Una delle mostre del prossimo autunno e che attendo con più impazienza è sicuramente “El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio”, la più importante retrospettiva mai realizzata prima in Italia e dedicata alle vicende umane e artistiche di uno degli artisti più affascinanti del Cinquecento: El Greco.
Prima di questo evento, però, è già possibile assaporare un po’ del fascino che avvolge questo artista grazie ad una mostra che annuncia la scoperta di una rarissima icona firmata proprio da El Greco.
“L’Eredità di Bisanzio”, dall’8 al 23 agosto 2015 (a Bellagio in provincia di Como) propone la più vasta esposizione di icone bizantine e post-bizantine dell’ecumene cristiana, tra cui un’icona firmata da Doménikos Theotokópoulos, meglio conosciuto come El Greco.
El Greco ha avuto una vita avventurosa, che da Creta lo ha portato a Venezia e Roma, per poi trasferirsi in Spagna, a Toledo, dove muore.
Ha lasciato opere di estrema modernità e per molto tempo non gli viene riconosciuto il giusto tributo, fino all’Ottocento quando inizia ad ispirare artisti come Picasso e Cézanne che avrebbe cambiato per sempre il corso della storia dell’arte.
La storia della straordinaria scoperta di questa icona, raffigurante San Demetrio, inizia con una piccola società d’asta francese che la propone come un’icona post-bizantina, prosegue poi con le indagini diagnostiche commissionate dal collezionista proprietario e che rivelano la presenza di una traccia autografa di El Greco.
La scoperta ha coinvolto Mariella Lobefaro, che ha ideato e curato questa mostra a Bellagio, e il prof. Lionello Puppi, considerato il più grande conoscitore del periodo italiano di El Greco.
L’icona dopo questa prima tappa sul lago di Como, arriverà anche a Treviso (in ottobre) in occasione della mostra “El Greco in Italia, Metamorfosi di un Genio” in programma a Casa dei Carraresi.
La mostra di Bellagio è il frutto di oltre 30 anni di studi e ricerche da parte della curatrice, Mariella Lobefaro, restauratrice e una delle massime esperte di icone antiche in Italia, a cui va il merito di essere riuscita a riunire in uno stesso luogo un numero incredibile di opere d’arte.
101 opere provenienti da oltre 20 paesi!
Un’occasione irripetibile per viaggiare alla scoperta dell’affascinante mondo delle icone, spiegando come Bisanzio, capitale dell’Impero Romano d’Oriente, sia di fatto la “culla” dell’iconografia canonica stabilita nel VII Concilio Ecumenico quando la Chiesa era indivisa, e come il Sacco di Costantinopoli (nome assunto da Bisanzio sotto il dominio dell’imperatore Costantino) nel 1204, abbia portato non solo alla dispersione delle più importanti opere d’arte, ma anche all’arrivo dello stile gotico in Europa.
INFO
“L’Eredità di Bisanzio”
dall’8 al 23 agosto 2015
Torre delle Arti in Salita Plinio, 21 – Bellagio (CO)
Entrata gratuita