Nella parte settentrionale del Cilento, in Campania, troviamo un parco archeologico dove visitare i resti della città greco-romana meglio conservata in Italia. Si tratta di Paestum, conosciuta soprattutto per i suoi templi: offre ai visitatori una testimonianza unica della vita al tempo della Magna Grecia e dei Romani. Come acquistare i biglietti per visitarla e come raggiungerla?
Cosa vedere a Paestum
Paestum è un antico insediamento della Magna Grecia, sorto nella zona a nord del Cilento alla fine del VII secolo a.C. con il nome di Posidonia. Il nome di questo primo insediamento ha fatto presupporre che i coloni greci che arrivarono qui volessero intitolarla al dio Poseidone.
Con un biglietto per un tour guidato di Paestum per piccoli gruppi sarà possibile visitare:
- il Parco Archeologico, con i tre templi dorici ancora ben conservati
- l’anfiteatro, riemerso mutilato a causa della strada costruita nel 1829 adiacente al sito: permetteva alle carrozze che transitavano di ammirare i templi, ma ha letteralmente tagliato a metà l’anfiteatro, riemerso in seguito
- il Museo Archeologico di Paestum, che ospita i resti rinvenuti nelle case, nei templi, nelle tombe e nell’anfiteatro
Il tour, della durata di due ore, vi permetterà di scoprire qual era la quotidianità di una città ai tempi della Magna Grecia e dei Romani, grazie alla presenza di una guida archeologica. Il biglietto può essere cancellato e completamente rimborsato entro 24 ore dalla visita e consente di saltare la fila all’ingresso. Il punto di incontro per il tour dipende dalla lingua scelta per la visita guidata (disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco); per la visita guidata in italiano troverete la vostra guida presso la biglietteria del museo, riconoscibile grazie a un cartello.
Visto che si tratta di un tour a piedi di un paio d’ore, sono consigliate scarpe e abbigliamento comodi. Soprattutto se prenotate la vostra visita in estate è molto consigliato portarsi dell’acqua e delle protezioni per il sole, come cappello e occhiali. Per la conformazione del sito archeologico, la visita non è adatta a persone con ridotta mobilità o in sedia a rotelle e gli animali non sono ammessi.
La Valle dei Templi di Paestum
L’ottimo stato di conservazione di questa città greco-romana, Patrimonio dell’UNESCO, permette di percorrere le strade un tempo abitate dai coloni e poi dai Romani – che la rinominarono Paestum nel 273 a.C. – ma oggi una delle maggiori attrattive del sito archeologico sono senza dubbio i tre templi.
Si tratta di tre costruzioni in stile dorico, dedicate a divinità greco-romane:
- il Tempio di Nettuno, forse intitolato a questo dio dal quale discenderebbe anche il primo nome della città, Posidonia
- il Tempio di Cerere o Atena
- il Tempio di Hera, conosciuto anche come Basilica per la sua struttura
Vennero costruiti tutti e tre intorno al VI secolo a.C., quando la città assunse l’aspetto attuale.
La Tomba del tuffatore
Fra i resti conservati nel Museo Archeologico di Paestum troviamo uno dei pochissimi esempi di pittura figurativa greca. La maggior parte delle pitture risalenti all’Antica Grecia sono infatti vascolari, ovvero su vasi come le anfore.
Gli affreschi che decoravano le pareti di questa sepoltura, i cui pannelli – detti metope – sono stati trasferiti nel museo, rappresentano scene di un simposio, cioè un banchetto.
La lastra della tomba invece riporta una figura che si sta tuffando, da cui deriva il nome con il quale è conosciuta. Si ritiene che, a differenza degli affreschi, in questo caso il significato sia metaforico e alluda, visto che si tratta di un esempio di arte funeraria, al tuffo nell’al di là.
La scoperta di questa tomba risale al 1968, ed è avvenuta nel corso degli scavi delle necropoli, cioè i luoghi di sepoltura, intorno a Paestum, coordinati da Mario Napoli.
Cosa vedere nei dintorni di Paestum
Il Cilento, ovvero la zona dove si trova Paestum, è un luogo ricco di storia e di biodiversità, dove visitare parchi archeologici e naturali. In particolare, con un biglietto per Paestum e Velia, acquistabile qui, potrete visitare:
- la Valle dei Templi
- il Museo Archeologico di Paestum
- i resti dell’area archeologica di Velia
Quest’ultima era una città della Magna Grecia fondata all’incirca nel 540 a.C. dai coloni di Focea esiliati dai Persiani ed è nota soprattutto per essere stata sede della scuola filosofica di Parmenide e Zenone.
La riscoperta di questo sito risale agli scavi di Amedeo Maiuri nel 1921 e vi si trova l’esempio più antico di arco a sesto acuto in Italia, cioè la cosiddetta Porta Rosa.
Il biglietto per visitare Paestum e Velia permette inoltre di saltare la fila e accedere senza lunghe attese ai resti di questi due siti per scoprire com’era la vita quotidiana due millenni e mezzo fa.
Nella parte meridionale del Cilento potrete invece visitare Capo Palinuro, un promontorio roccioso conosciuto per il mare cristallino, i paesaggi mozzafiato e le reminiscenze letterarie: il nome riprende quello del timoniere di Enea, che nella narrazione di Virgilio cadde in mare, vittima del sonno, proprio da qui e, una volta a riva, venne ucciso dagli abitanti della zona.
Visitare Paestum da Napoli
Se volete raggiungere Paestum da Napoli, potrete acquistare un biglietto d’ingresso al Parco Archeologico e il biglietto del treno andata e ritorno, che garantisce anche l’accesso prioritario una volta a Paestum. L’attività, considerati gli spostamenti, ha la durata di un giorno e non è rimborsabile. La partenza è dalla stazione Napoli Garibaldi e un giorno prima della prenotazione verrete contattati via Whatsapp o via mail dall’agenzia per ricevere tutti i dettagli relativi al ritiro dei biglietti e al punto di ritrovo.
In fase di prenotazione potrete inoltre selezionare l’opzione audioguida smart, per scaricare comodamente sul vostro smartphone la storia e la descrizione dei punti più importanti del sito archeologico.
La zona in cui si trova Paestum, il Cilento, con l’omonimo Parco Nazionale, il fiume Sele che lo attraversa e il sito archeologico di Velia, è quindi la meta ideale per un viaggio all’insegna della storia, dell’archeologia e delle bellezze naturalistiche.