Nel dicembre 1924 il poeta André Breton pubblicava “Poisson Soluble”, la cui introduzione sarebbe diventata il Primo Manifesto del Surrealismo.
Con questo documento si inaugurava ufficialmente il Surrealismo, quel tentativo eccentrico di esplorare la psiche umana oltre i limiti imposti dalla ragione, di espandere la realtà oltre i suoi confini fisici, di approdare a una dimensione più piena dell’esistenza.
Tra le mostre da vedere nel 2023 ce n’è una a Milano da titolo Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen, che attraverso 180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, descrive una stagione artistica favolosa.
Biglietti mostra Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo
Il Museo Boijmans Van Beuningen possiede una collezione di arte surrealista unica e famosa in tutto il mondo, che annovera artisti come Salvador Dalí, Max Ernst, René Magritte e Man Ray.
Il museo racconta un intero movimento artistico non solo esponendone le opere ma anche approfondendo con focus verticali le tecniche, gli stili, i materiali, riflettendo così i metodi e le idee di lavoro degli artisti legati al movimento. Oltre a dipinti, oggetti e opere su carta, la collezione comprende numerosi libri rari, periodici e manifesti di importanti artisti e scrittori surrealisti.
Il Boijmans cominciò a raccogliere arte surrealista dall’inizio degli anni Sessanta. Da quel momento in poi, la collezione non si è limitata solo al periodo storico del movimento (che va dagli anni Venti fino agli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale), ma si è via via arricchita di opere di arte contemporanea nate da idee ispirate al movimento o realizzate da artisti con una poetica che può essere definita come surrealista.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo.
Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen
La curatela della mostra è affidata alla storica dell’arte Els Hoek, curatrice del museo, con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze, a cui in particolare è affidato il fil rouge della mostra sul fondamentale quanto complesso rapporto tra il Surrealismo e le culture native.
Dal 22 marzo al 30 luglio 2023
ORARI MOSTRA
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
APERTURE O CHIUSURE STRAORDINARIE
Domenica 9 aprile 2023 (Pasqua) 09:30 – 19:30
Lunedì 10 aprile 2023 (Lunedì dell’Angelo) 09:30 – 19:30
Martedì 25 aprile 2023 (Anniversario della Liberazione) ore 09:30 – 19:30
Lunedì 1 maggio 2023 (Festa del Lavoro) ore 09:30 – 19:30
Venerdì 2 giugno 2023 (Festa nazionale della Repubblica) 09:30 – 19:30
BIGLIETTI
Per visitare la mostra prenota i biglietti su Ticketone.
La scelta di curare una mostra per il Mudec ha portato a una selezione della collezione, con un focus particolare sull’interesse dei surrealisti per le culture native. La loro critica alla cultura e alla società occidentale industrializzata li spinse infatti a cercare modelli alternativi. Questa ricerca portò Breton e i suoi a studiare e collezionare gli oggetti etnografici, che entrarono a far parte dell’orizzonte concettuale del movimento.
Particolare attenzione viene data all’approfondimento delle tematiche fondamentali su cui si è focalizzata la ricerca surrealista: sogno, psiche, amore e desiderio, un nuovo modello di bellezza. Attraverso opere di artisti famosi ma anche meno conosciuti, pubblicazioni e documenti storici, la mostra fornisce al pubblico una visione a 360 gradi dell’universo surrealista.
L’ampia selezione di capolavori presentati nella mostra racconta al visitatore quali fossero le principali premesse e motivazioni dei surrealisti: utilizzando oggetti trovati, tecniche automatiche o pratiche simili a giochi, gli artisti tentarono di escludere la sfera della razionalità, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.
Le sei sezioni presentano il mondo del Surrealismo nei più diversi ambiti artistici: dipinti, opere su carta, pubblicazioni e oggetti, sculture… la poetica surrealista pervade le sale, una dopo l’altra, in un percorso suggestivo e affascinante.
Ogni sezione è introdotta da una scultura chiave o un oggetto iconico, che parla al visitatore evocando il tema della sezione, e da una citazione, che racconta e ricorda al pubblico come il surrealismo fu anche manifesto filosofico, pensiero poetico, sguardo incantato su una realtà ‘altra’.