CANOVA OPERE: LE PIÙ BELLE E LE PIÙ IMPORTANTI
Canova opere. Una galleria fotografica dedicata ad Antonio Canova.
Le principali opere di uno dei principali artisti del neoclassicismo e anche l’ultimo grande artista italiano di livello europeo.
Le sculture di Canova sono realizzate in marmo bianco e la loro caratteristica principale è l’armonia e la delicatezza con cui si rappresenta un ideale di bellezza universale.
I soggetti delle sue sculture si dividono in due tipologie: le allegorie mitologiche e i monumenti funebri.
La figura della Maddalena penitente (1812 circa) si impose fin da subito come una delle invenzioni canoviane di maggior successo, capace di suscitare emozione e rapimento sia negli animi dei più ortodossi sostenitori dei dettami neoclassici, sia in coloro che teorizzavano una svolta romantica e sentimentale nelle arti visive non diversa da quanto da tempo intrapreso dalla letteratura.
La Maddalena penitente di Antonio Canova, che si inserisce in una lunga e fortunata tradizione nell’arte veneta ma che senza dubbio guarda con originalità ed intelligenza anche al modello della Maddalena penitente di Caravaggio da sempre parte della collezione della Galleria Doria-Pamphilij a Roma, Canova eseguì due versioni: una prima risalente al 1794-96 e della quale non fu mai granché soddisfatto, una seconda scolpita nel 1809 dalla quale è tratto questo magnifico calco recentemente riscoperto e pervenuto all’Accademia di Bologna in un momento purtroppo imprecisato, non si sa se per dono diretto dell’artista o tramite altri canali.
Paolina Borghese era la sorella di Napoleone e moglie del principe Camillo Borghese.
Questa sculturaviene commissionata nel 1805 circa proprio dal marito di Paolina per celebrare la bellezza e il potere della moglie: una bellissima donna di 25 anni e protagonista della vita mondana del suo tempo.
Ho dedicato a questa scultura spettacolare il post Paolina Borghese: dove vedere la scultura di Canova che ti consiglio di leggere 😉
Il Leone delle Gallerie dell’Accademia fu realizzato da Antonio Canova per gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Questo Leone è stato pensato dall’artista come strumento didattico per gli studenti di quella scuola dove lui stesso aveva studiato e a cui rimase legato per tutta la vita.
Non è di marmo questo Leone, non è stato realizzato per un ricco uomo d’affari ottocentesco, non è stato collocato nel salone di un palazzo fastoso.
Questo Leone fa parte del percorso museale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che espone una serie di opere che Canova aveva pensato per un uso didattico e quindi riservate agli studenti.
Tutte le informazioni su questa sezione del museo le leggi nel post CANOVA A VENEZIA: CANOVA ALLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA
Dedalo e Icaro venne commissionato all’artista dal procuratore Pietro Vettor Pisani per il palazzo Pisani Moretta sul Canal Grande.
L’artista avena solo 27 anni e, nonostante la giovane età, riesce a creare un capolavoro che rappresenta un punto di svolta nella sua carriera. Infatti, con il compenso pattuito con il committente Canova si trasferisce a Roma per completare la sua formazione, andando nella città eterna ad osservare dal vivo le opere della classicità.
Ho dedicato a questo gruppo scultoreo il post Dedalo e Icaro di Antonio Canova, che ti consiglio di leggere se vuoi saperne di più.
L’Ebe di Antonio Canova è una scultura conservata presso i Musei San Domenico di Forlì.
Fu commissionata all’artista dalla contessa Veronica Zauli Naldi Guarini nel 1816.
La scultura fu venduta dagli eredi della contessa al comune di Forlì e ora è possibile ammirarla alla fine del percorso museale.
La particolarità di quest’opera è che Canova ha inserito un meccanismo che permetteva alla scultura di ruotare, così era possibile ammirala a 360 gradi e senza girare intorno.
