Ca’ Pesaro, le opere della Galleria Internazione d’Arte Moderna di Venezia da vedere

img ca'Pesaro Venezia museo

Uno dei Musei di Venezia da vedere a Venezia è Ca’ Pesaro, le opere che si trovano all’interno fanno parte della collezione della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia e sono collocate in un edificio con una storia affascinante.

Non sempre chi visita Venezia per la prima volta visita Ca’Pesaro ma al suo interno ci sono degli autentici capolavori, che hanno una storia unica e si legano alla storia artistica della città, sempre alla ricerca di un equilibrio tra antico e moderno.

Ca’ Pesaro, le opere della Galleria Internazione d’Arte Moderna di Venezia da vedere

img Ca Pesaro Klimt

La storia del palazzo Ca’Pesaro l’ho raccontata nel post Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna. Ed è una storia tutta da scoprire perchè la sua costruzione è legata a un pezzo di storia della città e gli artisti che hanno decorato gli interni sono i più celebri che Venezia abbia mai avuto.

Da quando però il palazzo è diventato anche un museo, le opere che sono entrate nelle sue stanze rappresentano una parte importante dell’arte mondiale.
Innanzitutto dobbiamo ricordare che la nascita della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia corrisponde alla genesi di tante altre gallerie in tutta Italia, poiché verso la fine dell’ottocento si era creata la necessità di costituire in molte città italiane delle collezioni d’arte contemporanea che stabilissero un legame profondo con l’Italia appena riunificata.

La Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia fu inaugurata nel 1902 e, sin dall’inizio, l’impegno è stato quello di arricchire la collezione di opere d’arte con i grandi capolavori degli artisti contemporanei, in particolare di quelli che esponevano presso le varie edizioni della Biennale d’Arte.
Le scelte che hanno determinato gli acquisti nel corso degli anni si sono rivelate lungimiranti, permettendo al museo di Ca’ Pesaro di acquisire importanti capolavori dell’arte.

Ecco le opere da vedere assolutamente.

Giuditta II di Klimt

Quando nel 1910 Klimt si presenta alla Biennale di Venezia ha a disposizione una sala in cui può esporre più di venti opere. Tra queste decide di presentare Giuditta II, insieme alle Tre età, che il Comune di Venezia decide di acquistare quasi immediatamente.
Il dipinto è una rappresentazione drammatica di Giudittal’eroina biblica che decapita il generale Oloferne.

Klimt | Salomè

Klimt, Salomè – Museo Ca’ Pesaro, Venezia (dettaglio)

Il dipinto della Giuditta II di Klimt fu uno dei capolavori di maggior successo in quella edizione della Biennale e il suo ingresso nella collezione della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia è stata una delle scelte migliori che l’amministrazione comunale potesse fare.

Cucendo la vela di Sorolla

Il grandioso dipinto del maestro spagnolo venne esposto alla Biennale di Venezia del 1905. Era già stato esposto a Vienna e Monaco, dove ebbe successo, ma quando arrivò a Venezia entrò quasi subito nella collezione del museo di Ca’Pesaro.

img cucendo la vela Sorolla dettaglio

Il dipinto è il capolavoro giovanile di Sorolla che dimostra la sua bravura nel descrivere una scena di vita quotidiana, celebrando il lavoro umile dei pescatori, illuminando la scena con la luce abbagliante tipica del paesaggio mediterraneo.

Il Pensatore di Rodin

Quella esposta a Venezia è una delle venti versioni dell’opera di Rodin sparse in tutto il mondo.
La prima fu presentata a Londra e Parigi nel 1904, ma dato il successo riscosso si decise di farne una versione in bronzo per esporla davanti al Pantheon di Parigi, dove rimase fino al 1922, quando fu trasportata al Museo Rodin.

Auguste Rodin | Il Pensatore

il Pensatore di Rodin

Anche Auguste Rodin partecipò alla Biennale di Venezia. Si presenta all’edizione del 1907 proprio con Il Pensatore e la città decise di acquistare la scultura che dunque entrò nelle collezioni di Ca’ Pesaro.

Nudo allo specchio di Pierre Bonnard

Bonnard è stato uno dei protagonisti del Post-impressionismo francese e partecipò alla Biennale di Venezia attendendo sempre grande successo: nel 1922, nel 1934 e con la mostra postuma nel 1950.
Questo dipinto fu acquistato nel 1934 e, come in molte altre opere di Bernard, la luce il colore attraversa gli oggetti e la persona rappresentata. Il suo stile permette di ottenere in chi osserva la sensazione che il tempo sia sospeso.

img Nudo allo specchio di Bonnard

Il nudo allo specchio di Pier Bernard è quasi un paesaggio in cui si possono ammirare gli spazi dell’anima. Realizzato nell’estate del 1931 nella casa di Vernon, in Normandia, ripropone un tema frequente nella sua pittura: la moglie Marthe colta nell’intimità della stanza da toilette.

 

 

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