DADA 1916: NASCITA DI UN’ARTE CHE VOLEVA ESSERE ANTIARTE
Dada 1916. Il 2016 è l’anno di Dada, ovvero è l’anno in cui si celebrano i cento anni dalla nascita del movimento artistico nato a Zurigo nel 1916.
Se l’evento è stato festeggiato con eventi e mostre in Svizzera non si può dire altrettanto dell’Italia, e arriva alla fine dell’anno una mostra che ha il merito di non far passare sotto silenzio questo anniversario.
Per vedere questa mostra bisogna andare a Brescia ai Musei di Santa Giulia.
Sul significato del termine e sull’importanza del movimento Dada avevo già scritto un post, ma il fatto che molti si siano dimenticati di questo anniversario evidenzia una volta di più come non sia mai stato tra i preferiti in Italia e mai stato compreso completamente dal pubblico.
Eppure presenta molti punti in comune con il Futurismo che, tra l’altro, è nato prima.
Sezioni della mostra
Sono ben 270 le opere esposte a Brescia per Dada 1916, divise in quattro sezioni e ci sono proprio tutti i principali protagonisti del movimento: Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray, Francis Picabia, Paul Klee e molti altri, tra cui Julius Evola, che è l’unico dadaista italiano riconosciuto e dimenticato.
Questa mostra non ha solo il pregio di raccontare tutta la vicenda Dada, ma anche di recuperare la memoria di un artista come Evola, che ebbe la colpa di aderire al fascismo e per questo di essere considerato un artista da poco dal secondo dopoguerra in poi.
Perché vedere la mostra Dada 2016
Consiglio di andare a vedere la mostra perché se non sapete nulla del movimento Dada qui è chiaro cosa hanno fatto questi ragazzi ribelli, forse anche un po’ antipatici e arroganti, e cosa hanno provocato nel panorama artistico internazionale.
Artisti giovanissimi che, mentre infuriava la prima guerra mondiale, si sono rifugiati in Svizzera per continuare a vivere d’arte e per dire “No alla guerra”, ma anche “No a tutto” dandosi come unica regola quella di seguire il fluire casuale degli eventi.
Dalle prime riflessioni filosofiche sulla necessità di ribellarsi a tutte le forme d’arte, alle serate Futuriste, fino alle ramificazioni in campo internazionale, a Brescia Dada 1916 è l’unica occasione in Italia per ricordare un momento particolare della storia, che tra l’altro compie i suoi 100 anni nello stesso anno in cui si celebra la ricorrenza del centenario della morte di Umberto Boccioni, celebrato con due mostre.
Come in un ideale passaggio di consegne nel 1916 si passava dal Futurismo al Dada.
INFO
Dada 1916. La nascita dell’antiarte
Museo di Santa Giulia, Brescia
Fino al 26 febbraio 2017
Trovo il movimento Dadà tuttora di estrema attualità, nonché il lavoro di alcuni suoi maggiori esponenti (Ernst, Picabia, Duchamp) tra i più affascinanti del XX secolo.
Anche io credo che Dada non sia ancora finito. L’arte contemporanea è quello che è grazie al movimento Dada, che è riuscito ad espandersi in tutto il mondo e a ispirare non solo altri artisti, ma anche registi e grafici.
L’uomo è più Dada di quello che crede 😉