Quando osserviamo un’opera d’arte contemporanea, magari una tela completamente bianca o un’installazione fatta di oggetti comuni, ci poniamo spesso una domanda: è davvero arte? Ma chi ha l’autorità di decidere cosa può essere definito tale?
Questo interrogativo è al centro di un dibattito che attraversa il mondo artistico da decenni e forse da secoli, ma che oggi, nell’era del marketing e dei social media, si fa ancora più acceso.
Che cosa rende allora un’opera d’arte davvero tale? Una firma prestigiosa, l’approvazione di un critico, il successo commerciale o l’emozione che suscita nello spettatore?
Se in passato accademie e critici avevano l’ultima parola, oggi il panorama è molto più frammentato, con influenze che spaziano dai mercati internazionali ai social media. In questo post esploro le diverse forze in gioco – istituzioni, mercato, pubblico – e mi interrogo su chi abbia davvero il potere di definire cosa è arte.