David di Donatello: 5 cose da sapere, dove si trova e qualche curiosità

David di Donatello

DAVID DI DONATELLO: 5 COSE DA SAPERE SULL’OPERA E DOVE SI TROVA

Cosa ti viene in mente se senti parlare del David di Donatello?
Ad alcuni viene in mente subito il famoso premio cinematografico italiano, a pochi altri invece la scultura in bronzo realizzata da Donatello.
In questo post ti racconto 5 cose da sapere sulla scultura del David di Donatello e in fondo al post trovi anche il luogo in cui è esposto per andare a vederlo dal vivo.

David di Donatello

David Donatello Museo Bargello

Il David di Donatello al Museo del Bargello di Firenze

1. CHI HA REALIZZATO IL DAVID

L’artista che ha realizzato la famosa scultura in bronzo del David è Donato di Niccolò di Bardi, famoso con il nome di Donatello.
Nato alla fine del Trecento, è stato uno degli artisti più importanti del Rinascimento e con il David realizza la prima scultura di un nudo maschile a tutto tondo a grandezza naturale.
Era dai tempi dell’arte classica greca e romana che si non si realizzava un’opera del genere, poiché le statue medievali di grandi dimensioni erano sempre create all’interno di un progetto architettonico.
In questo caso, invece, la scultura del David è stata ideata per essere autonoma e, secondo il progetto dell’artista, chi la osserva deve girarci intorno per ammirarla da tutti i punti di vista.

2. QUANDO E PERCHE’ STATO FATTO IL DAVID DI DONATELLO

Il David di Donatello viene realizzato nel 1440 per volere di Cosimo I de’Medici per celebrare la battaglia di Anghiari, che vide Firenze vincere su Milano.
L’opera ha, quindi, un significato politico e per questo motivo fu scelto come soggetto l’eroe biblico David, che vinse contro il gigante Golia colpendolo con una pietra.

3. DESCRIZIONE DEL DAVID DI DONATELLO

Il David di Dontello è rappresentato come un ragazzo giovanissimo, che tiene nella mano sinistra il sasso con cui ha colpito il gigante Golia, mentre con la mano destra impugna una spada. Sotto i suoi piedi, invece, si trova la testa decapitata di Golia.
Il David è nudo e non ha armatura perchè la sua protezione gli viene da Dio e il suo atteggiamento è quello di chi ha la consapevolezza di aver realizzato una grande impresa.
Certmente questo David è molto diverso da quello che, qualche decennio dopo, realizzerà Michelangelo. Per saperne di più ti consiglio di leggere il post Il David di Michelangelo: chi è e dove si trova.

4. CURIOSITA’ SUL DAVID DI DONATELLO

Qualche anno prima, nel 1409, Donatello aveva realizzato un altro David, ma in marmo.
Le due sculture sono completamente diverse e, anzi, il primo David assomiglia più a un nobile uomo che al valoroso eroe della Bibbia.
Tuttavia, alcuni dettagli presenti nel David in bronzo e le tante differenze con la scultura in marmo di trent’anni prima hanno fatto sospettare gli studiosi che, quello che riteniamo essere il David, in realtà sia il dio Mercurio.
Il particolare copricapo con le foglie di alloro, la spada e la pietra nelle mani, la testa mozzata sotto i suoi piedi sono i dettagli che fanno pensare ad un’altra storia: l’uccisione da parte di Mercurio di Argo Panoptes su ordine di Giove, che desiderava liberare la ninfa “Io” di cui era innamorato.

5. DOVE SI TROVA IL DAVID DI DONATELLO

Il David di Dontello è sempre rimasto a Firenze ma ha cambiato spesso casa.
Originariamente era collocato presso Palazzo Medici e dai documenti sappiamo certamente che la scultura si trovava lì nel 1469, durante le nozze di Lorenzo il Magnifico con Clarice Orsini.
Nel 1495 il David venne trasferito a Palazzo Vecchio, dopo che i Medici furono cacciati e diventò il simbolo della libertà di Firenze. Successivamente la statua venne spostata altre volte e in diversi palazzi finché entrò nella Galleria degli Uffizi nel 1777.
Nella seconda metà del Novecento entrò a far parte delle collezioni del Museo Nazionale del Bargello, dove attualmente è esposto al pubblico.

David di Donatello

La testa di Golia sotto i piedi del David di Donatello

CURIOSITA’ SUL DAVID DI DONATELLO

Il David di Donatello è stato pensato a grandezza naturale (è alto 158 cm) e per essere collocato su un’alta colonna, per ammirarlo dal basso e da più punti di vista.
L’opera fu subito oggetto di ammirazione e interesse da parte dei contemporanei di Donatello, per la sua bellezza e perchè era il primo esempio di nudo a tutto tondo realizzato dai tempi della statuaria classica.

Il David di Donatello era originariamente impreziosito da numerosi dettagli dorati (il pomo della spada, le foglie del cappello, le palmette dei calzari, le ali dell’elmo di Golia) e, soprattutto, aveva i capelli biondo oro, come tramandato dai testi sacri.
In pochissime, eccezionali occasioni, il David ha lasciato temporaneamente Firenze per farsi ammirare nel mondo, contribuendo così a diffondere la conoscenza dell’arte italiana e ad alimentare il mito della sua grandezza.
Nel 1930, con la trasferta alla Royal Academy of Arts di Londra per la mostra dedicata all’eccellenza artistica italiana (Exhibition of Italian art: 1200–1900), o per l’Expo 1967 di Montreal, quando il David fu protagonista assoluto del padiglione italiano in un allestimento appositamente realizzato da Carlo Scarpa (il famoso architetto che ha realizzato, tra le altre opere, il Negozio Olivetti a Venezia).

Nel 1887, in occasione dei 500 anni dalla nascita di Donatello, la grande Sala delle Udienze del Palazzo del Bargello viene trasformata in un grande salone espositivo dedicato al maestro.
Il successo è tale che da quel momento lo stesso magnifico Salone verrà intitolato a Donatello e il David ne diverrà elemento essenziale nell’allestimento dedicato ai capolavori della scultura del Quattrocento.

Il David di Donatello dà il nome al più importante riconoscimento cinematografico italiano.
Infatti, il giovane eroe di Donatello che sconfigge il gigante Golia è l’emblema della genialità, della creatività e della perfezione stilistica italiana.
Probabilmente fu Oreste Petrolini, figlio del più famoso Ettore, a scegliere il capolavoro di Donatello come modello per il premio. Mentre al gioielliere Costantino Bulgari spettò il compito di crearne una versione in oro e in scala ridotta che dal 1956 (prima edizione del Premio) sfila ogni anno insieme ai più grandi artisti italiani.

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