Lungo il Canal Grande c’è un palazzo che attira l’attenzione di chiunque.
Si tratta della Ca’ d’Oro, un palazzo del Quattrocento con una facciata favolosa e sede del museo denominato “Galleria Giorgio Franchetti, uno dei musei da visitare a Venezia.
Originariamente la facciata della Ca’ d’Oro era decorata con alcuni dettagli ricoperti d’oro, creando un effetto luminoso sorprendente. Per questo, nonostante le decorazioni siano ormai scomparse, ha assunto il nome di Ca’ d’Oro.
La sua facciata ancora oggi è una delle più originali e affascinanti tra tutti i palazzi che si affacciano sul Canal Grande.
Ca’ d’Oro Venezia: Galleria Giorgio Franchetti, un capolavoro dell’arte gotica italiana
La Ca’ d’Oro è uno degli edifici più importanti della città ed è uno dei capolavori del gotico italiano. Costruito nel XV secolo, il palazzo è stato commissionato dal ricco mercante veneziano Marino Contarini e rappresenta uno dei migliori esempi di architettura gotica veneziana.
In realtà Marino Contarini aveva acquistato un edificio bizantino ma decise di abbatterlo per costruirne questo palazzo nuovo, usando le fondazioni antiche e riutilizzando i mattoni.
Contarini era un mercante veneziano molto attento alle spese e per questo creò un edificio sfruttando le fondamenta già esistenti e i materiali recuperabili come i mattoni. Inoltre seguì tutte le fasi dei lavori e, presso l’Archivio Stato di Venezia, si conserva ancora il libro dei conti del mercante in cui registrò tutte le spese sostenute e da cui si deducono informazioni importanti sui nomi degli architetti,, degli artisti e degli operai che lavorarono al progetto.
STORIA DELLA CA’ D’ORO
La costruzione del palazzo iniziò nel 1421 e si concluse nel 1440, quando Marino Contarini morì. La facciata del palazzo, che guarda il Canal Grande, è decorata con una serie di archi ogivali in pietra bianca di Istria, intervallati da fregi e mascheroni in marmo. La decorazione del palazzo è stata realizzata da alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Giovanni Boccati, Giovanni e Bartolomeo Bon, e Maffeo Olivieri.
Dopo la morte di Marino Contarini nel 1441, e successivamente del figlio, la Ca’d’Oro subì una serie di passaggi di proprietà che provocarono anche un cambio di destinazione d’uso del palazzo, che addirittura ad un certo punto fu diviso in tante unità abitative. Nell’Ottocento l’edificio era in pessime condizioni e per volontà dell’allora proprietario iniziò un restauro, che da un lato ha contribuito a scongiurarne il degrado, ma dall’altro ha modificato la facciata con l’aggiunta di elementi nuovi, come ad esempio dei terrazzini al piano terra (ora non più esistenti fortunatamente!).
IL BARONE FRANCHETTI E IL RESTAURO DELLA CÁ D’ORO
Nel 1894 il barone Giorgio Franchetti acquistò la Ca’d’Oro e iniziò un lungo restauro per riportarlo all’antico splendore, con l’intento di collocarvi la propria collezione di opere d’arte.
Franchetti seguì personalmente i lavori e si premurò di recuperare i materiali originari e più nobili. Ad esempio ricomprò da un antiquario parigino la vera da pozzo, che poco prima della vendita fu rimossa. Decise anche di abbellire il portico al piano terra e realizzò un mosaico pavimentale, probabilmente su un disegno da lui stesso creato e ispirato ai motivi geometrici medievali visti nella Basilica di San Marco e nella Cattedrale di Torcello. I materiali di cui è composta la pavimentazione provengono da marmi antichi di colonne e vasche comprate a Roma e in altre città, poi fatte tagliare appositamente da artigiani che ne ricavarono delle tessere, che lo stesso barone posò.
Successivamente alla sua morte il figlio Carlo portò a termine il lavoro, ma solo dopo aver segnato con una riga di tessere nere il limite del lavoro del padre.
Nel 1927 la Ca’ d’Oro aprì al pubblico come museo.
