Ci voleva una mostra su Bruno Munari e oggi ho il piacere di presentarti il progetto espositivo dedicato proprio a questo artista poliedrico e geniale, una delle figure più interessanti del panorama culturale italiano del Novecento.

L’impatto di Bruno Munari sull’arte e la cultura è ancora evidente a 25 anni dalla sua scomparsa e grazie ad un progetto espositivo inedito, Eataly Art House – E.ART.H. celebra l’eredità artistica e intellettuale di Munari, unendo arte, tecnica e spirito ludico in un connubio affascinante. Questo evento unico permette di scoprire le tappe fondamentali della sua carriera e il celebre Metodo Munari, un approccio creativo che ha ispirato generazioni di artisti.

Verona, una mostra su Bruno Munari e la leggerezza dell’arte presso Eataly Art House – E.ART.H.

Bruno Munari è un nome che risuona nell’arte italiana del Novecento con una vasta gamma di contributi e opere. Oltre ad essere un talentuoso artista sperimentale, Munari si è distinto come graphic designer, industrial designer, scrittore, docente e formatore. La vita e le opere di Bruno Munari sono avventurose e da scoprire. Già dal 1927, partecipava alle mostre futuriste, sia in Italia che all’estero, segnando l’inizio di una carriera straordinaria.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Uno dei punti centrali della mostra “La leggerezza dell’arte” è il periodo delle “Macchine Inutili” create da Munari. Queste composizioni di forme astratte fluttuanti nello spazio rappresentano un esperimento di integrazione percettiva ed estetica, fondendo opera, movimento e spazio in un’unica esperienza.
Munari ha continuato a sfidare le convenzioni artistiche con opere come “Concavo-convesso”, una rete metallica illuminata da luci direzionali, in cui l’elemento della temporalità e del movimento si fonde con l’arte.

Non manca, nel percorso espositivo un approfondimento sulla sperimentazione con la luce è stata una costante nella carriera di Munari. Le “Proiezioni dirette” del 1951, composte da vari materiali inseriti in diapositive, creavano ambienti immersivi di grandi dimensioni, dando vita a forme dinamiche con una sensazione quasi cinematografica. Questo anticipava molte tendenze artistiche legate ai nuovi media e apriva la strada alle “Proiezioni polarizzate”, pitture cromo-cinetiche variabili nel continuo.
Le opere di Munari diventavano così espressioni in costante evoluzione, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza unica.

La mostra di Verona si sofferma anche sulla rivoluzione editoriale di Munari.
Nel 1948, Munari rivoluzionò il concetto di libro con i suoi “Libri Illeggibili”, opere senza parole che raccontavano storie attraverso immagini, linee, colori e pagine ritagliate, piegate e trasparenti. Questi libri d’avanguardia sfidavano le tradizioni editoriali, dimostrando l’innovazione costante di Munari nell’universo dell’arte e della comunicazione.

La mostra non solo esplora le opere iconiche di Munari ma offre anche un’opportunità di apprendimento attraverso il celebre “Metodo Bruno Munari. Laboratorio di educazione al pensiero progettuale creativo”.
Nel corso degli anni, Munari ha sviluppato questo metodo durante la progettazione dei laboratori per bambini alla Pinacoteca di Brera a Milano nel 1977. L’obiettivo è stimolare la sperimentazione, l’autoapprendimento e la formulazione di processi creativi, consentendo ai partecipanti di leggere l’arte in tutte le sue sfaccettature.

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

L’arte di Bruno Munari continua a ispirare generazioni di creativi in tutto il mondo. Grazie al progetto espositivo “La leggerezza dell’arte”, Eataly Art House ci offre l’opportunità di immergerci nella genialità e nella creatività di questo artista poliedrico.

La mostra è una celebrazione dell’arte, della tecnica e dell’inclusività, mettendo in risalto l’importanza del pensiero progettuale creativo e dell’educazione artistica. Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza unica e coinvolgente con uno dei protagonisti più affascinanti della scena culturale italiana. Vi aspetto alla mostra “La leggerezza dell’arte” a Eataly Verona, dall’13 ottobre 2023 al 31 marzo 2024. Non mancate!