Musei San Domenico, Forlì. Chi mi segue su Instagram e su Google Plus ha potuto vivere con me alcuni dei momenti più importanti dei miei due giorni passati a Forlì in occasione dell’inaugurazione della mostra “Boldini. Lo spettacolo della modernità”. Dalla serata a cena con i curatori presso Casa Artusi, alla presentazione della mostra fino alla visita all’esposizione presso i Musei San Domenico.
Si tratta di una mostra immensa, la più grande e completa mai dedicata all’artista ferrarese, con oltre 200 capolavori esposti, che raccontano tutta la storia artistica e personale di Boldini. Non viene tralasciato alcun aspetto, dai rapporti d’amicizia con altri artisti del suo tempo alle donne che ha amato e ritratto, dai ritratti e ritratti ai paesaggi e dipinti di piccolo formato.
Ci sono almeno tre motivi principali per andare a vedere questa mostra.
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Innanzitutto la mostra dedica un’attenzione speciale alla prima stagione di Boldini, agli anni che vanno dal 1864 al 1870 e in cui visse a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli.
Il secondo motivo per cui vale la pena recarsi ai Musei San Domenico fino al 14 giugno 2015 è la profondità con cui viene messa in luce la creatività straordinaria di Giovanni Boldini, valorizzando non solo la sua maestria nel realizzare dipinti incredibilmente sensuali e attraenti, ma soprattutto rivalutando tutta la sua produzione grafica con una serie incredibile di acquerelli, disegni e incisioni.
Infine una intera sezione è dedicata al confronto con altri artisti italiani (De Nittis, Corcos, De Tivoli, Zandomeneghi) attivi come Boldini a Parigi nello stesso periodo.
Sono molti altri i motivi per cui vale la pena di fare un viaggio a Forlì e si potevano già intuire dal mio post di anteprima, ma ce ne sono altri che si possono apprezzare solo quando se ci si trova di fronte a questi capolavori.
Come ad esempio ammirare un ciclo di dipinti murali inedito e prelevati dalla Villa detta la ‘Falconiera’ a Collegigliato presso Pistoia e di proprietà della famiglia inglese Falconer. Un ciclo di dipinti in cui Boldini si confrontò con la tempera murale per la prima volta, ma dove diede prova di grande abilità nel delineare i vasti paesaggi toscani e scene di vita agreste.
Oppure si possono conoscere le amicizie con personaggi illustri e meno noti, come l’illustratore Sem con cui l’artista ferrarese visse un legame d’amicizia fraterna per venticinque anni, oppure il legame con l’artista Helleu con un carattere tanto diverso da Boldini ma che hanno un tratto artistico simile.
E poi ci sono le donne, le vere protagoniste delle sue opere, che nonostante la bruttezza fisica e il pessimo carattere di Boldini, aspiravano a diventare immortali attraverso un suo ritratto. Attraverso le sale di questa esposizione si possono ammirare i volti ed i corpi delle sue donne, e grazie al catalogo della mostra si possono approfondire storie e aneddoti di queste protagoniste della Belle Époque.
“Il caso Boldini è sempre stato allo stesso tempo affascinante e imbarazzante. Affascinante perché non si può non rimanere stupiti e affascinati di fronte al suo prodigioso virtuosismo, a quelle scintillanti stilettate di colore, alla vertigine cromatica quasi da “action painting” delle sue opere migliori. … Tuttavia, nell’epoca che si apriva alle Avanguardie, imbarazzante doveva apparire il vecchio pittore che, dal suo studio parigino di Boulevard Berthier, ufficiale della Legion d’Onore e della Corona d’Italia, ricco a dismisura, conteso dai collezionisti di mezzo mondo, moltiplicava con infinita bravura e a prezzi vertiginosi i suoi memorabili ritratti per gli “happy-few” d’Europa e soprattutto d’America” Antonio Paolucci (Presidente del Comitato Scientifico)
Sono tante le storie che racconta questa mostra e ci saranno molti post nelle prossime settimane in cui ve le racconterò, perché descrivono un uomo, un epoca e un mondo favoloso come la Belle Époque.
Questa mostra è anche il primo di una lunga serie di eventi che mi attendono nel 2015 e che voglio condividere con voi offrendovi un regalo speciale.
Tutti gli iscritti alla Newsletter del blog riceveranno la speciale “guida breve” alla mostra. Poche pagine da stampare, da scaricare sul Pc oppure da conservare sul tablet per vivere le emozioni della mostra attraverso la descrizione dell’intero percorso espositivo.
Ovviamente la guida alla mostra di Boldini è la prima, ma per tutte le mostre più belle che andrò a vedere, come sempre in anteprima, creerò una guida breve riservata solo agli iscritti alla Newsletter … e allora cosa aspetti? Iscriviti QUI alla Newsletter di The ART post Blog 😉
INFO
Boldini. Lo spettacolo della modernità
Dal 1 Febbraio al 14 giugno 2015
Musei San Domenico, Forlì
LINK
www.mostrefondazioneforli.it
Dove dormire – Hotel Executive, Forlì
Dove mangiare – Casa Artusi, Forlimpopoli
Dove fare shopping – Centro Commerciale Punta di Ferro, Forlì
Per visitare la mostra leggi anche questo post:
Dove mangiare, cosa fare e dove dormire a Forlì