Caro amante dell’arte, sono lieta di portarti alla scoperta di luoghi straordinari e oggi sono particolarmente felice di presentarti l’Adornesdomein di Bruges. Un luogo che sembra appartenere a un’altra epoca.
Questa volta ho inviato la nostra bookmirror_ Chiara Bressan a esplorare questo luogo intriso di storia e cultura, che già ci aveva raccontato della mostra The art of Hipgnosis in mostra al Groninger Museum. Sono lieta di condividere con voi la sua esperienza indimenticabile, che sono certa ispirerà i vostri prossimi viaggi.
Adornesdomein di Bruges: un viaggio nel tempo tra arte e storia
Tra le mura di Bruges, piccola perle delle Fiandre Occidentali, è racchiuso uno scrigno di storia e arte, oasi di tranquillità per la nicchia di visitatori a cui è conosciuto. Il dominio Adornes è un luogo simbolico e sacro, situato fuori dal centro, in un’area residenziale protetta e silenziosa. All’ingresso ci accoglie Jelle, nostra guida personale per la visita di oggi.
Il meteo belga è imprevedibile come sempre, e oggi non è dei migliori, ma la pioggerellina che scende regolare rende il sito se possibile ancor più mistico. Varchiamo la soglia e ci troviamo nel cortiletto interno, in un mondo isolato dal brusio esterno. È come entrare in uno di quei conventi che danno su strade brulicanti di vita, che hanno il potere di chiudere a chiave il mondo fuori e catapultarci in un universo silenzioso. Il dominio appartiene da secoli alla famiglia Adornes, di origini genovesi, e risale al XV secolo.
Fu fondato da Anselm Adornes (o meglio, Adorno), commerciante e diplomatico, personaggio importante nello scenario politico e commerciale del quindicesimo secolo fiammingo, che svolse l’essenziale funzione di mediatore tra Fiandre e Scozia presso la corte scozzese di Giacomo III.
Oggi a prendersi cura del dominio è la diciassettesima generazione della famiglia, il conte Maximilien de Limburg Stirum assieme alla moglie Véronique. La proprietà è composta dal piccolo museo, la cappella di Gerusalemme e la casa privata.
IL MUSEO DELL’ADORNESDOMEIN DI BRUGES
Il museo è situato in quello che un tempo era la residenza delle donne di servitù, in origine donne indigenti del quartiere alle quali venivano offerti vitto e alloggio all’interno del dominio in cambio di servizio alla famiglia. Le poche stanze del museo sono infatti molto piccole e in alcuni punti sono ancora visibili i siti dei focolai.
Il museo offre un breve excursus sull’origine e la storia della famiglia e sulla figura di Anselm, e termina con un intricato albero genealogico che ricostruisce gli ascendenti della famiglia fin quasi alle origini. Una delle stanze è inoltre adibita a mostre temporanee e ospita periodicamente le opere di diversi artisti, per continuare l’opera di mecenatismo che da sempre contraddistingue la famiglia.
LA CAPPELLA DI GERUSALEMME
La vera perla del dominio è senza ombra di dubbio la cappella di Gerusalemme, oggi cappella privata della famiglia che di tanto in tanto apre anche a celebrazioni ed eventi pubblici per un ristretto numero di persone.
Costruita in origine nel 1427 e consacrata nel 1429, fu poi demolita e ricostruita su esempio del santuario originale di Gerusalemme visitato da Anselm nel suo viaggio in Terra Santa tra il 1470 e il 1471.
La prima impressione che si ha quando si entra è quella di trovarsi in un luogo estremamente particolare, fuori posto rispetto al contesto esterno. Il soffitto è altissimo e tutti gli interni sono in pietra, l’atmosfera è quella del luogo sacro ma su modello orientaleggiante. Le vetrate colorate riflettono la luce sulla pietra fredda e grigia, e oggi la rendono un po’ cupa a causa del meteo.
Al centro spicca il monumento funerario dedicato ad Anselm e alla moglie Margareta van der Banck, mentre in cima alla piccola scalinata c’è il piccolo spazio della cappella superiore, accanto alla quale si trova l’antica cappella di preghiera che si può sbirciare attraverso la fessura ancora presente, collegamento tra la cappella e le stanze private. Guardando attraverso la feritoia si riesce a catturare il mosaico di colori della stanza dipinta. A completare lo scenario è la minuscola cripta al piano di sotto, che riproduce fedelmente quella in Terra Santa, in cui i fedeli in pellegrinaggio sono costretti a chinarsi per via della bassa entrata, in contemplazione del luogo mistico.
L’intera cappella di Gerusalemme è inoltre intrisa di simbologie nascoste tra le pareti. Stendardi, vetrate e dipinti raccontano la storia del legame tra la famiglia Adornes e la città di Bruges e la Terra Santa, con riferimenti all’iconografia religiosa e familiare che sarebbero difficili da individuare adl nostro occhio nudo e inesperto senza la preziosa spiegazione della guida.
LA CASA PRIVATA
La nostra visita si conclude in una delle stanze del palazzo principale.
Lasciamo la cappella ed entriamo nella sala scozzese, omaggio al profondo legame degli Adornes con la Scozia e decorata in pieno stile British, sia nel mobilio che nella tappezzeria. Funge da lounge per i visitatori, che qui si possono rilassare comodamente sul sofà in pelle sorseggiando un tè davanti all’ampia vetrata che fronteggia il giardino interno o scambiando due chiacchiere.
Per gli amanti dell’arte e della cultura, il Belgio offre una straordinaria varietà di città d’arte da esplorare. Per saperne di più sulle affascinanti città delle Fiandre puoi leggere l’articolo dedicato all’Arte e cultura in Belgio.
Il dominio Adornes è un piccolo scrigno fuori dal tempo all’interno della città di Bruges, forse poco conosciuto ma che per gli appassionati di storia e di arte, o semplicemente per chi ha voglia di esplorare le chicche del territorio fiammingo, può rivelarsi molto interessante. Se vi capita di passare di qui non lasciatevelo sfuggire e immergetevi in questo breve viaggio nel passato!
Se stai pianificando una visita a Bruges, ti consiglio di leggerel’articolo su Cosa vedere a Bruges in un giorno, dove troverai una lista completa dei musei e dei luoghi imperdibili della città.
Se invece sei appassionato di pittura fiamminga e desideri immergerti nei capolavori delle Fiandre, non puoi perderti il tour virtuale tra le opere più significative. Scopri di più sulla pittura fiamminga nel nostro articolo dedicato.