Corcos. I sogni della Belle Époque. Una mostra sorprendente ed emozionante è stata inaugurata qualche giorno fa a Palazzo Zabarella (Padova), che celebra Vittorio Corcos, uno dei protagonisti della Belle Époque.
Sui miei profili Facebook e Instagram avete visto le immagini in anteprima della mostra, vi ho anche raccontato in un post la giornata della press preview. Ora sono pronta a svelarvi i dettagli più affascinanti tratti dalle opere in mostra (non è stato facile scegliere le foto!).
Sono stati gli occhi magnetici della protagonista dell’opera “Sogni” ad accogliermi in questo viaggio straordinario alla scoperta di capolavori famosissimi e inediti, provenienti dalle più importanti collezioni del mondo.
“Corcos. I sogni della Belle Époque” è l’antologica più completa mai dedicata al pittore originario di Livorno, ma che fu protagonista sulla scena artistica tra Ottocento e Novecento.
Artista colto, mondano, affascinante, protagonista con Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis di una stagione favolosa della pittura italiana, che era in grado di sedurre Parigi.
La mostra di Padova presenta oltre 100 dipinti, di cui 27 non sono mai stati esposti al pubblico, che mi hanno permesso di ripercorrere la sua vicenda artistica, ma che soprattutto mi hanno incantata perché ho potuto ammirare ritratti favolosi, dove gli sguardi dei protagonisti sono in grado di raccontare storie affascinati.
I ritratti di Piero Mascagni e Giosuè Carducci sono modernissimi, gli occhi penetranti di Isadora Duncan, creatrice della danza moderna e di Lina Cavalleri, considerata da D’Annunzio “Venere in terra” e che ha ispirato molti altri artisti (una musa anche per Piero Fornasetti . Ricordate 😉 ?) e poi Elena Vecchi, giovane protagonista di “Sogni”.
“Sogni” è probabilmente l’opera più celebre di Corcos. Venne esposta per la prima volta alla Festa dell’Arte e dei Fiori di Firenze nel 1886 e già allora provocò un acceso dibattitto su quale potesse essere il significato di questo ritratto, con una ragazza mostrata in una posa sconveniente per l’epoca e soprattutto con uno sguardo tanto sfrontato.
Non avevo mai visto dal vivo quest’opera ed è effettivamente un ritratto intenso, che rappresenta una donna inquieta e moderna, ingenua e al tempo stesso audace e che aspira all’indipendenza.
Le donne di Corcos ti guardano dritto negli occhi, sembrano prenderti per mano per passeggiare con te e raccontarti il loro mondo fatto di raso, di pizzi, di piume e di poesia, ma anche di desiderio di emancipazione e di intraprendenza.
La sua pittura ha celebrato molte protagoniste della Belle Époque, bellissime e famose, amate dagli uomini e invidiate dalle donne. Rappresentate nella posa, negli sguardi, negli abiti e nell’ambientazione come star hollywoodiane.
Questo è forse l’aspetto che più mi ha colpita di questi capolavori.
La capacità di Corcos di precorrere i tempi e di anticipare un modello di femminilità ancora attuale … alcuni dei ritratti di Corcos in questo post non vi ricordano le grandi dive dello star system di Hollywood?
Attendo i vostri commenti 😉
INFO
Corcos. I sogni della Belle Époque / 6 settembre – 14 dicembre 2014
Padova, Fondazione Bano – Palazzo Zabarella
Palazzo Zabarella, Via San Francesco, 27 – 35121 Padova
A cura di :Ilaria Taddei, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi