La Città Ideale nel Rinascimento: le opere di Urbino, Baltimora e Berlino

città ideale Urbino

La Città ideale di Urbino

Simbolo di un’idea di ciò che doveva essere una città del Rinascimento, la famosa immagine della “Città ideale”, realizzata da uno sconosciuto artista tra il 1480 e il 1490, presso la corte di Federico da Montefeltro, è un’opera che vanta due versioni alternative, realizzate ada altri autori sconosciuti o forse dallo stesso autore.

Quest’opera è il simbolo della città ideale del Rinascimento, che si contrappone alla caotica città del Medioevo, che appare ai nostri occhi, e in tutta la sua vitalità, nella veduta urbana affrescata da Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena nel 1337-1339.

LA CITTÀ IDEALE DEL RINASCIMENTO

Lorenzetti Effetti del Buon Governo in città Siena

Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in città

L’IDEA DI UNA CITTÀ IDEALE

Il Medioevo aveva lasciato sulle città italiane un segno inconfondibile e nel corso del secoli successivi il disegno della città si andrà a sovrapporre a quello medievale, il quale molto spesso si estende sopra una pianta romana. Questa stratificazione rende ancora oggi le città italiane affascinanti e singolari. Tuttavia nel Rinascimento si fa strada un’idea di città ideale, pensata come perfetta armonia di forme, ma che non ha alcuna relazione con le necessità sociali della popolazione.

Non è mancato inoltre chi abbia prodotto nella realtà una città ideale. È il caso di Sabbioneta, vicino a Mantova, edificata tra il 1556 ed il 1591 per volere di Vespasiano Gonzaga e che riassume tutte le caratteristiche della città ideale rinascimentale.

ANALISI DE LA CITTÀ IDEALE DI URBINO

La città ideale di Urbino ci permette di comprendere l’importanza che ha assunto nel corso del Rinascimento il concetto di progettazione architettonica, come effetto della scoperta della rappresentazione prospettica.

L’opera, conservata presso la galleria nazionale delle Marche, è caratterizzata da una perfetta simmetria compositiva, realizzata applicando le norme della prospettiva lineare centrica. Quindi possiede un solo punto di fuga centrale, su cui convergono tutte le linee costruttive nel disegno.

I riquadri geometrici della pavimentazione producono l’impressione che lo spazio si restringa verso il fondo, mentre i palazzi ai lati si affacciano su un ampio spiazzo dominato da un edificio a pianta centrale. Il punto di fuga si colloca proprio al centro della porta socchiusa di questo edificio circolare.
Tutto sembra essere costruito sapientemente dall’uomo e gli unici elementi naturali sono costituiti da alcune piantine poste sui davanzali e balconi, necessari solo ad indicare che questi palazzi sono abitati.

città ideale Baltimora

La Città ideale di Baltimora

LE CITTÀ IDEALI ALTERNATIVE

Esistono altre vedute simili a quella di Urbino che sembrano ispirarsi ad essa o forse sono opera dello stesso autore.

La prima versione alternativa della Città ideale è conservata presso il Walters Art Museum di Baltimora e propone una città ideale sul cui sfondo appare il Colosseo, un arco trionfale e il Battistero di Firenze. Nella piazza centrale si vedono quattro colonne, su due delle quali sono poste la statua della Giustizia e quella della Liberalità. Elementi che chiaramente ci ricordano che è solo grazie ad essi che può reggersi un buon governo.

La seconda versione alternativa della Città ideale è conservata presso il Bode Museum di Berlino e ci mostra la fila prospettica dei palazzi come se noi spettatori fossimo inseriti all’interno di un loggiato. Possiamo addirittura immaginare di essere un ricco mercante del Rinascimento che, seduto al centro di questo ambiente, guarda le navi ormeggiate presso il porto che si trova in fondo alla veduta.
Rispetto alle altre due vedute, in questo caso, manca un edificio centrale perché la vista si estende all’infinito e ci ricorda la vocazione mercantile del Rinascimento e il desiderio di spingersi oltre ai confini conosciuti. Non dimentichiamo le grandi esplorazioni rinascimentali, che nel 1492 hanno permesso a Cristoforo Colombo di scoprire il continente americano.

città ideale Berlino

La Città ideale di Berlino

La città ideale dunque è un’idea rinascimentale, propria di un periodo in cui sembra che nulla possa affermare l’avanzata dei commerci e dei saperi.
La città ideale e le sue due versioni alternative saranno un punto di riferimento importante per due artisti del Rinascimento: Perugino e Raffaello.

Le diverse rappresentazioni della “Città ideale” ci permettono di esplorare la visione rinascimentale di un mondo perfetto, dove architettura e urbanistica si fondono in un’unica armonia. Da Urbino a Berlino, passando per Baltimora, queste opere non solo esprimono il desiderio di ordine e bellezza dei loro creatori, ma continuano a ispirare e affascinare per la loro capacità di trasmettere un sogno di perfezione senza tempo.
Il concetto di città ideale rimane un simbolo potente della capacità umana di immaginare e progettare un futuro migliore.

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