Se pensi che l’arte possa dialogare con le moderne tendenze social sei nel posto giusto.
Oggi ti voglio raccontare un’iniziativa degli Uffizi a metà strada tra storia e innovazione artistica, dove l’arte del passato incontra le tendenze contemporanee. Il Museo degli Uffizi a Firenze, una vera gemma culturale, sta vivendo una rinascita grazie all’unione perfetta di tradizione e modernità. In questo articolo voglio porre la tua attenzione sugli Autoritratti degli Uffizi, per capire come questo museo iconico stia riscrivendo le regole dell’esposizione artistica.
DAGLI AUTORITRATTI DEGLI UFFIZI AI SELFIE
Recentemente, la direzione degli Uffizi ha preso una decisione rivoluzionaria: creare uno spazio dedicato esclusivamente alla vasta collezione di autoritratti. Questa collezione, comprendente oltre duemila opere tra dipinti, disegni e sculture, è ora esposta in 12 sale, secondo un ordine cronologico che consente di riflette sul significato dell’autoritratto attraverso i secoli, tracciando un parallelismo intrigante con i moderni selfie.
NUOVE OPERE E UN GIOIELLO NASCOSTO
Non solo gli Uffizi espongono la già ricca collezione di autoritratti ma si arricchiscono di 25 nuove opere, frutto di ritorni da mostre internazionali e donazioni generose. Tra questi spiccano opere di maestri come Raffaello, Bernini, Velazquez, Rubens, Chagall, Guttuso, Morandi e Yayoi Kusama.
Questi nuovi pezzi si integrano perfettamente nella collezione esistente, arricchendola di sfumature contemporanee.
Un gioiello nascosto è quello rappresentato dal lavoro di Camilla Guerrieri di Fossombrone, spesso definita la Caravaggio delle Marche. Un’artista che fu influenzata sia dalle opere di Michelangelo Merisi ma, per certi aspetti, paragonabile anche ad Artemisia Gentileschi, tuttavia ancora poco conosciuta e che ora riemerge dall’oblio.
STORIA DELL’AUTORITRATTO IN 12 SALE
Gli Uffizi di Firenze, custodi di una delle raccolte di autoritratti più ricche e antiche del mondo, inaugurano queste dodici nuove sale dedicate agli autoritratti e ritratti di artisti, che offrono una carrellata che va dal Quattrocento fino al ventunesimo secolo, includendo video artisti e fumettisti. Questa raccolta, iniziata nel Seicento dal cardinale Leopoldo de’ Medici e mai interrotta, è considerata la più vasta e significativa a livello mondiale, con circa 2000 opere tra dipinti, sculture e disegni.
La collezione della Galleria degli Uffizi parte dai ritratti quattrocenteschi di Gaddo, Agnolo e Taddeo Gaddi, per concludersi con opere contemporanee come la scultura di Antony Gormley, l’autoritratto su specchio di Michelangelo Pistoletto e l’opera in mattoncini di plastica di Ai Weiwei. Sono presenti anche le opere di Andrea del Sarto, Federico Barocci, Luca Giordano, Rubens, Rembrandt, De Mura, Solimena, ma anche artisti moderni come Francesco Hayez, Eugène Delacroix, Arnold Böcklin, e molti altri.
Per la prima volta dopo oltre un secolo, gli autoritratti vengono esposti all’interno del normale percorso di visita degli Uffizi. Prima posizionati nel Corridoio Vasariano, molte opere hanno subito importanti restauri e ora si possono ammirare in tutta la loro bellezza. Tra queste, spiccano l’autoritratto di Rubens e quello di Rembrandt.
Questo nuovo allestimento non solo presenta gli autoritratti in ordine cronologico, ma li arricchisce con digressioni tematiche e figurative. Il visitatore può osservare gli artisti in diversi contesti: con le loro famiglie, mentre mostrano le proprie opere, sporgendosi da una finestra o ritratti su un cavalletto. Questa narrazione inedita offre una visione più completa e vivace dell’arte del ritratto.
Per valorizzare la vasta collezione, gli Uffizi seguiranno il principio della rotazione espositiva, specialmente per gli artisti viventi.
Una sezione temporanea è dedicata agli artisti del fumetto, frutto della collaborazione con il progetto “Fumetti nei musei” e Lucca Comics & Games. In queste sale, sono esposti gli autoritratti di maestri italiani e internazionali del fumetto, come Milo Manara, Lorenzo Mattotti, Altan e Will Eisner.
L’arte ha il potere unico di unire passato e presente, e gli Uffizi lo dimostrano con maestria.
Questo museo non è solo un luogo per ammirare i grandi capolavori dell’arte, ma il punto in cui la storia incontra il presente, dove i classici dialogano con le tendenze moderne, dove ogni visitatore può scoprire la propria connessione personale con l’arte.
Visitare gli Uffizi vuol dire farsi ispirare dalla magia degli autoritratti che raccontano storie di epoche passate, parlando direttamente al nostro presente.