ESTASI DI SANTA TERESA DI BERNINI: 5 COSE DA SAPERE
L’ Estasi di Santa Teresa di Bernini, conosciuta anche come la “Transverberazione di Santa Teresa d’Avila”, è l’opera che più di altre descrive la religiosità del Seicento, fatta di esperienze mistiche che coinvolgono sia lo spirito che il corpo.
Tuttavia, si tratta anche di un’opera che riunisce in modo armonico la pittura, l’architettura e la scultura per assistere ad un evento soprannaturale come se chi guarda fosse a teatro.
In questo post ti racconto l’opera di Gian Lorenzo Bernini in 5 punti.
5 cose da sapere sull’ Estasi di Santa Teresa di Bernini
1. QUANDO E’ STATA REALIZZATA L’ESTASI DI SANTA TERESA DI BERNINI
L’ Estasi di Santa Teresa fu realizzata da Bernini, uno dei più importanti artisti dell’arte barocca, a partire dal 1647 (i lavori si concludono nel 1652).
Il committente era il cardinale veneziano Federico Cornaro, che voleva collocarla nella cappella di famiglia all’interno della Chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma.
La Chiesa apparteneva all’ordine delle carmelitane scalze, fondato proprio da Santa Teresa nel 1622, e Gian Lorenzo Bernini realizza un gruppo scultoreo che trasmette tutto il turbamento spirituale che la Santa descrive nei suoi scritti.
Il risultato è l’opera più sensuale che sia mai stata realizzata per essere inserita in una Chiesa.
2. DESCRIZIONE DELL’ESTASI DI SANTA TERESA DI BERNINI
L’opera è un gruppo scultoreo costituito dalla Santa e da un angelo che poggia su una nuvola sospesa a mezz’aria.
Il gruppo scultoreo, bianchissimo, è illuminato dalla luce naturale che entra da una nicchia, invisibile a chi guarda, che si riflette sui raggi dorati che sembrano scendere sull’opera.
Gian Lorenzo Bernini descrive l’estasi mistica di Santa Teresa, che lei stessa ha raccontato nei suoi testi e trasferisce sul marmo con lo stile che aveva già in passato stupito tutti con opere come Apollo e Dafne.
La Santa afferma nei testi che ha lasciato di aver visto un angelo trafiggerle il cuore, accendendolo dell’amore di Dio e Bernini rappresenta esattamente questo momento.
3. ARCHITETTURA E SCENOGRAFIA DELL’ESTASI DI SANTA TERESA DI BERNINI
La scena descritta da Bernini è costruita in modo teatrale e sembra di assistere allo spettacolo della Fede. Infatti, l’artista solleva da terra il gruppo scultoreo e sembra proprio che Santa Teresa stia per elevarsi al cielo.
Inoltre, ai lati della cappella si vedono dei palchetti con dei personaggi che assistono alla scena. Si tratta dei membri della famiglia Cornaro, che assistono al miracolo come se fossero a teatro e ciascuno è una scultura che entra a far parte di un gruppo scultoreo più ampio.
4. IMPORTANZA DELL’ESTASI DI SANTA TERESA DI BERNINI NELLA STORIA DELL’ARTE
L’ Estasi di Santa Teresa di Bernini è l’opera che più di altre rappresenta il desiderio dell’artista di unire tutte le arti: l’architettura inquadra la scena, la scultura descrive l’evento mistico, lo sfondo dipinto decora la nicchia.
Tutto questo si fonde in una sola immagine che coinvolge personalmente chi sta guardando, mentre gli effetti di luce rendono il tutto spettacolare, anzi teatrale.
La ricchezza dei materiali scelti, inoltre, si accompagna ad una lavorazione raffinata, che esalta le abilità di Bernini.
Per la prima volta entra in una chiesa una composizione che descrive un’esperienza mistica in modo sensuale e chi guarda ha l’illusione di essere testimone diretto di un’esperienza religiosa unica.
5. L’IMPATTO DELL’ESTASI DI SANTA TERESA DI BERNINI NEI SUOI CONTEMPORANEI
Il gruppo scultoreo realizzato da Bernini, appena fu svelato al pubblico, fu definito come il migliore che avesse mai realizzato.
In realtà, però, un gruppo di critici accusò l’artista di aver dato forma a Santa Teresa usando una modella che in realtà era una prostituta. In realtà tutte le opera di Bernini sono pervase da una passione e da una sensualità che l’artista, neppure in quest’opera, vuole nascondere.
Del resto era proprio per questo che aveva raggiunto il successo e anche all’età di settant’anni, quando ricevette la commissione per realizzare l’Estasi di Santa Teresa, non rinuncia a descrivere l’amore di Dio come un fuoco che pervade il corpo e l’anima in un turbamento al limite tra l’estasi e la morte.
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poco sviluppata la carica sensuale espressa dal Bernini
È chiaro che a Bernini era stato dato di vedere! Complimenti a questo grande artista per le sue doti e per tutto l’amore che ha messo nel realizzare quest’opera! Sono sicura che ha saputo riprodurre bene ciò che ha visto e l’ha fatto per servire il Signore e lasciare una grande testimonianza in aiuto a tutti i Suoi figli. Grazie Bernini.
Grazie per questo commento. Non bisogna dimenticare che, nonostante le debolezze umane, gli artisti come Bernini erano cattolici a tutti gli effetti, conoscevano bene le sacre scritture e avevano anche esperienze di fede particolarmente forti.
“Oh, Love! no habitant of earth thou art
An unseen Seraph, we believe in thee,
A faith whose martyrs are the broken heart,
But never yet hath seen, nor e’er shall see
The naked eye, thy form, as it should be;
The mind hath made thee, as it peopled Heaven,
Even with its own desiring phantasy,
And to a thought such shape and image given,
As haunts the unquenched soul—parched—wearied—wrung—and riven…”