Bacio di Hayez: analisi, significato e curiosità

Francesco Hayez | il Bacio

IL BACIO DI HAYEZ: ANALISI SIGNIFICATO E CURIOSITÀ

Tutti conoscono il Bacio di Hayez ma non tutti sanno dove si trova e cosa rappresenta l’opera del padre del Romanticismo italiano.
Si tratta di un dipinto bellissimo e che tra tutti i baci dell’arte è quello che ha ispirato di più artisti e creativi. Io l’ho inserito tra i Baci famosi: 5 capolavori che parlano d’amore, ma non dimentichiamo che il Bacio di Hayez, dagli anni ’20, rappresenta l’immagine dei Baci Perugina.
Cosa ti colpisce di più in questo dipinto?

In questo post ti racconto tutto quello che devi sapere sull’opera più famosa di Francesco Hayez come è nato questo dipinto, dove puoi andare a vederlo e soprattutto cosa rappresenta, perchè questo non è un semplice Bacio, ma la descrizione di un ideale.

Il Bacio di Hayez

SIGNIFICATO DE IL BACIO DI HAYEZ

Il Bacio di Hayez è un dipinto romantico che, attraverso la rappresentazione di due innamorati che si salutano, forse per l’ultima volta, descrive tutte le speranze che agitavano il Risorgimento italiano.

Si tratta di un dipinto politico e nato in quella fase della storia, successiva al Congresso di Vienna, in cui l’Italia era divisa in tanti Stati ma che sperava di riunirsi al più presto.
Questo è il periodo in cui alcune società segrete, come la Carboneria e la Giovine Italia, tentano di raggiungere l’Unità d’Italia grazie ad un’alleanza con la Francia, che porterà alla proclamazione nel Regno d’Italia nel 1861.
Il Bacio nasce in questo contesto storico e, quando il conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto commissiona a Francesco Hayez un dipinto che rappresentasse le speranze che  i circoli patriottici avevano nei confronti di un’alleanza con la Francia, l’artista dipinge due innamorati.

IL BACIO DI HAYEZ: DESCRIZIONE

Il Bacio di Hayez è una metafora che gli permise di non essere accusato cospirare contro l’autorità dell’Impero Asburgico e di dare voce agli ideali di coloro che lottavano per l’Unità d’Italia.
Tutti gli ideali del Romanticismo sono affidati a questi due amanti, travolti dalla passione amorosa, mentre si salutano forse per l’ultima volta.
L’uomo, che bacia e accarezza dolcemente il viso della sua amata, si trova nella posizione di chi sta per andarsene o di chi sta scappando. Probabilmente lo attende una battaglia.
La donna non lo trattiene e sembra avere estrema fiducia in ciò che attende il suo uomo.

Questo è il bacio che rappresenta l’alleanza franco-italiana contro l’Impero Asburgico, che spera di vincere ma che è anche consapevole che solo con l’abilità e la discrezione sarà possibile raggiungere lo scopo di raggiungere l’Unità d’Italia.

La scena si svolge all’interno di uno scenario medioevale, le mura sono costruite da grandi blocchi di pietra, sullo stipite si intravedono decorazioni scolpite. Infine, a sinistra nel buio, si proietta sul muro quella che pare essere l’ombra di una sagoma umana.

Il dipinto rappresenta una scena apparentemente intima tra due innamorati, ambientata in un passato cavalleresco tra le mura di un castello. Il Romanticismo, in Italia, si declinò nell’amore nazionalista e nell’odio verso lo straniero, che nelle zone dell’attuale Lombardia, era rappresentato dalla dominazione austriaca.
Il messaggio politico che nasconde il dipinto è racchiuso in questi particolari appena percepibili. Si tratta, forse, di un giovane patriota che saluta la ragazza amata prima di andare a combattere. Nell’ombra che si intravede sulla sinistra, alcuni storici hanno visto la presenza di una spia austriaca che sorveglia i due giovani.

DOVE SI TROVA IL BACIO DI HAYEZ

Del Bacio di Hayez esistono tre versioni.
La prima versione dell’opera, e anche la più famosa, fa parte della collezione di opere della Pinacoteca di Brera.
Si tratta del dipinto commissionato all’artista dal conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto, che chiese di realizzare un dipinto in cui descrivere le speranze di un’alleanza politica tra il Regno di Sardegna e la Francia.
L’opera venne presentata nel 1859 e poi andò a decorare la residenza del conte, che nel 1866 la offrì alla Pinacoteca di Brera, dove si trova ancora oggi.

