LE FOTOGRAFIE DI GIUSEPPE LOY CHE RACCONTANO L’ITALIA
A quarant’anni dalla scomparsa, le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospitano la prima retrospettiva dedicata alle fotografie di Giuseppe Loy, a cura di Chiara Agradi e Angelo Loy.
Una Certa Italia riunisce più di 130 stampe originali, molte delle quali inedite, provenienti dall’Archivio Fotografico Giuseppe Loy. La mostra è il risultato dell’attività di catalogazione e ricerca nell’archivio del fotografo, scrittore e intellettuale, scomparso prematuramente nel 1981.
Fotografie di Giuseppe Loy
Giuseppe Loy, fratello del celebre regista Nanni Loy e marito della scrittrice Rosetta Loy, comincia a fotografare per passione negli anni Cinquanta. Il suo sguardo riflessivo si sofferma su “Una Certa Italia”, che fotografa con libertà e ironia.
Le fotografie di Giuseppe Loy dei primi anni Sessanta testimoniano di un’Italia contadina che si affaccia al progresso. Nel 1962, Giuseppe Loy accompagna il fratello Nanni Loy sul set del celebre film “Le Quattro giornate di Napoli”, esperienza che lo orienta verso alcuni dei suoi soggetti ricorrenti in quegli anni. Si allontana così dal set per concentrare la sua attenzione su quello che ha intorno, la persistenza delle rovine della guerra, o attimi di vita quotidiana, alla ricerca costante di “un’Italia minore”, libera da stereotipi e spettacolarizzazioni.
Le fotografie presentano alcune tematiche ricorrenti, tra cui il ritratto dell’italianità, che emerge nei piccoli gesti della vita quotidiana, la riflessione per immagini sul paesaggio italiano, che cambia tra la fine degli anni Cinquanta e i primissimi anni Ottanta, gli scatti rubati sulle spiagge, con corpi distesi al sole immortalati da tagli fotografici particolari e dalla seducente ironia che pervade il lavoro dell’autore, fino ad arrivare alla toccante raccolta di fotografie in cui la vera protagonista è la sincera amicizia che legò Giuseppe Loy ad artisti del calibro di Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA CON LE FOTOGRAFIE DI GIUSEPPE LOY
Le sezioni della mostra “Una Certa Italia” descrivono le tematiche della ricerca e i soggetti rappresentati nelle fotografie di Giuseppe Loy.
Il percorso espositivo, costellato di epigrammi e parole, si apre con alcuni scatti nell’atelier dell’artista Alberto Burri, amico e compagno di tiro al piattello. Queste immagini rivelano da subito lo stile di Giuseppe Loy: semplici e autentiche si collocano agli antipodi dell’iconografia teatrale dell’artista, alla quale il fotografo predilige l’elogio di gesti quotidiani e di espressioni spontanee.
Alcuni scatti degli anni Sessanta raccontano i costumi di un’Italia ancora contadina e introducono una riflessione sul cambiamento del paesaggio in quegli anni; lo sguardo del fotografo si sofferma su Roma e le nuove periferie urbane.
Nelle fotografie di Giuseppe Loy ricorre spesso il mare, visto come una possibile via d’uscita dalla soffocante vita urbana ed elemento di richiamo alla sua infanzia sarda. La sezione “Il mare degli italiani”, assieme al placido riposo dei bagnanti, cela una denuncia alla violenta politica di sviluppo edilizio dei litorali italiani tra gli anni Sessanta e Settanta, a testimonianza del costante impegno politico dell’autore.
A seguire una sezione dedicata a scatti familiari, gesti minimi e sguardi, che introduce poi alcune fotografie realizzate da Giuseppe Loy alla Biennale di Venezia del 1966: invitato dagli amici Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana, l’autore ritrae, con una punta di ironia, le reazioni dei visitatori di fronte alle opere d’arte.
Giuseppe Loy definì le proprie fotografie come “appunti visivi”, un termine che suggerisce il suo approccio analitico e personale alla fotografia, strettamente correlata all’attività poetica. La mostra comprende dunque epigrammi, citazioni e poesie che rendono conto della ricchezza dell’archivio e dell’universo dell’autore.
“Una Certa Italia” è il titolo della mostra ma era il titolo che lo stesso Giuseppe Loy aveva scelto per un libro fotografico che desiderava pubblicare per la casa editrice Laterza, progetto che venne bruscamente interrotto dalla sua morte. La mostra riprende parte di quel progetto editoriale inedito e acquista forma da un libro manoscritto mai pubblicato: un documento che è servito come linea guida per cominciare a definire la figura e il percorso di Giuseppe Loy nella storia della fotografia italiana.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA DI GIUSEPPE LOY A ROMA
Giuseppe Loy. Una certa Italia
Fotografie 1959-1981
Mostra a cura di Chiara Agradi e Angelo Loy
8 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022
Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini
via delle Quattro Fontane 13, Roma
Orari: martedì – domenica 10.00 – 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.00.
Catalogo: Una certa Italia. Fotografie 1959–1981.