I segreti della Collezione de Silvestri in una mostra imperdibile a Palazzo Roncale, Rovigo

Ci sono collezioni d’arte che nascondono storie sorprendenti e con questo post voglio farti scoprire una  mostra straordinaria, che racconta un capitolo affascinante e poco noto della storia artistica italiana.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in sinergia con il Comune di Rovigo, l’Accademia dei Concordi e il Seminario Vescovile, presenta un’esposizione unica, frutto dell’ingegno di Sergio Campagnolo e curata con maestria da Alessia Vedova.

IL CONTE E IL CARDINALE
I CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE DE SILVESTRI

Questa mostra svela i dettagli della complessa vicenda della collezione de Silvestri, un tesoro d’arte originariamente diviso tra il Seminario Vescovile e l’Accademia dei Concordi.
L’eredità lasciata dai nobili Gerolamo e Pietro de Silvestri nel 1877, costituita da oltre 200 opere d’arte, diventò oggetto di una curiosa disputa. Entrambe le istituzioni, considerando la collezione più un ingombro che un tesoro, hanno cercato di passarla una all’altra, in tempi non troppo recenti.

La mostra esplora le ragioni di tale indifferenza verso un patrimonio imponente.
Secondo la curatrice Alessia Vedova, la collezione de Silvestri, con le sue opere seicentesche e settecentesche, ritratti, nature morte e paesaggi, non suscitava particolare interesse all’epoca. Tuttavia, con il passare del tempo, questa visione si è rivelata miope, data la presenza di capolavori di artisti come Nicolò di Pietro e Quirizio da Murano.

LE RAGIONI DELLA MOSTRA

L’esposizione non solo riunisce questa collezione smembrata, ma la inserisce in una più ampia indagine scientifica e una rinnovata campagna fotografica.
Le immagini e le schede scientifiche della mostra saranno infatti, dopo l’esposizione, disponibili online insieme alla digitalizzazione della Bibbia Istoriata, una gemma della collezione.

La mostra offre uno sguardo approfondito anche sulla storia dei de Silvestri, una famiglia che ha lasciato un’impronta significativa a Rovigo e nel Polesine, non ultimo il Cardinale Pietro, una figura chiave nella Roma dell’Ottocento.
Con la morte del Cardinale nel 1875, la famiglia si estinse, lasciando un’eredità unica che includeva un patronato-scuola per fanciulle povere. Questa mostra è quindi un’occasione rara per esplorare e documentare un esempio di munificenza straordinario.

PERCHÈ VISITARE LA MOSTRA

Non perdere l’opportunità di immergerti in questa intrigante storia d’arte e di famiglia.
Questa mostra è un viaggio affascinante attraverso il tempo e l’arte.