Orfeo ed Euridice (1775-1776) è il primo grande capolavoro di Canova, che con questo gruppo scultoreo può dimostrare il suo talento e le sue abilità.
L’artista realizza quest’opera per la residenza del senatore Giovanni Falier presso Asolo e si compone di due sculture che vanno collocate a distanza ravvicinata l’una dall’altra.
Ora il gruppo scultoreo è esposto presso il Museo Correr di Venezia.
Amore e Psiche è probabilmente il gruppo scultoreo più bello che Canova abbia realizzato.
Rappresenta l’incontro amoroso tra due giovani e la lotta tra cuore e mente.
Amore si recava da Psiche ogni notte per stare con lei ma non poteva mostrarle il suo volto. Finché un giorno, spinta dalla curiosità, la ragazza volle guardare il viso del suo amato, facendo infuriare il dio.
L’opera fu commissionata a Canova nel 1788 e tutta la sua storia l’ho raccontata nel post Amore e Psiche: dove si trova e perchè Canova l’ha realizzata.
Il busto di Napoleone I (1803 ca. circa) rappresenta una delle rappresentazioni più interessanti di Napoleone da parte dell’artista. Un busto poco conosciuto e raramente esposto al pubblico, custodito presso i Musei Civici di Bassano del Grappa.
Invitato da Napoleone a recarsi a Parigi per eseguirne il ritratto, Canova arrivò a inizio ottobre 1802 e si mise al lavoro su un modello in creta in sole cinque sedute.
Dal modello in creta realizzò poi un gesso per poi tornare a Roma, a fine dicembre, per completare il lavoro.
A partire da quel primo ritratto, un mezzo busto perfettamente frontale vestito in abiti moderni, Canova cercò la forma che più lo convincesse e che alla fine lo condusse alla creazione di un busto di Napoleone come Marte Pacificatore.
La Maddalena Giacente
Realizzata Canova negli ultimi anni di vita, per anni si pensava che l’opera fosse andata perdura. In realtà era stata comprata e venduta da diversi proprietari finché, agli inizi del XXI secolo, una coppia di inglesi l’acquistò ad un’asta di statue da giardino per 5.179 sterline (più o meno 6mila euro).
Commissionata nel 1819 dall’allora ministro inglese Robert Jenkinson, secondo conte di Liverpool, per 1.200 ghinee (circa 13mila euro di oggi), la statua è uno degli ultimi lavori dell’artista neoclassico, realizzata negli anni Venti dell’Ottocento.
Dopo la morte del committente, nel 1828, il fratello la mise all’asta nel 1852 finché, dopo vari passaggi di proprietà, dell’opera non si ebbero più notizie.
Quando comparve a un’asta del 2002 venne catalogata come “figura classica”, senza attribuzione. Sono stati gli ultimi proprietari a capire che la scultura era troppo bella e raffinata per essere opera di uno sconosciuto, così si convinsero a contattare un esperto d’arte che ha svelato il mistero.
La Maddalena Giacente sarà esposta nelle sedi di Christie’s a Londra sabato 19 e domenica 20 marzo 2022, per passare poi a New York (8-13 aprile 2022), a Hong Kong (27 maggio-1 giugno 2022) e tornare infine per tre settimane nella capitale inglese a giugno.
Antonio Canova è stato l’ultimo grande artista nato in quella che fu l’antichissima Repubblica di Venezia.
Il suo talento ha varcato i confini della sua terra d’origine e ha conquistato l’Europa e il mondo.
Basti ricordare che realizzò persino una scultura del Primo Presidente degli Stati Uniti d’America, George Whashington. Opera che venne distrutta da un incendio ma di sui rimane il ricorso in bozzetti, disegni e copie.
Per saperne di più su questo artista geniale ti consiglio di leggere anche il post sulla Vita e opere di Antonio Canova.
Collezione stupenda, ma molto conosciuta. Aggiungerei i bozzetti proteggendoli da riproduzioni indebite.