Antonio Vivarini
Antonio Vivarini nasce a Murano tra il 1415 e 1420.
E’ il fondatore di una bottega familiare molto attiva a Venezia e in cui lavoreranno anche il figlio Alvise e il fratello Bartolomeo, ma soprattutto è uno dei maggiori rappresentanti di quel momento di passaggio da medioevo e rinascimento a Venezia.
Biografia di Antonio Vivarini
La sua prima opera risale al 1440: si tratta del polittico per la Basilica di Parenzo, in Istria, che risente dello stile Gotico fiorito, in cui è tipico l’uso del fondo oro.
Antonio Vivarini inizia la sua attività collaborando con il cognato, Giovanni D’Alemagna, con il quale realizza alcuni dei suoi capolavori, come i tre polittici conservati nella chiesa veneziana di San Zaccaria e San Giobbe.
Tra il 1447 e il 1450 Antonio e Giovanni sono chiamati da Andrea Mantegna a Padova per eseguire un ciclo di affreschi per la decorazione della Cappella Ovetari presso la basilica degli Eremitani, interrotta a causa della morte di Giovanni e conclusa poi dal Mantegna stesso.
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L’incontro e la collaborazione col Mantegna porta Antonio a modificare il suo stile, rendendo le sue figure sempre più naturali e avvicinandosi così al rinnovamento in senso sempre più rinascimentale della pittura.
La caratteristica principale dello stile di Antonio Vivarini è proprio la sovrapposizione di Gotico e Rinascimento.
Dopo l’esperienza padovana col Mantegna, comincia a lavorare con il fratello minore, Bartolomeo, a Venezia e continua a produrre pale d’altare fino al 1467circa.
La sua morte è datata tra il 14 76 e il 1484.
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