Cosa vedere a Ca’ Rezzonico: le opere imperdibili

Ca Rezzonico | Sala di Pulcinella

Ca Rezzonico | Sala di Pulcinella

La visita a Ca’ Rezzonico, il Museo del Settecento veneziano, è un salto indietro nel tempo di qualche secolo.
Richiede almeno due ore e in questo post ti aiuto a fare un piano di cosa devi vedere a Va’ Rezzonico, quali opere non puoi perdere prima di uscire e ti racconto anche qualche curiosità interessante per te, che sei un appassionato di arte.

Cosa vedere a Ca’ Rezzonico: le opere imperdibili

Allegoria nuziale | Tiepolo | Ca' Rezzonico Venezia

SALA TIEPOLO

Giambattista Tiepolo ha lasciato più di un capolavoro a Ca’ Rezzonico.
Si tratta di affreschi appositamente realizzati per il palazzo, commissionati direttamente dalla famiglia Rezzonico e che dovevano celebrare la potenza e la ricchezza di un casato che ha addirittura avuto un papa tra i suoi membri più illustri: Clemente XIII.

L’affresco più interessante è l’Allegoria nuziale di Tiepolo ed è custodito nell’omonima sala di Ca’ Rezzonico, ma c’è una sala che interamente dedicata a Giambattista Tiepolo dove si trova il terzo dei quattro soffitti realizzati dall’artista (La Nobiltà e la Virtù che abbattono l’ignoranza), che proviene da un’altro palazzo veneziano della famiglia Rezzonico.
Non si tratta di un affresco ma di una tela, du cui è noto il bozzetto preparatorio della parte centrale e che si trova al Museo Poldi Pezzoli di Milano, una casa-museo che uno dei musei di Milano da vedere assolutamente.

IL RITRATTO DI PAPA CLEMENTE XIII REZZONICO

Il membro più illustre della famiglia Rezzonico e Papa Clemente XIII, che fu ritratto dal pittore neoclassico tedesco Anton Raphael Mengs.
Il dipinto risulta essere stato eseguito tra il luglio e il dicembre del 1758, qualche mese dopo l’elezione del cardinale Carlo Rezzonico a papa. L’opera in origine era destinata al palazzo veneziano della famiglia ma subito dopo l’esecuzione fu trasferito a Roma, in quella che era la residenza del nipote del papa: il cardinale Abbondio Rezzonico.
Solo successivamente il dipinto tornò a Venezia per entrare a far parte della collezione di opere del Museo del Settecento veneziano.

Anton Raphael Mengs | Papa Clemente XIII

Anton Raphael Mengs, Papa Clemente XIII

SALA DEI PASTELLI

Nella sala dei pastelli ci sono molti dipinti ma i più belli sono certamente quelli della pittrice veneziana Rosalba Carriera. In particolare, il ritratto della contralto Faustina Bordoni Hasse, ci testimonia la capacità dell’artista di indagare a fondo la psicologia dei personaggi da lei ritratti.

Rosalba era era una pittrice raffinata e specializzata nei ritratti, come era consuetudine per le donne che si volevano dedicare alla pittura. Non era solo abilissima nel descrivere i volti, gli sguardi e la psicologia delle persone che doveva ritrarre ma era anche un’abile miniaturista e infatti a Ca’ Rezzonico si conservano due sue piccole miniature su avorio, che sono tra gli esempi più interessanti della produzione miniaturistica della pittrice, che fu addirittura nominata nel 1705 socia dell’Accademia di San Luca Roma.

Rosalba Carriera |Faustina Bordoni Hasse

Rosalba Carriera, ritratto della contralto Faustina Bordoni Hasse

LE VEDUTE DI CANALETTO

Non potevano mancare a Ca’ Rezzonico le opere dei vetusti e tra questi quelle di Canaletto. Difficile scegliere la più bella da ammirare, sono stupende tutte.
Se ti va, fermati qualche istante in più davanti a Canal Grande da Ca’ Balbi verso Rialto, che permette di osservare la Venezia che si vedeva dalle finestre di Ca’ Rezzonico ma anche di capire come dipingeva Canaletto.

L’abilità di scenografo, che caratterizza i primi passi di Canaletto, è evidente in questo dipinto come negli altri. Venezia sembra uno sfondo teatrale, la scena d’apertura di un film contemporaneo ma anche la stupenda scenografia all’interno della quale la potente famiglia Rezzonico celebrava ogni giorno se stessa.

Pietro Longhi

Pietro Longhi

SALA LONGHI

In questa sala si trovano le piccole tele di Pietro Longhi, che ci restituiscono le istantanee della vita quotidiana a Venezia nel Settecento.
Sono tutte scene di genere: incontri galanti, vite di umili contadini, abitudini di ricchi nobili, conversazioni domestiche e gruppi familiari.

Queste opere osservano i veneziani e le loro case, ci permettono di capire come fosse la vita a Venezia nel Settecento e ci fanno immaginare anche che tipo di giornate si potevano trascorrere nelle sale di Ca’ Rezzonico.

Antonio Corradini | testa velata

Antonio Corradini, testa velata

LA DAMA VELATA DI ANTONIO CORRADINI

La meravigliosa testa velata di Antonio Corradini probabilmente rappresenta la Purità.
Si tratta di una scultura in cui è evidente il talento dell’artista nel lavorare il marmo come un velo, facendo affiorare le forme del volto e tramettendo una sensualità che dovrebbe essere estranea ad un’allegoria religiosa.

Impossibile staccare gli occhi da questa scultura che forse è la più bella del Museo del Settecento Veneziano.

Giambattista Tiepolo | Pulcinella

Giambattista Tiepolo, Pulcinella

AFFRESCHI DI VILLA ZIANIGO DI GIAMBATTISTA TIEPOLO

Ca’ Rezzonico conserva ed espone gli affreschi che Giambattista Tiepolo, figlio di Giandomenico, aveva realizzato per la sua residenza a Zianigo, presso Mirano, nell’entroterra di Venezia.
Gli affreschi furono staccati nel 1906 per essere venduti in Francia ma la vendita fu bloccata dallo Stato italiano e le opere furono prima esposte al Museo Correr e poi collocate a Ca’ Rezzonico.

Si tratta del testamento pittorico di un artista. Opere realizzate per se stesso e per la sua casa in un arco di tempo che va dal 1759 al 1797.
Narrano le vicende di Pulcinella con scene di vita in villa, giochi, guerre e amori. Sono la testimonianza di una stagione artistica che sta volgendo al termine e che dovrò lasciare spazio a qualcosa di nuovo.
Sono la degna conclusione di un percorso che a Ca’ Rezzonico porta alla scoperta dell’arte del Settecento veneziano.

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