BILL VIOLA VIDEO E OPERE. TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
Si può fare arte con un video? Per Bill Viola video e opere significano arte, quindi la risposta è decisamente sì. Tutto dipende da come fare arte con un video e soprattutto cosa comunicare.
Bill Viola è un pioniere della videoarte e nella sua carriera ha già realizzato delle opere che sono considerate dei capolavori. D’altronde si tratta di uno dei più importanti artisti che utilizzano il video come strumento per fare arte e attraverso cui riesce a comunicare messaggi importanti.
Bill Viola video e opere
Nato nel 1951 a New York City, Bill Viola realizza opere che coniugano la forza della performance con l’installazione, la musica con il video.
Il suo interesse per l’uso del video come forma d’arte nasce tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta quando, studente del College of Visual and Performing Arts della Syracuse University, si interessa e studia la musica elettronica, le potenzialità della performance art e dei film sperimentali.
BILL VIOLA VIDEO, OPERE E TEMI RICORRENTI
Dopo la laurea, Viola trascorre 18 mesi a Firenze per immergersi completamente nell’arte Rinascimentale. Successivamente, insieme alla moglie e collaboratrice Kira Perov, si trasferisce in Giappone per studiare la filosofia buddista Zen e per comprendere la cultura, l’architettura, la calligrafia, il teatro Noh e molti altri aspetti della cultura giapponese.
Tutti i viaggi che l’artista compie tra gli anni Settanta e Ottanta, dall’occidente all’oriente, dai deserti tunisini ai siti archeologici dei nativi americani, gli permettono di definire il suo percorso artistico e di giungere alla creazione di opere che avvolgono l’osservatore con composizioni e suoni.
La caratteristica delle opere di Viola è data dalla volontà di rappresentare le infinite possibilità della psiche e dell’animo umano. Le immagini archetipiche, i processi di nascita, crescita e morte sono alcuni dei temi ricorrenti, come anche la fede.
BILL VIOLA VIDEO E OPERE IMPORTANTI
Bill Viola è cresciuto in una famiglia di origini italo-americane in cui era presente una forte componente cristiana e, nonostante un periodo in cui si è avvicinato al misticismo orientale, dalla metà degli anni Novanta è tornato ad esplorare l’iconografia cristiana, con particolare attenzione a quella medievale, rinascimentale e manierista in un continuo dialogo con le pale d’altare, i polittici e le pitture votive dei pittori antichi.
Risale al 1995 una delle sue opere più iconiche, forse la più celebre di tutta la sua produzione: “The Greeting”, una video installazione direttamente ispirata alla Visitazione di Pontormo. Le due opere sono state spesso messe a confronto l’una con l’altra, come è accaduto anche nel 2017 durante la mostra di Palazzo Strozzi a Firenze “Bill Viola. Rinascimento Elettronico”.
A partire dalla fine degli anni Novanta le opere di Bill Viola si fanno sempre più articolate e complesse, utilizzando attori e una vera troupe cinematografica che l’artista dirige assumendo il ruolo di regista e direttore tecnico. La musica, la computer grafica e gli effetti sonori diventano sempre più elementi essenziali per completare i suoi video, che vengono esposte in contesti suggestivi e spesso si relazionano con le architetture e le opere d’arte del passato.
Attualmente Bill Viola vive a Long Beach, California e per restare aggiornati sulle mostre e le attività dell’artista basta tenere controllato il sito ufficiale di Bill Viola.
LE OPERE DI BILL VIOLA IN MOSTRA A ROMA
Dal 5 marzo al 26 giugno 2022 le installazioni più belle e suggestive di Bill Viola saranno in mostra presso Palazzo Bonaparte a Roma.
Nei saloni che un tempo furono la casa della madre di Napoleone, Madama Letizia Ramolino Bonaparte, circa 10 opere di Viola permettono di comprendere il percorso dell’artista americano che, da più di 40 anni, realizza lavori che spingono a riflette sulla vita e sulla morte ma anche sui contrasti tra oriente e occidente.
BILL VIOLA
Icons of light
5 marzo – 26 giugno 2022 Palazzo Bonaparte, Roma
La mostra è stata pesantemente penalizzata dalla collocazione. Stanze piccole e sopratutto rumorosissime… A chi è venuto in mente di fare un’esposizione così intimista a Piazza Venezia .
Altro che esperienza emozionante, solo continue sirene di ambulanze e forze dell’ordine
Insomma per dirla alla romana una “sola” anzi una grande “sola”.
BIll Viola dovrebbe chiedere risarcimento danni.
Mi spiace sentire questo. A volte si può andare a una mostra nel giorno fortunato e tornare a casa con un ricordo stunpendo. Altre volte tutto sembra andare storto e la mostra risulta pessima.
Non conoscevo questo artista e la mostra mi è piaciuta molto. Sono opere che non possono lasciarci indifferenti, molto intime, molto emozionanti.
Bill Viola è decisamente un artista contemporaneo importantissimo.
Ho visto la mostra di Bill Viola “Ritorno alla vita” a Napoli (dal 2 settembre all’8 gennaio) è mi è sembrata bellissima per la collocazione insolita: negli spazi di una chiesa sconsacrata, su uno dei vicoli di Napoli. Un luogo riparato eppure animato dai rumori della strada a volte assordanti: mi è sembrato il perfetto contrasto per vivere questa mostra.
Bill Viola sceglie sempre i luoghi in cui esporre con cura. Per lui anche il luogo deve essere parte del progetto espositivo.