GIULIO II, RAFFAELLO E IL RINASCIMENTO BOLOGNESE IN MOSTRA A BOLOGNA
Bologna scopre la sua importanza nel Quattrocento e nel Cinquecento grazie a una mostra che concentra la sua attenzione su papa Giulio II, Raffaello e il Rinascimento bolognese.
Grazie a un prestito eccezionale arriva in città un capolavoro della storia dell’arte, che crea l’occasione per ripensare a Bologna come protagonista non secondaria del Rinascimento.
Giulio II, Raffaello e il Rinascimento Bolognese in mostra
L’eccezionale arrivo a Bologna del Ritratto di Giulio II di Raffaello, conservato presso la National Gallery di Londra, permette di comprendere una fase storica importantissima per la città di Bologna e di intraprendere un viaggio affascinante alla scoperta di aspetti poco noti.
Fu papa Giulio II, infatti, nel 1506 a sottrarre Bologna alla signoria dei Bentivoglio e a portare la città all’interno del domino dello Stato Pontificio.
Un evento questo che ebbe implicazioni in ogni aspetto della vita cittadina, arte compresa.
Bologna, con la vicina Ferrara, contava all’epoca su artisti di grande valore come Francesco del Cossa, Ercole dè Roberti, Lorenzo Costa, Francesco Francia e Amico Aspertini.
Questi artisti, nel momento in cui Bologna entra a far parte dello Stato Pontificio, si devono misurare con gli artisti della corte papale come Michelangelo, Raffaello e Bramante, che già in vita erano considerati i più grandi artisti dell’epoca.
La mostra ha come centro il ritratto di papa Giulio II di Raffaello perché è il primo di una discussa serie di copie e rifacimenti. Un capolavoro che raffigura il papa scardinando ogni tradizione iconografica, descrivendo sulla tela un uomo reale e quasi fiaccato dal peso del suo incarico. Un dipinto con cui gli artisti bolognesi si dovettero misurare.
La mostra intende analizzare un periodo storico importante per la città di Bologna, sottolineando il fatto che, se il raffaellismo conquistò la maggior parte degli artisti, non fu così per Amico Aspertini, pittore fedele al proprio linguaggio assolutamente personale e anticlassico, come testimonia in mostra il Cristo benedicente tra la Madonna e San Giuseppe, che per questa mostra giunge grazie al prestito della Fondazione Longhi di Firenze.
Il percorso espositivo non dimentica, inoltre, di descrivere gli anni travagliati che portano al Sacco di Roma nel 1527 e che condussero a Bologna un’altra personalità di spicco: il Parmigianino presente in città tra il 1527 e il 1530.
La sua arte raffinata ed inquieta è documentata in mostra dal confronto tra la Santa Margherita della Pinacoteca e la Madonna di San Zaccaria, che giunge dagli Uffizi.
Infine, si arriva agli inizi di un nuovo momento centrale per Bologna, quello dell’incoronazione di Carlo V da parte di Clemente VIII, cui è riservata la conclusione dell’esposizione.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA DEDICATA A GIULIO II, RAFFAELLO E IL RINASCIMENTO BOLOGNESE
GIULIO II E RAFFAELLO.
Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna
Mostra a cura di Daniele Benati, Maria Luisa Pacelli ed Elena Rossoni.
Bologna, Pinacoteca Nazionale
Via delle Belle Arti, 56
8 ottobre 2022 – 5 febbraio 2023
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna e con l’Accademia di belle Arti e coinvolge anche altre raccolte e siti monumentali cittadini dove verrà posto l’accento sulle testimonianze artistiche di questa fase della storia bolognese.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.
Orari
Martedì e mercoledì ore 9-14
Da giovedì a domenica e festivi ore 10-19
Lunedì chiuso
Tariffe biglietti
Euro 8,00 biglietto intero
Euro 5,00 biglietto ridotto (possessori di Card Cultura e di Bologna Welcome Card)
Euro 2,00 biglietto ridotto (18-25 anni)
Gratuità di legge (elenco sul sito web del Ministero della Cultura www.beniculturali.it) e per i soci della Società di Santa Cecilia. Amici della Pinacoteca di Bologna