Basilica di Santa Maria Novella a Firenze: opere, storia e curiosità

Santa Maria Novella | Chiese Firenze

Se si arriva a Firenze in treno non si può non notare, appena usciti dalla stazione, un grande edificio. Si tratta del retro del grande complesso della Basilica di Santa Maria Novella, al cui interno si conservano opere antiche e grandi capolavori.

Visitare la Basilica è quasi obbligatorio per chi vuole vedere Firenze e i suoi capolavori poiché, al suo interno, si può respirare la storia e ammirare l’arte dei più grandi artisti fiorentini.
In questo posto ti racconto cosa potrai vedere all’interno della Basilica e quali sono le curiosità da conoscere su Santa Maria Novella.

Basilica di Santa Maria Novella a Firenze: opere, storia e curiosità

Santa Maria Novella | opere Firenze

La prima pietra della Basilica di Santa Maria Novella fu posata nel 1279, anche se in questo luogo in cui sorge la chiesa vi era già un edificio sacro utilizzato dai Domenicani.
Lungo tutto il Trecento il convento fu ampliato grazie alla generosità della Repubblica e delle famiglie di Firenze, i cui stemmi sono ancora presenti lungo le strutture dell’edificio.

L’edificio fu completato e consacrato nel 1420 e la comunità domenicana era nel frattempo diventata una delle più importanti in città e addirittura accolse il Concilio di Firenze del 1439, offrendo ospitalità alle delegazioni pontificie.

LE OPERE DA VEDERE A SANTA MARIA NOVELLA

Per visitare la chiesa si accede dalla facciata decorata con marmi bianchi e verdi, la cui sezione superiore venne realizzata nel 1470 su progetto di Leon Battista Alberti.
All’interno della Basilica di Santa Maria Novella si trovano tre navate scandite da pilastri gotici. Ciò che vediamo oggi è frutto di una ristrutturazione avvenuta nel 500 che ha riorganizzato gli spazi e ma permesso di conservare gli innumerevoli capolavori che si trovano al suo interno.

Fra le opere più antiche che si possono ammirare all’interno di Santa Maria Novella cioè la grande Croce dipinta da Giotto. Nella navata sinistra si può ammirare la Trinità di Masaccio e nella Cappella Gondi si trova il Crocifisso realizzato da Filippo Brunelleschi.
Non si può visitare Santa Maria Novella, inoltre, senza osservare da vicino la lastra tombale di Leonardo Dati, opera di Lorenzo Ghiberti, oppure la Natività di Sandro Botticelli.
Questa chiesta è un vero scrigno di tesori e capolavori e ad ogni passo si trovano delle meraviglie, come ad esempio la Cappella Tornabuoni affrescata da Domenico Ghirlandaio e la Cappella Strozzi realizzata da Filippino Lippi.

Per visitare la Basilica di Santa Maria Novella è necessario acquistare un biglietto d’ingresso, che ti dà accesso a tutte le opere e a tutti gli ambienti della Chiesa e dei Chiostri vicini.

Santa Maria Novella | Musei Firenze

IL MUSEO DI SANTA MARIA NOVELLA

All’inizio del 900 fu istituito il museo di Santa Maria Novella che comprende gli antichi edifici del Convento, del Refettorio e del Cappellone degli Spagnoli.

Il Chiostro Verde, realizzato intorno alla metà del XIV secolo, comunicante con la basilica tramite una porta e una scalinata, si chiama così poiché predomina il colore verde nel ciclo pittorico che decora tre dei quattro lati del chiostro. Sulle pareti si narrano le storie della genesi e tra queste vi sono anche le famose scene del Peccato Originale e del Diluvio Universale dipinte da Paolo Uccello.

Il Chiostro dei Morti invece ebbe fin dall’epoca della sua costruzione (tra il 13º e il XIV secolo) una funzione cimiteriale. Qui si trovano ancora mostre lastre tombali e gli affreschi delle cappelle edificate da alcune famiglie di Firenze.

Il Cappellone degli Spagnoli invece È un’aula del convento che fu ceduta alla comunità spagnola nel 1506, epoca in cui Eleonora di Toledo sposò il duca Cosimo I de’ Medici.
L’ambiente è decorato da un ciclo di affreschi del pittore Andrea di Buonaiuto che celebra il trionfo della chiesa cattolica contro l’eresia e la vita attiva e contemplativa dell’ordine domenicano.

Il Refettorio del convento conserva una spettacolare pittura murale e un grande dipinto con l’Ultima Cena, opere realizzate nel Cinquecento da Alessandro Allori.

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