La Basilica Palladiana

Vicenza Basilica Palladiana

 Basilica Palladiana, Vicenza. Il numero di visitatori alla mostra “Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” è impressionante e se anche voi andrete a vedere la mostra di Vicenza o state pensando di farlo, non potrete evitare di farvi stregare da questa città ricca di storia e di bellezze.
La mostra è ospitata all’interno della Basilica Palladiana, che è il più importante monumento storico di Vicenza e che ha una storia che vale la pena conoscere.

Basilica Palladiana Vicenza 4

La Basilica Palladiana è l’edificio simbolo di Vicenza.
Progettata dall’architetto Andrea Palladio ( 1508 – 1580), che è considerato il più importante architetto veneto del Cinquecento, l’opera venne completata nel 1614 e rappresenta la consacrazione dello stile palladiano, ovvero il recupero del linguaggio dell’architettura classica senza dimenticare le esigenze funzionali che un’edificio deve possedere.
Nel 1549 il Consiglio dei Cento, l’organo di governo di Vicenza, affidò a Palladio l’incarico per la ricostruzione del vecchio Palazzo della Ragione, che in origine era un grande edificio gotico in mattoni e che serviva come sala riunione del Gran Consiglio.

Il primo nucleo della Basilica Palladiana era costituito dal Palazzo della Ragione, sede delle magistrature pubbliche cittadine e di botteghe al piano terra, che venne realizzato tra il 1449 e il 1460, recuperando alcuni edifici pubblici medievali esistenti.
La tradizione attribuisce al maestro Domenico da Venezia la progettazione dell’ampio salone superiore con copertura lignea a carena di nave rovesciata rivestita da lastre di piombo.
Nel 1481 iniziarono i lavori per circondare tre lati del palazzo con un loggiato, mentre nel 1495 venne realizzato da Pietro Lombardo lo scalone d’accesso al loggiato superiore.
Nel 1496 il crollo dell’angolo sud-ovest delle logge diede vita ad un acceso dibattito sulla ricostruzione che coinvolse i più importanti architetti del tempo: Jacopo Sansovino, Sebastiano Serlio, Michele Sanmicheli e Giulio Romano.
L’approvazione del progetto del Palladio, nel maggio del 1549, segnò la consacrazione artistica dell’architetto che propose una soluzione innovativa.

Andrea Palladio avvolse le vecchie mura dell’edificio con un portico a due piani e caratterizzato da colonne di marmo, rendendo la struttura in grado di tener conto dei necessari allineamenti con le aperture e i varchi dell’edificio quattrocentesco preesistente.
L’idea del Palladio si basa su una struttura fatta di arcate sovrapposte e in cui l’elemento dominante è un arco affiancato da due aperture laterali rettangolari e di larghezza variabile, per compensare la differenza di larghezza delle campate.
Questa struttura è detta “serliana”, derivando il nome dall’architetto Sebastiano Serlio (1475 – 1554/1555) il quale aveva descritto questa tipologia architettonica, e conosciuta fin dall’antichità, nel suo “Trattato di Archiettura”.
Con questa struttura il Palladio riesce ad inglobare il vecchio edificio a due piani, regolarizzandone la forma e creando una struttura nuova ma ispirata allo stile classico. Fu Palladio stesso a dare all’edificio il nome di “Basilica”, dato che nel XVI secolo il termine “basilica” non indicava una chiesa, ma piuttosto un’aula di incontro o con una funzione civile.

L’edificio è imponente, ma è solo al suo interno che si riescono a percepire le enormi dimensioni del loggiato e soprattutto della sala al primo piano, dove attualmente si svolgono le mostre temporanee.
La Basilica Palladiana è stata inserita dall’Unesco nella lista dei beni patrimonio dell’umanità nel 1994 e nel 2014 è diventata Monumento Nazionale.
Tra il 2007 al 2012 la Basilica è stata oggetto di un importante restauro architettonico, per la conservazione della struttura e per rendere l’edificio funzionale.
Il 5 ottobre 2012 è stata riaperta al pubblico e all’intervento conservativo è stato assegnato a Vienna il “Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio culturale – Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale.
Dal 2014, inoltre, è accessibile anche la Terrazza della Basilica da cui si gode una vista impareggiabile sulla città di Vicenza.

La Basilica Palladiana oggi e come appare ne "I quattro libri dell'architettura" di Palladio (1570)

La Basilica Palladiana oggi e come appare ne “I quattro libri dell’architettura” di Palladio (1570)

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LINK
www.museicivicivicenza.it/basilica_palladiana/

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