GIOVANNI BELLINI: VITA E OPERE DI UN UOMO INQUIETO E CHE NON SAPEVA ACCONTENTARSI
Giovanni Bellini. Nascere in una famiglia di artisti famosi e in cui le relazioni col mondo culturale sono intense può soffocare la creatività oppure stimolare a fare di più.
Giovanni Bellini nasce e cresce in una famiglia che in quanto a stimoli creativi non aveva paragoni.
Dal padre Jacopo al fratello Gentile fino al cognato Andrea Mantegna non si può certo dire che le ispirazioni mancassero nella sua vita e da queste cercò di assimilare il meglio.
La carriera di Giovanni Bellini è lunga e ricca di successi, lavorò aggiornando costantemente il suo stile e assorbendo le novità, ma senza tradire il suo punto di riferimento, che era anche il punto di partenza: la pittura veneziana.
In questo post ripercorro la vita e le opere di Giovanni Bellini per conoscere meglio questo spirito inquieto.
Il padre di Giovanni Bellini era Jacopo, un pittore importante e che porta a Venezia lo stile del Rinascimento, insieme e in concorrenza con Antonio Vivarini di cui vi ho già raccontato la storia.
Giovanni però era anche il fratello di Gentile Bellini, che fu il maggior ritrattista dell’aristocrazia veneziana del tempo, ma era pure il cognato di Andrea Mantegna, di cui vi ho parlato tanto nei post che ho scritto su Mantova, che è praticamente la città in cui questo artista si esprime completamente.
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Giovanni Bellini muore nel 1516 e la città di Venezia ha indetto nel 2016 le celebrazioni per il cinquecentenario della sua morte con un programma di eventi, tra cui l’esposizione del dipinto L’ebbrezza di Noè che ho visto e vi ho raccontato, considerato il testamento artistico del Maestro.
La produzione artistica di Bellini è prevalentemente religiosa e si apre a tante influenze che egli assimila in modo personale.
Quali sono queste influenze?
Quella di Andrea Mantegna, quella di Antonello da Messsina, che soggiorna a Venezia nel 1475-1476, quella dei suoi allievi Tiziano e Giorgione, che nacquero quasi cinquant’anni dopo di lui.
La maggior parte dei dipinti di Giovanni Bellini è ancora conservata a Venezia e un giro in città offre la possibilità di conoscere a fondo le sue opere.
Le opere
Tutti gli incontri fatti durante la sua vita provocano in Giovanni Bellini la consapevolezza che lo spazio dipinto dovesse essere allargato e umanizzato rispetto al passato.
La luce entra nelle sue rappresentazioni e rende tutto più dolce e grazie ai suoi soggiorni in Romagna e nelle Marche Giovanni porta grandi innovazioni nella pittura veneziana.
Rispetto al padre Jacopo e al fratello Gentile lui riuscì a slegarsi dalla pittura bizantina e comprese le potenzialità delle novità del Rinascimento e soprattutto dei suoi protagonisti.
Era già anziano quando Leonardo da Vinci e Albrecht Durer iniziavano a muovere i primi passi, ma volle ugualmente assimilare le loro invenzioni come solo i grandi sanno fare: con curiosità e umiltà.
Ecco a voi le immagini con le opere più importanti di Giovanni Bellini.
La Maddalena è un dettaglio di una Sacra Conversazione, ovvero una Madonna col Bambino tra le sante Caterina e Maria Maddalena, conservata presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
L’opera segna una maturazione nello stile dell’artista legata a una stesura del colore sfumata, alla Leonardo da Vinci.
La luce si adagia morbida sulle vesti e sugli incarnati delle sante, mentre lo sfondo scuro è assolutamente innovativo.
Maria Maddalena è rivolta verso il Bambino, con le mani incrociate sul petto, ed è il volto più delicato di tutta la sua produzione artistica, a mio parere.