DA SCENA FAMILIARE A CAPOLAVORO: GABRIELLE E JEAN DI RENOIR
Come può una scena familiare come Gabrielle e Jean di Renoir diventare un capolavoro?
In questo post trovi la descrizione dell’opera e la storia di questo dipinto.
Gabrielle e Jean di Renoir
GABRIELLE E JEAN DI RENOIR, STORIA DI UNA FAMIGLIA
Gabrielle e Jean di Renoir è un dipinto che l’artista ha realizzato nel 1895 circa, in un periodo particolarmente felice della sua vita.
In quegli anni Renoir dedica molte opere a scene familiari in cui i protagonisti sono i suoi figli in compagnia di Gabrielle, una cugina della moglie di Renoir che viveva in casa con loro come governante.
Gabrielle diventa la modella preferita di Renoir negli ultimi vent’anni della sua carriera, che diventa quasi il simbolo di una felicità familiare che era parte della vita dell’artista.
Non stupisce che Renoir si dedichi a questo genere così intimo.
L’artista viveva in una Parigi che diventava sempre più grande e in cui la casa familiare diventava sempre più un rifugio dalla frenetica vita cittadina, un luogo in cui isolarsi dal rumore della metropoli moderna.
Questi soggetti diventano un genere molto amato dai committenti borghesi.
Il figlio Jean, invece, è il secondogenito di Renoir e futuro regista cinematografico, che lascerà dei ricordi preziosi del padre.
Grazie alle sue memorie è stato, infatti, possibile ricostruire la vita e la carriera di Renoir, soprattutto l’ultima parte della sua vita quando, nonostante fosse stato colpito da una terribile artrite reumatoide, continuò a dipingere fino all’ultimo giorno.
DESCRIZIONE DI GABRIELLE E JEAN DI RENOIR
Nel dipinto Gabrielle e Jean di Renoir l’atmosfera è avvolta dalla tenerezza e dalla dolcezza.
La testa del bambino con i capelli dorati è attraversata dai toni di luce presenti nella stanza, l’incarnato e le guance ci danno l’impressione di avere accanto quel bambino vivace e curioso.
I colori prevalente sono il blu dell’abito di Gabrielle e il bianco del vestitino di Jean, grazie ai quali Renoir riesce a creare due piani facilmente individuabili nell’opera.
Lo sfondo è accennato e dobbiamo intuirlo. Sembra quasi sfocato perchè i nostri occhi devono concentrasi sui due protagonisti dell’opera.
Se vogliamo trovare il riferimento storico per questo dipinto dobbiamo pensare alle scene di genere del Secolo d’oro olandese, ai dipinti che ritraevano gli interni delle case olandesi e alle opere di Vermeer. In effetti Renoir andrà all’Aia e vedere dal vivo quelle opere pochi anni più tardi, nel 1897.
DOVE VEDERE GABRIELLE E JEAN DI RENOIR
Gabrielle e Jean di Renoir si trova presso il Musée de l’Orangerie di Parigi, lo stesso museo che custodisce le Ninfee di Monet.
E un dialogo amoroso fra Jean Renoir e la natura, conversazione ora scherzosa, ora seria, a cui Maupassant assiste solo da spettatore. La natura restituisce bene a Jean Renoir l’amore che il regista le porta: nel corso della lunga scena fra la madre e la figlia in cui parlano della primavera, una farfalla volteggia continuamente dall’una e dall’altra, esce dall’inquadratura e subito vi rientra.» «Lo sguardo aperto sul mondo da Rodolphe, che dischiude la finestra della locanda e ammira le donne sull’altalena, ha il suo compimento nel bacio che sigilla l’epifania del desiderio alla fine del film. Quel bacio, trovato in innumerevoli ciak, e la conclusione di un itinerario iniziato con la prima inquadratura del film sugli alberi stagliati nel cielo.»