ARTE OLANDESE IN ITALIA: LE OPERE DEI MAESTRI OLANDESI E DOVE TROVARLE
Da Jeronimus Bosch a Mondrian, passando per Rembrandt e van Gogh: lo sapevi che puoi ammirare l’arte olandese in Italia?
Alcuni capolavori dei maestri olandesi sono custoditi nei musei italiani e consentono di fare un affascinante viaggio nell’arte dell’Olanda senza oltrepassare i confini nazionali.
In questa nuova puntata dedicata all’arte olandese (l’ultimo post che ho scritto era dedicato al museo Kroller-Muller) trovi una lista dei principali capolavori dell’arte olandese in Italia.
Inoltre, in fondo al post, trovi anche alcune mostre imperdibili, che si svolgono in Italia, e dedicate proprio ai maestri olandesi.
Dove trovare l’ arte olandese in Italia
Nel canale YouTube di The Art post Blog pubblico un video a settimana su musei, capolavori e città d’arte. Dai un’occhiata a tutti i video caricati e iscriviti al canale.
OPERE DI BOSCH IN ITALIA
Hieronymus Bosch è il genio del Rinascimento olandese.
Le sue opere sono uniche e ancora oggi sono di difficile interpretazione, ma proprio per questo affascinanti.
Bosch a Venezia – Galleria dell’Accademia, Venezia
Si trovano a Venezia i capolavori più belli di Bosch in Italia: le “Quattro visioni dell’Aldilà”, il “Trittico di Santa Liberata” e il “Trittico degli Eremiti”.
Si ipotizza che il pittore, durante un viaggio in Italia, si sia fermato a Venezia e che in quell’occasione abbia realizzato queste opere per il cardinale Domenico Grimani.
I tre capolavori di Bosch fanno parte ora della collezione di opere delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e rappresentano visioni oniriche, fantastiche e irreali, la cui visione non di rado provoca angoscia e terrore.
OPERE DI REMBRANDT IN ITALIA
Pensando all’ arte olandese in Italia, la prima opera che mi è venuta in mente è l’autoritratto di Rembrandt agli Uffizi (che illustro più sotto). Un capolavoro che mi ha emozionata quando l’ho visto per la prima volta.
Tuttavia, ci sono altri musei italiani dove poter ammirare le opere di Rembrandt. Ecco una lista dei capolavori del maestro custoditi in Italia.
Ritratto di vecchio addormentato – Galleria Sabauda, Torino
Quest’uomo anziano che sonnecchia accanto al fuoco è probabilmente un’allegoria dell’accidia, uno dei vizi capitali che portano l’essere umano a vivere una vita pigra e svogliata.
L’uomo sembra inghiottito dalle tenebre e, se ne fosse per il fuoco acceso, non potremmo vederlo. Rembrandt inserisce pochissimi elementi nella stanza ed è faticoso riconoscerli, ma restituiscono l’immagine di una casa modesta e di un uomo malinconico o, forse, semplicemente stanco.
Nel sito ufficiale si può accedere ala catalogo della Galleria Sabauda di Torino ed è possibile leggere la descrizione dell’opera e a chi apparteneva il dipinto.
Autoritratto giovanile – Galleria degli Uffizi, Firenze
Rembrandt dipinse questo autoritratto ad Amsterdam all’età di 28 anni.
Si tratta di uno dei tanti autoritratti che il maestro ha realizzato durante la sua vita, circa 80, attraverso cui l’artista si esercitava a descrivere il suo volto e i suoi sentimenti.
In questo autoritratto Rembrandt indossa un vestito di velluto e una pesante catena d’oro. Il copricapo che indossa lo rende elegante e lo sguardo sembra quello di un ragazzo sicuro di sé.
Ritratto di vecchio detto il Rabbino – Galleria degli Uffizi, Firenze
Il dipinto è firmato e datato 1665 e dunque si colloca alla fine dell’attività artistica di Rembrandt, che era famoso proprio come ritrattista.
