Filippo Tommaso Marinetti, leader del Futurismo
Filippo Tommaso Marinetti. Poeta, romanziere, drammaturgo, Marinetti è stato il leader del Futurismo italiano, il principale movimento d’avanguardia rivoluzionaria di cui ho riassunto i tratti principali in un post speciale.
Nato ad Alessandra d’Egitto compie i suoi studi tra Parigi, Pavia e Genova.
Nel 1905 fonda la rivista Poesia, strumento del Simbolismo italiano, che nel 1909 diventa il primo organo ufficiale di un nuovo movimento poetico: il Futurismo.
Filippo Tommaso Marinetti è stato un acceso sostenitore dell’intervento italiano nella Prima Guerra Mondiale, convinto che la lotta contro ciò che considerava vecchio e superato non potesse essere un semplice esercizio letterario, ma dovesse trasformarsi in azione politica.
Quando l’Italia entra in guerra Marinetti si arruola volontario, al termine della quale riceve due medaglie al valore.
Tutta la sua vita è la continua ricerca di un linguaggio, che si adatti all’uomo moderno.
La velocità, le parole libere, la guerra, la rivoluzione sono i termini che rappresentano meglio la vita di Marinetti, che era definito “caffeina d’Europa”, sempre pronto ad eccitare il vecchio continente con qualche novità.
Nel 1919 Marinetti fa confluire il Partito Politico Futurista nei Fasci di combattimento e aderisce al Fascismo di Mussolini per poi prenderne le distanze un anno dopo, ma non completamente. Infatti, nel 1925 firma il Manifesto degli intellettuali fascisti e gli viene riservato un posto nell’Accademia d’Italia.
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