Conosci la Galleria dell’Accademia Tadini, un gioiello artistico situato nel cuore di Bergamo? Io ignoravo la sua esistenza fino a poco tempo fa quando, mentre era alla consueta ricerca di musei poco noti, ho scoperto questo tesoro artistico.
In questo post, ti porto con me a fare un affascinante viaggio attraverso i secoli, esplorando le opere d’arte collezionate con passione dal Conte Luigi Tadini e presentate al pubblico con orgoglio. Questo spazio espositivo unico, originariamente costruito per celebrare la bellezza e l’eleganza delle opere d’arte del XVIII e XIX secolo, ha continuato ad evolversi nel corso del tempo, abbracciando anche l’arte moderna e contemporanea. Siediti comodamente e immergiti nell’atmosfera affascinante di questa straordinaria galleria.
La Galleria dell’Accademia Tadini: un tesoro artistico tra passato e presente
La storia della Galleria dell’Accademia Tadini inizia con la visione del Conte Luigi Tadini (1745-1829), un appassionato collezionista d’arte. Questo uomo illuminato desiderava condividere con il pubblico le sue preziose opere d’arte, che aveva raccolto con cura nel corso degli anni tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Così, accanto alla sua residenza aristocratica, affacciata sull’attuale Piazza Garibaldi, sorse un magnifico edificio: la Galleria dell’Accademia Tadini.
I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1821 con la creazione di una splendida cappella, seguita dalla realizzazione del palazzo che ospitava la collezione. Nel 1827, i lavori furono completati e l’anno successivo la Galleria aprì le sue porte al pubblico. Un tocco di magia fu donato agli interni dal talentuoso scenografo teatrale Luigi Dell’Era, che si preoccupò di decorare i soffitti e le pareti per creare un’atmosfera degna delle opere esposte.
La Galleria dell’Accademia Tadini propone anche delle mostre temporanea, come ad esempio la mostra dedicata ai ritratti di Cesare Tallone nel 2023, artista bergamasco che ha rinnovato il panorama artistico nell’Ottocento.
LA VISITA ALLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA TADINI
La visita alla Galleria inizia con la suggestiva cappella situata al centro del giardino.
Questo luogo sacro fu appositamente costruito per ospitare la Stele Tadini, una delle ultime opere di Antonio Canova. Scolpita tra il 1819 e il 1821, questa magnifica opera d’arte è un tributo commovente alla memoria di Faustino, il figlio prematuramente scomparso del Conte.
Il piano nobile
La collezione vera e propria si trova al piano nobile dell’edificio e offre un panorama affascinante dell’arte attraverso i secoli. Dopo aver ammirato la suggestiva Galleria delle Armi, ci si immerge nella bellezza del Gabinetto delle Antichità, che ospita una ricca collezione archeologica acquistata a Napoli negli ultimi decenni del Settecento. Poi, due sale accolgono una preziosa raccolta di porcellane provenienti dall’Oriente e dall’Occidente. Il percorso si conclude con la biblioteca e un balcone scenografico, che offre una vista panoramica sul paesaggio lacustre circostante.
Nel cuore del museo, una grande sala ospita una prestigiosa manifestazione musicale che attrae interpreti da tutta Europa fin dal 1927. Successivamente, ci si immerge nelle sale dedicate alla meravigliosa esposizione di dipinti.
Durante gli anni in cui molte istituzioni religiose venivano soppresse, a causa delle requisizioni di napoleone Bonaparte, Luigi Tadini acquistò dipinti provenienti da Crema, con l’intento di trasformare il suo Museo in una sorta di testimonianza storica della città. Così, nella collezione entrarono opere come le pale d’altare di Pàris Bordòn, Vincenzo Civerchio e Aurelio Gatti. Intorno al 1810, il Conte volse la sua attenzione alla pittura veneta, arricchendo ulteriormente la sua raccolta con capolavori di artisti come Jacobello di Bonomo, Jacopo Bellini, Palma il Giovane e Pietro della Vecchia. A questi si aggiunsero opere di maestri della scuola veronese come Francesco Benaglio, Giovanni Caroto, Domenico Brusasorzi e importanti testimonianze della pittura lombarda del Seicento, come le due tele di Carlo Francesco Nuvolone.
Il secondo piano
Il secondo piano della Galleria è dedicato al Museo dell’Ottocento, che nasce dalla collezione di cimeli garibaldini di Giovanni Battista Zitti, successivamente arricchita da altre famiglie di Lovere. Un punto saliente di questa sezione è rappresentato dalle opere donate da Francesco Hayez, autore del Bacio esposto a Brera, ai nipoti Enrico e Carlotta Martinolli Banzolini, tra cui lo straordinario Ecce Homo, una delle ultime creazioni dell’artista. Inoltre, due sale sono interamente dedicate all’avventura pittorica di Giorgio Oprandi, artista originario di Lovere, che ha immortalato i paesaggi africani attraversati durante i suoi viaggi tra il 1923 e il 1935.
Per concludere il tuo viaggio nella Galleria dell’Accademia Tadini, ti aspetta una collezione di arte moderna e contemporanea, che documenta la cultura artistica italiana ed europea del secondo dopoguerra fino ai giorni più recenti. Questo affascinante spazio espositivo continua a evolversi nel tempo, offrendo al pubblico un’esperienza unica e stimolante.
INFORMAZIONI PER VISITARE LA GALLERIA DELL’ACCADEMIA TADINI
Devi proprio immergerti nelle opere d’arte esposte nella Galleria dell’Accademia Tadini!
Lasciati incantare dalla bellezza dei capolavori esposti e dalla passione che ha portato alla creazione di questa collezione straordinaria. Sono certa che questa visita rimarrà impressa nella tua memoria, lasciandoti un ricordo indelebile della ricchezza e della varietà dell’arte che è stata accuratamente custodita in questo luogo straordinario.
Galleria dell’Accademia Tadini
Museo dell’Ottocento
via Tadini 40 (Lungolago)
Lovere, 24065 BG
Sito web: https://www.accademiatadini.it
Orari di apertura della Galleria:
Da aprile a ottobre:
da martedì a venerdì, ore 15.00-19-00
sabato, ore 15.00-19.00
domenica e festivi, ore 10.00-12.00; 15.00-19.00
Lunedì la Galleria è chiusa.
Tra novembre e aprile, il museo è aperto su prenotazione per visite guidate o per lo svolgimento di attività educative.