Il Bacio di Francesco Hayez
Continua il viaggio alla scoperta dei grandi capolavori della storia dell’arte in collaborazione con St-ART.
Dopo l’opera simbolo del settecento “La morte di Marat” di Jacques-Louis David, spero riusciate a “sentire” l’essenza del Romanticismo nel capolavoro di Francesco Hayez e che è la mia opera preferita in assoluto.
Il Bacio di Hayez. Descrizione dell’opera
La tela di Francesco Hayez, che ci conduce in pieno Risorgimento all’epoca della seconda guerra d’Indipendenza, fu realizzata da quello che è considerato il massimo esponente del Romanticismo europeo e venne realizzata in tre differenti versioni, con piccole modifiche tra di loro.
Il dipinto qui proposto si caratterizza per le linee morbide che definiscono i due personaggi e per gli effetti realistici, come l’abito lucente della donna, che quasi induce a toccarlo, in contrapposizione ai particolari architettonici, freddi, lineari e rettilinei, resi con i colori neutri della pietra, che ne evidenziano i materiali.
L’essenza stessa del Romanticismo di metà Ottocento sembra racchiusa nella carica sensuale dei due amanti, rapiti da una travolgente passione amorosa, che si coglie nel gesto con cui l’uomo accarezza e sorregge il viso della sua amata, come se volesse trattenerla e bloccare quel momento magico, per assaporarlo un istante prima di doversi congedare, forse per eludere sguardi indiscreti, forse per muoversi verso la battaglia che l’attende.
Il bacio ha infatti anche una lettura politica, tesa a rappresentare l’alleanza franco-italiano contro l’Impero Asburgico.
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