Alcuni studiosi sostengono che quest’uomo anziano sia il rabbino Haham Saul Levy Morteira, anche se non ci sono documenti che provino con certezza questa ipotesi.
Ta il 1799 e il 1815 il dipinto fu portato a Parigi insieme alle opere requisite da Napoleone Bonaparte. Fortunatamente tornò a Firenze e per un periodo fu esposto presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
OPERE DI VAN GOGH IN ITALIA
Se si parla di arte olandese in Italia non si può non pensare a van Gogh.
Non sono molte le opere di van Gogh conservate nel nostro Paese ma certamente vale la pena di conoscerle.
Descrivono, infatti, alcuni momenti importanti della vita dell’artista.
Donne Bretoni – Galleria Civica d’Arte Moderna, Milano
La scena si ispira a un dipinto di Émile Bernard, che lavorò in Bretagna insieme a Gauguin, amico di van Gogh.
Bernard era uno dei creatori del Sintetismo, un movimento artistico che rifiutava l’idea di dipingere copiando dal vero e che seguiva il principio per cui era più importante affidarsi alla memoria di un luogo o di una situazione per rappresentarla sulla tela.
In questo dipinto van Gogh segue le teorie di Bernard ma si tratta di un momento di passaggio nella carriera dell’artista olandese. Ben presto, infatti, abbandona il Sintetismo per seguire uno stile più personale.
Nonostante van Gogh si separi dalle idee dell’amico Bernard, quest’ultimo s’impegnerà per far conoscere le opere dell’artista olandese dopo la sua morte.
Arlesiana – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
Il dipinto fu realizzato presso il manicomio di Saint-Rémy.
Si tratta del ritratto di Madame Ginoux, proprietaria del caffè di Place Lamartine ad Arles.
Anche Gauguin aveva ritratto la donna e l’opera è oggi una delle opere da vedere al Metropolitan Museum of Art di New York. Vincent van Gogh s’ispira ad essa per realizzare questo dipinto, che oggi è custodito presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma.
Van Gogh si prende delle libertà rispetto al ritratto realizzato da Gauguin, soprattutto per quanto riguarda i colori, che fanno sembrare la donna più vecchia e più stanca.
OPERE DI MONDRIAN IN ITALIA
Piet Mondrian, nato in Olanda nel 1872, dipinge le sue prime opere con uno stile influenzato dal simbolismo e dai dipinti di van Gogh. Col passare del tempo, però, approda a uno stile astratto che riduce sempre più all’essenziale fino a giungere a una descrizione geometrica della realtà.
Nel 1917, insieme all’amico Theo van Doesburg, Mondrian fonda la rivista “De Stijl“ da cui prende avvio il movimento del neoplasticismo.
Composizione n. 1 con grigio e rosso 1938 / Composizione con rosso 1939 – Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
Mondrian è il padre dell’astrattismo.
Nelle opere di Mondrian le linee formano quadrati e rettangoli, si incrociano e s’intrecciano ad angolo retto in un equilibrio perfetto.
Negli anni in cui Mondrian realizza quest’opera i colori della sua tavolozza si sono ridotti al nero, al bianco e ai colori primari e traduce sulla tela la sua idea di poter rappresentare la realtà attraverso l’equilibrio tra la linea, lo spazio e il colore.
Quali sono invece luoghi d’arte insoliti, ma molto interessanti da visitare in Olanda? Ne parlo nel mio articolo Olanda cosa vedere: musei e luoghi d’arte che pochi conoscono.
Non so se si debba confessare ignoranza,fatto sta che dopo i ritratti di Rembrandt,non voglio commentare Mondrian
Ogni artista è specchio della sua epoca e descrive il mondo che conosce. Tra Rembrandt e Mondrian c’è un abisso. Periodi storici diversi e società diverse.
Rembrandt dava movimento e sentimenti ai suoi ritratti, rendeva teatrale la vita reale. Mondrian cercava di dare ordine al caos con una descrizione geometrica della realtà, in un tempo in cui il mondo stava subendo cambiamenti epocali.
La Galleria Nazionale d’arte moderna possiede anche il Giardiniere di van Gogh
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