Assistere alla riscoperta di un opera d’arte è sempre una grande emozione, soprattutto se si tratta di un dipinto che era scomparso da secoli. Questo è quello che è accaduto alla Casa di Giulietta a Verona, uno dei luoghi più iconici e legati alla tragica storia d’amore tra Giulietta e Romeo.
Finalmente è tornato a casa un tesoro artistico di inestimabile valore: il dipinto di Giulietta e Romeo di Cosroe Dusi del 1838, opera in cui il pittore veneziano ha descritto il dolce incontro notturno tra i due amanti, simbolo universale di amore e passione, nella casa della giovane Capuleti.
Giulietta e Romeo di Cosroe Dusi
Dopo essere stato considerato perduto per lungo tempo, il dipinto di Giulietta e Romeo di Cosroe Dusi è stato fortunatamente rintracciato e acquisito grazie a un progetto di riallestimento della Casa di Giulietta.
Questa riscoperta non solo arricchisce il patrimonio culturale della città di Verona ma offre anche ai visitatori un’ulteriore occasione per immergersi nella storia d’amore più famosa di tutti i tempi, osservando da vicino l’espressione artistica di un momento tanto cruciale narrato da Shakespeare.
Il ritorno di Giulietta e Romeo di Cosroe Dusi
L’opera “Giulietta e Romeo” di Cosroe Dusi, datata 1838, ritorna a emozionare il pubblico dopo essere stata nascosta agli occhi del mondo per quasi due secoli. Il suo ritrovamento e il successivo acquisto inseriscono il dipinto nel contesto permanente della Casa di Giulietta, contribuendo significativamente all’arricchimento dell’esperienza culturale offerta dal museo.
La storia d’amore eterna tra Giulietta e Romeo, già celebre attraverso le parole di Shakespeare, trova una nuova dimensione visiva in questo capolavoro, che cattura l’incontro notturno tra i due innamorati con una delicatezza e intensità senza tempo.
La Storia Dietro il Capolavoro
Cosroe Dusi, l’artista dietro questo straordinario dipinto, è stato un esponente di spicco della pittura veneziana dell’Ottocento. Il suo stile, influenzato dal romanticismo e dall’esperienza di artisti come Francesco Hayez, famoso autore del Bacio di Brera, ha trovato nella narrativa shakespeariana un soggetto di profonda ispirazione.
Il dipinto, eseguito su commissione del conte Francesco Gualdo di Vicenza, testimonia non solo l’abilità artistica di Dusi ma anche la continua rilevanza culturale della storia di Giulietta e Romeo, che da Verona si è diffusa in tutto il mondo, influenzando l’arte, la letteratura e il teatro.
Il dipinto di Dusi è di grandi dimensioni (cm 218 x 164) ed è perfettamente conservato.
Raffigura Romeo che abbraccia Giulietta rivolgendole un tenero sguardo nello spazio intimo di un balcone o di un loggiato. I due innamorati hanno lo sguardo dolente e sono riccamente vestiti.
L’opera si colloca nella maturità artistica di Cosroe Dusi, che proprio nel periodo in cui la realizza stava aggiornando il suo stile ispirandosi alle opere di Francesco Hayez, rinvigorito anche dal successo appena ottenuto come autore di ritratti a Monaco.
Dusi, nel 1838, realizzò una mostra presso le sale dell’Accademia di Venezia per celebrare la visita dell’imperatore d’Austria Ferdinando I e in questa occasione espose sette opere, tra cui Giulietta e Romeo, che entrò a far parte della collezione di opere del committente subito dopo.
Fu solo dopo la vendita della collezione, a metà dell’Ottocento, che il dipinto entrò nel mercato antiquario e sparì.
La storia di Romeo e Giulietta, nata dalla penna del nobiluomo vicentino Luigi da Porto, viene pubblicata come novella nel 1531. L’ambientazione veronese si ispira probabilmente alla Divina Commedia di Dante dove i Montecchi, furono davvero un’antica e nobile famiglia veronese, e i Cappelletti, una famiglia guelfa di Cremona, erano in lotta tra loro. La storia diventa celebre a Verona e poi in Francia, finché in Inghilterra, nel 1596, viene messa in scena da William Shakespeare con il titolo di “The most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet”.
A Shakespeare si deve la fama universale della storia di Romeo e Giulietta, che inizia a diventare ispirazione per gli artisti. Fu il celebre dipinto di Francesco Hayez con l’Ultimo bacio di Romeo e Giulietta, a inaugurare, nel 1823, la fortuna popolare del soggetto restando, insieme alla tela di Dusi, la più importante testimonianza figurativa di grande formato dei due amanti nella pittura italiana di quest’epoca.
Il dipinto di Giulietta e Romeo di Cosroe Dusi conobbe una straordinaria fortuna iconografica e già nel 1841 comparve in un’incisione tratta da un disegno di Lilburne Hicks, illustratore inglese che forse vide il dipinto di Dusi a Venezia. L’incisione fu utilizzata anche a corredo di libri e riviste per poi circolare in forma di cartolina all’inizio del Novecento.
Un Viaggio Attraverso la Cultura e la Storia
Il dipinto, riscoperto dal professor Sergio Marinelli e studiato anche da Elena Lissoni e Fernando Mazzocca, ritorna oggi a Verona presso la Casa di Giulietta, che vanta un fascino neomedievale e si conferma un luogo di straordinaria importanza storica e culturale.
Non c’è luogo migliore per ospitare l’opera di Dusi!
La vicinanza al Teatro Nuovo e il legame con i luoghi shakespeariani di Verona offrono ai visitatori un percorso unico, che unisce la bellezza dell’arte visiva alla profondità della tradizione letteraria. Il passato e il presente si incontrano, permettendo a chiunque di avvicinarsi alla storia di Giulietta e Romeo in modi sempre nuovi e significativi.
La riscoperta e l’esposizione permanente di “Giulietta e Romeo” di Cosroe Dusi nella Casa di Giulietta rappresenta un momento di celebrazione culturale per Verona e per tutti coloro che sono affascinati dalla storia d’amore più nota al mondo.