Kröller-Müller Museum opere: i capolavori imperdibili

Kröller-Müller museum

KRÖLLER-MÜLLER MUSEUM OPERE: I CAPOLAVORI IMPERDIBILI

Kröller-Müller Museum opere e capolavori sono i protagonisti di questo terzo appuntamento dedicato alle bellezze artistiche dell’Olanda.
Si tratta di un museo un po’ fuori dai normali percorsi, ma che vale certamente la pena di vedere perché conserva la seconda collezione più importante, dopo quella del Van Gogh Museum di Amsterdam. 

Dopo aver scoperto insieme le opere della Mauritshuis e i capolavori del Rijksmuseum, in questo post ti porto alla scoperta della collezione di opere del Kröller-Müller Museum.
Un altro importante museo olandese.

Kröller-Müller Museum opere: i capolavori imperdibili

Kröller-Müller museum

Il Kröller-Müller Museum si trova in un edificio moderno e custodisce una raccolta molto interessante di opere di Van Gogh e di altri importanti autori.
Fu Helene Kröller-Müller, grande collezionista d’arte e moglie di un ricco industriale, a creare questa raccolta d’arte, donata poi al Regno dei Paesi Bassi.
A lei va il merito di essere stata una delle prime persone che riconobbe il genio di Van Gogh e ad acquistare le sue opere.

Nel parco circostante si può ammirare una collezione di sculture di autori dell’arte contemporanea, che trasformano la visita al museo anche in una passeggiata all’aperto unica. Il museo, infatti, si trova all’interno del Parco Nazionale di Hoge Veluwe, un’area ampia più di 5.500 ettari e costituita da foreste, brughiere, pianure erbose e un ambiente naturale perfetto per cervi, mufloni e cinghiali.

Nel canale YouTube di The Art post Blog pubblico un video a settimana su musei, capolavori e città d’arte. Dai un’occhiata a tutti i video caricati e iscriviti al canale.

KRÖLLER-MÜLLER MUSUM OPERE: I CAPOLAVORI DA NON PERDERE

Terrazza del caffè la sera di van Gogh (1888)

Terrazza del caffè la sera | opere Va Gogh

Terrazza del caffè la sera di van Gogh (1888)

La terrazza del caffè di Arles è ancora così oggi, esattamente come l’ha dipinta van Gogh nel 1888.
Quello che l’artista voleva rappresentare era lo scorcio notturno e l’atmosfera creata dalla luce: le luci che rischiarano il vicolo di Arles e le stelle che illuminano il cielo buio.
Osservando l’opera, non hai la sensazione anche tu di incamminarti lungo la strada?

Van Gogh, tuttavia, non si limita a descrivere ciò che vede ma inserisce le sagome dei clienti del locale e delle persone che passeggiano e sembra di sentire le chiacchiere e le risate allegre. Ciò che van Gogh voleva fare con le sue opere era interpretare la realtà e le sue emozioni e qui le sue sensazioni, messe sulla tela, ci permettono di osservare la stessa scena che vide lui oltre un secolo fa e di provare i suoi stessi sentimenti.

Salici al tramonto di van Gogh (1888)

Vincent van Gogh | Salici potati al tramonto

Vincent van Gogh, salici al tramonto, 1888

Questo dipinto venne realizzato nell’autunno del 1888.
Il punto di vista permette a chi guarda di sentirsi quasi stracciato nel prato e comunque sovrastato dalla natura, che sembra emanare una potente energia.

L’artista olandese viveva un momento di grande felicità e, in quel periodo, scriveva al fratello Theo di trascorrere tutto il suo tempo dipingendo e di trovarsi in n momento di evoluzione del suo stile. Scrive, infatti, di non disegnare più con il carboncino prima di iniziare a dipingere ma di realizzare l’opera usando direttamente il colore.

Studio per i mangiatori di patate di Van Gogh (1885)

Mangiatori di patate | Van Gogh

Studio sui Mangiatori di patate di Van Gogh

Tra le opere conservate al Kröller-Müller Museum c’è lo studio del dipinto di Van Gogh che si intitola “I Mangiatori di Patate” e che è una delle opere Van Gogh Museum di Amsterdam da non perdere assolutamente.
L’opera è considerata il primo capolavoro di Van Gogh e il culmine della sua prima fase di ricerca pittorica e che corrisponde al “Periodo olandese”, precedente alla sua scoperta della pittura impressionista.

Prima di realizzare il dipinto, Van Gogh ha realizzato numerosi schizzi e studi preparatori e questo, conservato al Kröller-Müller Museum. è uno di quelli e probabilmente è il disegno  preparatorio che più si avvicina all’opera definitiva.
I personaggi del dipinto ci sono tutti, ma l’artista non ha ancora definito il contrasto tra luce e ombra che si può ammirare nel dipinto finale.

Colazione (la sala da pranzo) di Paul Signac (1886-1887)

Paul Signac | colazione | sala da pranzo

Colazione (la sala da pranzo) di Paul Signac

Signac agli esordi era un impressionista ma nel 1884 incontra Georges Seurat e la sua ricerca artistica subisce una svolta.
Signac si appassiona alle teorie del colore e alla tecnica di pittura puntinista dell’amico Seurat e quest’opera, conservata al Kröller-Müller Museum, è considerata la prima opera puntinista dell’artista.

In questo dipinto Signac sperimenta l’accostamento dei colori complementari, principalmente arancione e blu, evitando però di mescolarli sulla tavolozza ma accostandoli sulla tela con tanti piccoli punti.

Il clown di Renoir (1868)

Renoir | clown

Il clown di Renoir

Il primo critico a parlare di quest’opera di Renoir fu Julius Meier-Graefe nel 1912, da cui sappiamo che il dipinto fu realizzato per il Café du Cirque d’Hiver (Cinque Napoléon) ma che il cui acquisto non fu mai completato perchè il locale fece bancarotta e l’opera rimase nello studio di Renoir.

Il dipinto doveva essere una locandina pubblicitaria del locale oppure una decorazione da inserire all’interno del Café. Renoir, dunque, ritrae un artista che realmente si esibiva nel locale parigino e lo rappresenta nella tipica posa dei condottieri rinascimentali.
Si tratta di un’opera di un giovane Renoir e già possiede alcune caratteristiche del suo stile più maturo.
Il dipinto fu acquistato nel 1919 dal Kröller-Müller Museum e da allora è custodita nel museo olandese.

KRÖLLER-MÜLLER MUSUM OPERE: LA VISITA

Per pianificare la visita, prenotare e acquistare i biglietti ti consiglio di consultare il sito ufficiale del Kröller-Müller Museum.

Tuttavia, puoi visitare il museo anche da casa attraverso gli occhi di 3 vlogger. I video con la loro prima visita al museo li potete vedere nella sezione Inspiration Vlogs. 

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