Il ciclo delle storie di Sant’Orsola di Carpaccio

Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna (dettaglio)

Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna (dettaglio)

Uno dei grandi cicli di opere da vedere a Venezia è il ciclo delle Storie di sant’Orsola. Si tratta di nove tele di Carpaccio realizzate, tra il 1490 e il 1495, per la Scuola di Sant’Orsola a Venezia e che, dal 1812, si trovano presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Vittore Carpaccio crea il ciclo con le storie di sant’Orsola basandosi sul racconto contenuto nella Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze.
La storia narra il martirio della principessa, poi divenuta sant’Orsola, avvenuto a Colonia nel IV secolo d.C. adopera degli Unni di Attila. Ecco cosa devi sapere.

Il ciclo delle storie di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio

Accademia - Sogno di sant'Orsola - Vittore Carpaccio

Accademia – Sogno di sant’Orsola – Vittore Carpaccio

Racconto del martirio di Sant’Orsola e avviene attraverso diverse opere che creano una sequenza di episodi, che permettono di ricostruire la storia nel suo complesso. Caratteristica che si ritrova anche nelle singole opere. Infatti, molti episodi della Storie di Sant’Orsola sono descritti dentro una stessa opera, da sinistra a destra, suddividendo lo spazio in modo originale e grazie anche all’uso della luce e delle ombre.

Ecco i telerei più importanti del ciclo delle storie di Sant’Orsola di Carpaccio.

ARRIVO DEGLI AMBASCIATORI INGLESI PRESSO IL RE DI BRETAGNA

Nella tela intitolata l’Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna, Vittore Carpaccio sviluppa la storia in una sequenza orizzontale di tre episodi.

A sinistra Carpaccio ha dipinto una scena di vita cittadina, al centro descrive la consegna da parte degli ambasciatori della proposta di matrimonio del principe e Ereo a Orsola, a destra si trova il colloquio tra Orsola e il padre.
Le tre scene sono divise da elementi architettonici, mentre la parte centrale si apre su un tipico campo veneziano dominato da una chiesa a pianta centrale.

Carpaccio descrive la storia all’interno di questa tela come se ci trovassimo di fronte ad una rappresentazione teatrale. Colpisce tra l’altro lo spessore psicologico dato al personaggio del padre sulla scena posta a destra.infatti il padre di Orsola appare quasi rassegnato all’idea di dover accettare le condizioni poste la figlia affinché si celebra il matrimonio.
Infatti Orsola non accetta subito ma pone delle condizioni ovvero che il principe si converte alla religione cattolica e che insieme si recano in pellegrinaggio a Roma dal Papa, accompagnati da 10.000 vergini.

Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna

Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna

IL SOGNO DI SANT’ORSOLA

Il sogno di Sant’Orsola è una delle opere più intense dell’intero ciclo realizzato da Carpaccio. Il formato dell’opera è quasi quadrato e la composizione è compatta E permette di comprendere il significato simbolico di ogni elemento posto all’interno della stanza rappresentata.

Orsola, che si trova in primo piano, sta dormendo. Il tempo in cui è collocata la scena corrisponde a quello delle prime luci dell’alba e un angelo, illuminato dai primi raggi del sole, entra nella stanza e si ferma sulla soglia.
L’angelo porta con sé la palma del martirio, profetizzando il suo destino. Sul davanzale della finestra si vedono una pianta di mirto e una pianta di garofani: la prima è sacra alla dea Venere ed è legata al matrimonio poiché, nel Rinascimento, indica fedeltà e amore eterno; la seconda ha un valore religioso e spirituale poiché il nome greco significa “fiore di Dio”.

Sogno di sant'Orsola (dettaglio dell'Angelo)

Sogno di sant’Orsola (dettaglio dell’Angelo)

CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ DELLE STORIE DI SANT’ORSOLA DI CARPACCIO

Molti episodi del ciclo sono ambientati in contesti pubblici e spazi privati veneziani, ispirati sia al paesaggio sia alle architetture della città. Si possono notare infatti gli edifici della Torre dell’Orologio e Punta della Dogana, ma anche le mura dell’Arsenale di Venezia e molto altri edifici tipicamente veneziani.
Per quanto riguarda gli interni, invece, Carpaccio sembra essere molto preciso nel descrivere la casa veneziana del suo tempo e, ad esempio, nel “Sogno di Sant’Orsola” la stanza da letto ci appare come doveva essere la camera da letto in una casa a Venezia nel Quattrocento.

Nel ciclo delle Storie di Sant’Orsola è presente anche un grande catalogo di animali, piante e fiori, dipinti con precisione e inseriti nei teleri per il loro valore simbolico. Ci sono i fiori di garofano e mirto nel “Sogno di Sant’Orsola”, piantine di cardo e felce nell’”Arrivo dei pellegrini sotto le mura di Roma”, esemplari di myosotis attorno al catafalco della santa nel “Martirio dei pellegrini e le esequie di Orsola”, animali come la faraona e la scimmia nel “Ritorno degli ambasciatori”, il cane, lo scorpione dipinto nella bandiera e il falco appollaiato sull’albero nell’“Arrivo dei pellegrini a Colonia”, il cagnolino ai piedi del letto nel “Sogno di Sant’Orsola”.

Fra le figure dipinte nei teleri vi sono sicuramente alcuni ritratti di personalità dell’epoca, che purtroppo oggi non possiamo identificare con certezza. Fra loro, membri della Confraternita che aveva commissionato il ciclo oppure altri importanti veneziani del tempo.  Nell’“Arrivo dei pellegrini sotto le mura di Roma” fra i personaggi del corteo papale è stato individuato il patriarca di Aquileia Ermolao Barbaro, posto alla destra del pontefice e vestito con una toga rossaDietro di lui, c’è un personaggio vestito di nero che alcuni studiosi hanno indicato come un autoritratto di Carpaccio.

Le Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove è conservato il ciclo di Carpaccio, è certamente uno dei musei imperdibili, che racchiude secoli di storia e arte. Per saperne di più sulle sue collezioni leggi la pagina dedicata a tutto quello che puoi vedere a Venezia, dove trovi informazioni su questo museo e molti altri.

 

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