Due opere una storia: i capolavori di Alberto Martini e la Storia di Wally Toscanini

Alberto Martini, Ritratto di Wally Toscanini, collezione privata

Hai mai sentito parlare di un amore così travolgente da sfidare le convenzioni sociali del suo tempo, immortalato attraverso l’arte?
Ci sono due ritratti, eseguiti da Alberto Martini, che raccontano una storia d’amore “impossibile” e profondamente toccante: quella tra Wally Toscanini, la figlia ribelle del celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini, e il conte Emanuele di Castelbarco, un uomo di alta nobiltà e già sposato.

Questi capolavori non solo rappresentano l’essenza visiva di un legame proibito ma svelano anche un contesto sociale e culturale, che corrisponde agli Anni Ruggenti, in cui l’amore cerca di prevalere su ogni ostacolo.
In questo post ti porto alla scoperta di una storia d’amore tormentata attraverso le opere di Alberto Martini, evidenziando come arte e passione possano intrecciarsi in un racconto indimenticabile.

Alberto Martini e la Storia di Wally Toscanini

Alberto Martini, Ritratto del conte Emanuele Castelbarco Pindemonte Rezzonico, collezione privata

Alberto Martini, con la sua maestria, ci presenta due ritratti che raccontano una relazione amorosa scandalosa e affascinante agli occhi dell’epoca. Questa storia inizia con Wally Toscanini e il conte Emanuele di Castelbarco, le cui vite si intrecciano in un amore a prima vista, immediatamente osteggiato dalle loro famiglie e dalla società per le differenze di età e status maritali.

L’AMORE E DUE CAPOLAVORI

Nonostante le avversità, la determinazione di Wally gioca un ruolo cruciale.
Nel 1931, Emanuele si separa dalla moglie e, con l’aiuto di Gabriele D’Annunzio, adotta la nazionalità ungherese per sposare Wally, dimostrando un’eccezionale determinazione e modernità di pensiero che sfida le convenzioni dell’epoca.
La loro storia diventa simbolo di emancipazione e amore proibito, testimoniato dalle opere di Martini. D’altronde questi ritratti sono frutto di un’epoca in cui tutto stava cambiando, in cui Art Dèco, Dadaismo e le opere ad esempio di Tamara del Lepicka stavano cambiando la storia.

Il ritratto di Wally, realizzato nel 1925, emerge come un simbolo di bellezza e potere. Martini la ritrae in un abito da ballo giallo, sdraiata su un elegante divano, circondata da lusso e raffinatezza, come se fosse una dea della bellezza.
Allo stesso modo, il ritratto di Emanuele riflette l’eleganza e i valori nobiliari, con il conte immerso tra i suoi libri e le sue passioni, in un pastello che cattura la sua affascinante presenza.

Questi capolavori, esposti insieme solo in rare occasioni, tornano a raccontare la loro storia dopo quasi quarant’anni, offrendo uno sguardo unico sull’amore, l’arte e la cultura di quel tempo.
La loro ultima esposizione congiunta è a Treviso (2023-2024) e arriva dopo molti decenni, poiché le opere si erano viste insieme tra il 1985 e il 1986. Questi due ritratti permettono di riscoprire la magia e il fascino di questa coppia attraverso gli occhi di Alberto Martini.

L’EREDITÀ DI WALLY

Oltre alla sua storia d’amore, Wally Toscanini emerge come figura di spicco per il suo carattere, la sua determinazione e il suo impegno in diverse cause sociali e culturali, dimostrando come la sua vita sia stata molto più di un semplice racconto romantico.
La sua eredità, così come quella artistica di Alberto Martini, continua a influenzare e ispirare, ricordandoci l’importanza di vivere con passione, amore e risate.

Wally non fu solo una ragazza ribelle e bellissima, ma una donna controcorrente.
La sua vita e le sue relazioni sociali le mise a servizio di molte cause, dalla Resistenza, a Nomadelfia, al sociale, alla raccolta fondi per la rinascita e l’attività del Teatro alla Scala.
Sarà proprio Wally a dichiarare i tre imperativi che si era imposta sin da ragazza: vivi, ama e ridi. Spiegò poi con la frase che segue il senso della sua esistenza.

“Dalla vita ho avuto tutto, e senza meriti, ho cercato solo di vivere generosamente. Ho tentato di capire, ho sofferto, ho amato e ho donato”.

Attraverso l’arte di Alberto Martini, la storia di Wally e Emanuele di Castelbarco ci offre una finestra preziosa sull’Italia del Novecento, dimostrando come l’amore possa trascendere le barriere sociali e temporali, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte e della cultura.

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2 thoughts on “Due opere una storia: i capolavori di Alberto Martini e la Storia di Wally Toscanini

  1. Che storia romantica! L’esempio di come la tenacia e la costanza di un amore vero, profondo, hanno la meglio su tutti gli ostacoli e a dispetto di tutti i commenti dei maligni e degli invidiosi …

    • È davvero così. In questo caso un grande amore si è unito all’arte e possiamo ricordare questo sentimento fortissimo anche grazie a due capolavori.

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