Il Bacio di Hayez ebbe un grande successo nel momento in cui venne presentato al pubblico e all’artista vennero commissionate altre due versioni del dipinto.
La seconda versione era destinata alla famiglia Mylius, nel 1861 e ora fa parte di una collezione privata.
Questa versione del Bacio si distingue dalla prima perchè la ragazza indossa un abito bianco.
La terza versione, che si distingue dalle altre due per un velo sugli scalini, fu dipinta nel 1867 e probabilmente si tratta del dipinto a cui Hayez era più legato, perché rimase di sua proprietà fino alla sua morte. Gli eredi dell’artista la vendettero alla granduchessa Elena Romanova, nipote dello zar Alessandro III di Russia, e ora fa parte di una collezione privata dopo essere stata venduta all’asta nel 2016.

Oltre alle tre versioni, che sono state eccezionalmente esposte a Milano qualche anno fa (della mostra ne ho parlato nel post Tutto Hayez in mostra), esistono altre copie del Bacio di Hayez meno famose ma gli studiosi hanno individuato come realizzate direttamente dall’artista. Si tratta in ogni caso di opere che attualmente si trovano in collezioni private.

Bacio di Hayez | tre versioni

Le tre versioni del Bacio di Hayez in mostra a Milano tra il 2015 e il 2016.

CURIOSITÀ SUL BACIO DI HAYEZ

Il Bacio in versione digitale.

La Galleria Glauco Cavaciuti Arte e Cinello presentano al pubblico il Bacio di Hayez in versione digitale (in edizione 5/9), con il benestare dell’istituto che detiene l’originale, la Pinacoteca di Brera.

“È una riproduzione, una copia oppure un nuovo originale? Non vedo le cose in contrasto. Piuttosto vedo l’iniziativa di Cinello in uno spettro in cui sono situate le opere che ci portano verso un approfondimento del nostro rapporto con la cultura” – James Bradburne — Direttore Generale della Pinacoteca di Brera.

Cinello si occupa della digitalizzazione del patrimonio artistico italiano.
Il brevetto dell’azienda, depositato in tutto il mondo, consente di smaterializzare (e rendere dunque eterni) i capolavori delle collezioni più pregiate in concerto con il museo detentore dell’originale, tutelando l’opera come mai fatto prima.
Si tratta di DAW® (Digital Art Work), una possibilità che mette la tecnologia al servizio dell’arte e che era stata già sperimentata con la Scapiliata di Leonardo presso la Galleria Nazionale di Parma. In quell’occasione, infatti, l’opera di Leonardo si trovava al Louvre per una mostra ma i visitatori potevano ammirarla contemporaneamente nel museo di Parma nella versione digitale.
In quell’occasione si è sperimentata la possibilità di allestire mostre in tutto il mondo a impatto zero, e creare un nuovo ecosistema di collezionismo che possa produrre profitto per i musei detentori degli originali.

Il DAW® viene gestito da una piattaforma che utilizza una tecnologia con elevati standard di protezione (dalla falsificazione o dal furto).
Rispettando tutti gli obblighi e i requisiti delle opere d’arte, l’unicità in primis, grazie ai più moderni sistemi di crittografia, viene prodotto in serie limitata, certificato, in scala 1:1 esattamente come l’originale, protetto con un sistema di crittografia digitale.

Ogni DAW® è creato con il consenso del museo proprietario che ospita l‘opera d’arte ed è accompagnato da un certificato di autenticità firmato da Cinello e dal Museo stesso. Tutti i ricavi provenienti dai DAW® e dalle esposizioni sono equamente condivisi con i musei partner per garantire un nuovo flusso di entrate, senza introdurre alcun vincolo alla proprietà o ai diritti attuali.

A PROPOSITO DEL BACIO DI HAYEZ TI CONSIGLIO

  • di leggere Il bacio di Hayez, un libro che propone un’accurata lettura iconografica, un’analisi della genesi e del significato dell’opera entro il contesto storico, culturale e figurativo del secondo Ottocento milanese, nonché un approfondimento sulla sua fortuna critica.
  • di regalare il Ravensburger – Art Collezion: Il bacio, Hayez Puzzle, 1000 Pezzi divertente da realizzare e bello da appendere a casa.
  • di indossare una felpa con Il Bacio di Hayez oppure una t-shirt per sentirsi addosso il Romanticismo italiano.
  • di sorseggiare il tuo The oppure il caffè a colazione con una tazza del Bacio.
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4 thoughts on “Bacio di Hayez: analisi, significato e curiosità

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