassonia e re della Polonia, segna un momento decisivo nella sua carriera. Per approfondire questo argomento ti consiglio di leggere anche l’articolo sul rapporto fra Bellotto e Varsavia, capitale della Polonia.
Viene subito nominato pittore di corte e trascorre undici anni a Dresda, dipingendo la serie delle quattordici vedute di Dresda e undici della città di Pirna. Questi dipinti sono considerati capolavori dell’arte del Settecento.

Bernardo Bellotto | Veduta di Dresda da sotto il Ponte di Augusto

Bernardo Bellotto, Veduta di Dresda da sotto il Ponte di Augusto

4. BELLOTTO DA DRESDA A VIENNA

Nel 1758, mentre la guerra dei Sette anni imperversava in Sassonia, Bernardo Bellotto lascia la città per trasferirsi a Vienna.
Sarà la corte austriaca ad accoglierlo e realizza per l’Imperatrice Maria Teresa una serie di grandi vedute delle residenze imperiali, una veduta di Vienna e alcuni altri dipinti di dimensioni più ridotte.
Tuttavia, riceve commissioni anche dai principi Kauniz e Liechtenstein.

5. LA FINE DEL VEDUTISMO

Agli inizi degli anni sessanta del Settecento muoiono i principali mecenati di Bernardo Bellotto, in particolare il re Augusto III.
Si tratta di un momento particolare per l’artista, non solo perchè vengono a mancare i suoi principali sostenitori, ma soprattutto perchè il clima culturale è cambiato e il vedutismo, quindi la sua pittura, non trova più successo.

Nel 1764 viene nominato professore di prospettiva all’Accademia di Belle Arti di Dresda, mentre nel 1767 si trasferisce a Varsavia su invito di re Stanislao Augusto Poniatowski.
A Varsavia realizza ventisei vedute della città e del castello Wilanow, che si sono rivelate preziose per la ricostruzione della città dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Bernardo Bellotto muore a Varsavia nel 1780.

Bernardo Bellotto | Vienna Schonbrunn

Bernardo Bellotto, Vienna Schonbrunn

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