La seconda metà del XV secolo, oltre alle dimore signorili in città cambiano aspetto anche gli edifici che si trovavano nel contado e che avevano funzioni di presidio militare: i castelli.
Il castello perde infatti il proprio carattere militare quando cambiano le sue funzioni, sempre meno difensive e più di prestigio rappresentanza. rispetto al palazzo cittadino, residenza delle classi borghesi, il castello rimane il luogo di residenza dell’aristocrazia, che però ha cambiato ruolo nella società rinascimentale e ha visto venir meno la sua funzione difensiva nei confronti del popolo.
Ecco le fortezze e i castelli del Quattrocento in Italia giunti fino ai giorni nostri e che si possono ancora visitare.
CASTELLI DEL QUATTROCENTO IN ITALIA
CASTELLO SFORZESCO DI MILANO
La costruzione del Castello Sforzesco di Milano è iniziata tra il 1368 e il 1370 per volontà di Galeazzo II Visconti, è proseguita con il suo successore Gian Galeazzo e finalmente completata da Filippo Maria Visconti, per essere rinnovato da Francesco sforza a partire dal 1452.
Nel Rinascimento l’originaria funzione di presidio militare del Castello viene trasformata per diventare la raffinata sede della corte ducale di Milano.
Se da un lato ancora oggi il Castello Sforzesco ci appare come una fortezza dall’altro le sue decorazioni, soprattutto degli ambienti interni, sanciscono la definitiva conversione dell’edificio in un luogo di rappresentanza.
Fu Ludovico il Moro ad avviare un imponente campagna di ristrutturazione degli ambienti interni, grazie anche all’intervento di artisti come Bramante e Leonardo il Castello Sforzesco diventa l’edificio attraverso il quale il signore di Milano poteva rappresentare il suo ruolo e il suo potere.
Probabilmente il capolavoro più importante è dato dal finto pergolato della Sala delle Asse, realizzato da Leonardo da Vinci, in cui l’enigmatico affresco raffigurante intrecci vegetali con frutti e monocromi di radici e rocce dovevano stupire i visitatori illustri.
Per visitare il Castello Sforzesco di Milano ti consiglio di prenotare per riservare il tuo ingresso e organizzare una visita senza perdite di tempo.
ROCCA DI SASSOCORVARO NEL MONTEFELTRO
Il Montefeltro è quell’area geografica del centro Italia che corrisponde all’attuale provincia di Pesaro-Urbino nelle Marche, alla Repubblica di San Marino e a una piccola parte dell’Emilia e della Toscana.
In questo territorio sorge la Rocca di Sassocorvaro, costruita tra il 1476 e il 1478 per volere di Ottaviano degli Ubaldini della Carda, fratellastro del duca Federico da Montefeltro.
La fortezza presenta una pianta molto originale a forma di tartaruga e progettata secondo una rigorosa geometria. La cinta muraria è possente e presenta dei torrioni cilindrici, con funzione di difesa, che l’architetto Francesco di Giorgio progetta con numerosi studi.
Se da un lato la struttura difensiva della rocca è ben visibile, dall’altro l’architetto creò una struttura affine alla passione per la cultura del committente. Ottaviano degli Ubaldini della Carda era infatti un appassionato di filosofia, di astrologia e di pratiche alchemiche e la forma tartaruga della rocca è significativa di queste passioni. Infatti la tartaruga è un animale allegorico che simboleggia la forza e la resistenza, ma rappresenta anche l’Universo poiché il carapace rappresenta il Cielo e il ventre piatto la Terra.
Per scoprire come fare a visitare la Rocca di Sassocorvaro ti consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale, che contiene informazioni sugli orari e sugli eventi.
CASTEL NUOVO, OVVERO IL MASCHIO ANGIOINO A NAPOLI
Il sud Italia si presenta, fin dal medioevo, come un territorio fortemente caratterizzato dalla presenza di castelli, ma Castel Nuovo, detto anche Maschio Angioino, è decisamente il più rappresentativo.
Questo luogo viene ampliato più volte, ma l’intervento più importante si deve al re Alfonso d’Aragona che nel 1443 vi trasferisce la propria corte e affida alla ristrutturazione dell’intaglio edificio all’architetto catalano Guillem Sagrera.
Proprio durante il Rinascimento la fortezza del Maschio Angioino viene dotata di cinque torri cilindriche, quattro delle quali inglobano le precedenti a pianta quadrata. Il raffinato gusto del sovrano si riflette nell’elegante facciata marmorea inserita tra la Torre di Mezzo e la Torre di Guardia, che presenta un originale argot Eyal con due fornici sovrapposti e un apparato scultoreo in stile rinascimentale.
Per conoscere gli orari di visita del Maschio Angioino ti consiglio di visitare la pagina ufficiale del Comune di Napoli.