IL BIANCO NELL’ARTE: TRE ARTISTI CHE HANNO USATO IL BIANCO E NE HANNO FATTO UNO STILE
Il mio blog è soprattutto un contenitore di storie, di artisti e di luoghi, spesso vi descrivo anche come molti protagonisti del passato realizzavano le loro opere, quali tecniche usavano.
E’ di qualche settimana fa l’articolo sui colori acrilici e su chi siano stati i primi ad usarli.
Non mi era ancora capitato di scrivere un articolo sui colori usati dai vari artisti e in questo caso sul bianco nell’arte, eppure ce ne sarebbe da dire e da discutere su questo argomento!
Oggi vi racconto del bianco e di com’è stato utilizzato da tre artisti italiani.
L’idea per scrivere questo post mi è venuta dopo che ho saputo dell’evento White in the city, che si terrà a Milano, dal 4 al 9 aprile 2017, in occasione del Salone del Mobile e che celebrerà il bianco in tutte le sue forme, tra arte, architettura, e moda.
Sono tante le tele e le opere di artisti del ‘900 in cui il bianco è stato protagonista assoluto e il primo che mi viene in mente è sicuramente Piero Manzoni e i suoi Achrome, che ho visto in mostra presso la collezione Peggy Guggenheim qualche anno fa.
1 – Piero Manzoni
La mostra era AZIMUT/H e le opere di Manzoni, che usava il bianco principalmente per esprimere l’assenza di colore mi hanno subito affacinata. Non le avevo mai viste dal vivo prima di allora!
L’Achrome di Manzoni non è uno spazio riempito da linee e da colori organizzati per ottenere forme artistiche, ma una tela imbevuta di gesso oppure caolino, lasciate ad asciugare. La trasformazione del materiale diventa arte in sé.
Diversamente da Pollock, dove il gesto dell’artista si fa opera, nell’Achrome di Manzoni l’immagine viene lasciata libera di manifestarsi.
2 – Lucio Fontana
Pensando all’uso del bianco, però, non posso non pensare a Lucio Fontana, che realizzava delle tele con un solo colore per poi effettuare i suoi famosi tagli.
Diversamente da Piero Manzoni lui usava la tela monocroma e interveniva con un taglio, un passaggio verso un universo parallelo.
Nell’opera Concetto spaziale in bianco del 1968, la tela bianca è squarciata da un taglio verticale, forse per fuggire, forse anche per trovare un passaggio alternativo.
3 – Enrico Castellani
Il terzo artista che ha usato il bianco nelle sue opere, e lo fa tutt’ora, è Enrico Castellani.
Egli inserisce dei chiodi sul retro della tela, fino a tenderla, per creare luci ed ombre dalle forme sinuose e geometriche.
La sua prima superficie a rilievo risale alla fine degli anni cinquanta e da allora il suo stile e la sua poetica è riconoscibile nella cura della creazioni dei pieni e dei vuoti.
Qui sotto un breve video con le opere di questi tre artisti e che hanno usato il bianco non solo come un colore, ma come un pensiero e una riflessione su se stessi e sul mondo.
Se questo post vi è piaciuto e anche voi siete affascinati dai molteplici usi del bianco, non solo nell’arte ma anche in altre discipline, non perdetevi l’evento White in the City.
Sono sicura che resterete incantati di fronte alle tante “sfumature” e significati che può avere il bianco.
INFO
White in the City
Dal 4 al 9 aprile, nel quartiere di Brera.