GASTONE NOVELLI A SATURNIA
Gastone Novelli nasce a Vienna nel 1925 e muore a Milano nel 1968.
La sua vita è stata breve ma il suo percorso artistico è stato singolare e ribelle. Noto è infatti il suo disappunto per gli ambienti artisti e intellettuali del suo tempo.
Gastone Novelli rifiuta una visione della storia lineare ed ogni rigida categorizzazione, ma organizza secondo una coerenza personale le sollecitazioni provenienti dalla realtà: paesaggio, mitologia, frammenti della sua biografia e letteratura.
Gastone Novelli a Saturnia
Gastone Novelli partecipa alla resistenza e, nel dopoguerra, si stabilisce in Brasile per cinque anni.
Nel 1955 si sposta a Roma e inizia ad allestisce una serie di mostre di successo in Italia e all’estero, ottenendo anche il Premio Gollin alla Biennale di Venezia nel 1964.
Si trasferisce a Venezia mel 1967, partecipando al movimento del maggio ’68 e chiudendo, in segno di protesta, la propria sala alla XXXIV Biennale.
Muore l’anno successivo a Milano, a soli 43 anni.
IL SUCCESSO DI GASTONE NOVELLI
Oggi le opere di Gastone Novelli sono conservate al MoMA di New York, alla National Gallery di Washington, al MASP di San Paolo, al British Museum di Londra, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, alla GAM di Torino, al Museo del Novecento di Milano, alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
MOSTRA DI GASTONE NOVELLI A SATURNIA
La mostra “Gastone Novelli: Saturnia, le origini, la magia del segno”, allestita presso il Polo Culturale Pietro Aldi, racconta l’esperienza artistica e la relazione dell’artista con il borgo di Saturnia, che fu per lui luogo privilegiato per lo studio, il lavoro e la contemplazione del paesaggio.
Il rapporto tra Gastone Novelli è Saturnia va dal 1961 al 1968, anno della prematura scomparsa.
La mostra, grazie a una selezione di opere realizzate dall’artista nel corso degli anni Sessanta del Novecento e alcuni reperti archeologici rinvenuti nei dintorni di Saturnia, rivela l’importanza del borgo per l’elaborazione di un linguaggio artistico unico.
Saturnia e il territorio circostante sono una fonte inesauribile di ispirazione, dall’alto valore simbolico, che permettono a Gastone Novelli di descrivere molteplici universi possibili.
LA MONTAGNA NELLE OPERE DI GASTONE NOVELLI
La Montagna è un elemento che compare spesso nel lavoro di Gastone Novelli.
Durante i suoi viaggi in Grecia esplora le isole e le coste, le città e i templi, richiamato dagli echi antichi di questi luoghi e delle testimonianze storiche che dopo millenni continuano a ispirare artisti e intellettuali.
Gastone Novelli sentiva la necessità di ricercare possibili segni che andranno a comporre il suo linguaggio artistico e scrive, infatti:
È quasi mattina e la terra è vicina […]. La montagna è dovunque, corre e si inerpica in tutte le direzioni, gli antichi la scalavano in linea retta e nei punti più scoscesi scavavano gradini nella pietra. Il mare ci passa in mezzo (Viaggio in Grecia, ed. Arco d’Alibert, 1966).
Anche il Monte Amiata e il Monte Labbro, nei dintorni di Saturnia, sono stati fonte di ispirazione per Gastone Novelli, che descrive la montagna con tratti placidi e sinuosi, simili al seno materno o luoghi in cui si trovano segni e segnali per interpretare il mondo.
INFORMAZIONI MOSTRA GASTONE NOVELLI A SATURNIA
Gastone Novelli: Saturnia, le origini, la magia del segno
9 aprile 2022 – 8 gennaio 2023
Polo Culturale Pietro Aldi
Piazza V. Veneto, 19 – Saturnia