Lo Stato italiano, mantenendo fede allo spirito di Franchetti, concluse i lavori e nel 1927 inaugurò il museo intitolato “Galleria Giorgio Franchetti”, ospitando al suo interno le opere d’arte collezionate durante la vita del barone, tra cui spiccano opere di Andrea Mantegna, Tiziano e molti altri artisti.
Entrando nel portico del palazzo cercate un cippo di porfido. Lì si trovano le ceneri di Giorgio Franchetti, che riposa nel Palazzo che tanto ha amato.
STRUTTURA DELL’EDIFICIO DELLA CA’ D’ORO
Il Palazzo ha una pianta a U e possiede una corte interna, al centro della quale si trova una vera da pozzo con la rappresentazione delle allegorie della Carità, della Fortezza e della Giustizia.
Dall’esterno l’edificio sembra asimmetrico con la parte destra piena e rivestita di marmi pregiati e la parte sinistra costituita da tre fasce traforate, mentre l’asse centrale è sottolineata dalla merlatura che in quel punto appare più alta.
Le forme del traforo del primo piano e la fascia merlata in alto sono simili anche a Palazzo Ducale, poiché è proprio di questi anni la sistemazione della parte esterna del Palazzo dei Dogi così come è giunto a noi.
All’interno del palazzo, le sale presentano soffitti dipinti, pareti rivestite in stoffa e mobili d’epoca, che conferiscono al palazzo un’eleganza e un fascino senza tempo.
LA COLLEZIONE DI OPERE DELLA CA’ D’ORO
Le opere della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro costituiscono una vasta collezione di arte veneziana del XV e XVI secolo, tra cui dipinti, sculture, arazzi, mobili e oggetti d’arte decorativa. Alcune delle opere più importanti presenti nella collezione includono il celebre San Sebastiano di Mantegna e la Venere allo Specchio di Tiziano.
Inoltre, il Palazzo Ca’ d’Oro è famoso per le sue collezioni di vetri veneziani, che sono esposti in una sala apposita, e per le sue collezioni di armi medievali e rinascimentali.
Il Palazzo Ca’ d’Oro è uno dei monumenti più importanti di Venezia e un’opera d’arte inestimabile. La sua collezione d’arte, le sue architetture e l’atmosfera antica e misteriosa che lo circonda, lo rendono un luogo imperdibile per i visitatori che desiderano scoprire l’affascinante e unica storia di Venezia.
Visitare la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro è un obbligo per ogni turista a Venezia.
Puoi acquistare direttamente il biglietto della Ca’ d’Oro per visitare il museo dal sito ufficiale.
CURIOSITÀ A PROPOSTITO DELLA CA’ D’ORO
Nel corso dei secoli, il palazzo è stato al centro di numerose leggende e storie misteriose. Ecco le curiosità che vale la pena ricordare.
- Si racconta che il fantasma di una giovane donna sia ancora presente all’interno del palazzo, dove si aggira la notte piangendo e lamentandosi.
- Durante la prima guerra mondiale, l’impegno economico per restaurare il palazzo era diventato troppo gravoso per il barone Giorgio Franchetti e nel 1916 si accordò con lo Stato italiano per un aiuto economico. L’accordo prevedeva di cedere il Palazzo allo Stato al termine dei lavori in cambio del denaro necessario per completare i lavori. Il barone però poteva vivere nel palazzo per seguire le attività di restauro da vicino e proprio qui, già gravemente malato, si suicidò nella notte del 1922 con un colpo di pistola.
- Tra le opere d’arte esposte nel palazzo, c’è un’importante collezione di opere di Andrea Mantegna, uno dei più grandi pittori italiani del XV secolo. Una delle opere più famose è la “Madonna col Bambino e Santi”, una grande tavola dipinta dal maestro intorno al 1490.
- La collezione d’arte del Palazzo Ca’ d’Oro è stata ammirata da molti artisti famosi, tra cui l’artista francese Henri Matisse, che ha tratto ispirazione dalle opere esposte per la sua famosa serie di dipinti chiamati “Les Fauves” (le bestie feroci).
INFO
Galleria G. Franchetti alla Ca’ d’Oro
Cannaregio 3932 – Venezia