DEPOSIZIONE DI RAFFAELLO, DETTA ANCHE DEPOSIZIONE BORGHESE: DESCRIZIONE E CURIOSITÀ
La Deposizione di Raffaello è uno dei primi capolavori dell’artista, realizzata prima del suo trasferimento a Roma, presso la corte papale di Giulio II e prima di tanti altri capolavori come la Madonna della seggiola o la Fornarina.
In questo post scoprirai i dettagli e le curiosità su un capolavoro.
Deposizione di Raffaello
CHI E PERCHÈ COMMISSIONA LA DEPOSIZIONE DI RAFFAELLO
La commissione della Deposizione di Raffaello è legata a un progetto complesso, collegato a un fatto di sangue avvenuto a Perugia all’inizio del Cinquecento.
L’opera non è altro che lo scomparto centrale della Pala Baglioni e fu Atalanta Baglioni a commissionare l’opera a Raffaello in memoria della morte del figlio Grifonetto, ucciso dopo che aveva preso parte alla congiura in cui morirono, il 3 luglio 1500, Guido Baglioni e il figlio Astorre. Era stato l’altro figlio di Guido, Giampaolo, a vendicarsi e a far uccidere Grifonetto e gli altri congiurati.
L’opera era destinata alla cappella di famiglia nella chiesa di San Francesco al Prato a Perugia e, infatti la Deposizione di Raffaello rimase in quel luogo fino al 1608.
PERCHÈ LA DEPOSIZIONE DI RAFFAELLO ORA SI TROVA A ROMA
Nel 1608 la Deposizione di Raffaello fu segretamente trasferita a Roma per ordine di papa Paolo V, che la donò al cardinale Scipione Borghese, suo nipote.
Fu così che il dipinto di Raffaello entrò a fare parte della collezione di opere della Galleria Borghese, dove si trova ancora oggi.
Quando i cittadini della città di Perugia scoprirono che la Deposizione di Raffaello era stata portata via ci fu una sollevazione popolare tanto violenta che costrinse il papa a commissionare due copie a due famosi artisti dell’epoca: Lanfranco e il Cavalier d’Arpino.
Successivamente, dal 1809 al 1816, la Deposizione di Raffaello fu trasferita in Francia per ordine di Napoleone ma ben presto potè tornare in Italia.
ANALISI E DESCRIZIONE DELLA DEPOSIZIONE DI RAFFAELLO
La Deposizione di Raffaello descrive il momento in cui il corpo di Gesù viene trasferito nel sepolcro. I tre uomini che portano il corpo hanno la schiena inarcata a causa dello sforzo di trascinare il corpo morto, tutt’intorno le donne in preda al dolore e alla disperazione, mentre al centro della composizione si nota la presenza del defunto Grifonetto Baglioni, cui è dedicata l’opera. San Giovanni Evangelista invece è la figura con le mani giunte che osserva il corpo di Cristo.
Il volto di Grifonetto, che trasporta il corpo di Cristo, è la figura che unisce i due gruppi: le donne a destra e gli uomini, Cristo e la Maddalena a sinistra.
Il paesaggio dipinto da Raffaello è meraviglioso e sembra ispirato dalle opere di Leonardo da Vinci, mentre lascia intravedere sulla collina il Golgota.
Se in lontananza il paesaggio è caratterizzato dallo sfumato leonardesco, nel resto del dipinto i colori sono vivaci e contribuiscono a rendere quest’opera uno dei capolavori di Raffaello.
CURIOSITÀ SULLA DEPOSIZIONE DI RAFFAELLO
L’opera è firmata e datata con la dicitura “RAPHAEL URBINAS MDVII” e richiese a Raffaello un lungo lavoro preparatorio fatto di studio del soggetto e molti disegni.
La Deposizione di Raffaello fu originariamente collocata nella chiesa dove si trovava già un’opera dell’artista: la Pala degli Oddi.
Il successo di questo nuovo dipinto rese ancor più celebre il nome dell’artista e diede una svolta alla vita di Raffaello, che poco tempo fu chiamato da papa Giulio II a Roma.
SE AMI LE OPERE DI RAFFELLO TI CONSIGLIO DI:
- Sfogliare Raffaello 1520-1483, il catalogo della mostra del 2020.Realizzato in collaborazione con le Scuderie del Quirinale e le Gallerie degli Uffizi in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, il volume è stato creato in occasione della grande mostra-tributo (la più vasta mai realizzata sull’artista e una delle più importanti in Italia) e riunisce un’ampia selezione di opere del “divin pittore” di Urbino.
- Guardare Raffaello: Il Principe delle Arti il film che ripercorre la vita e le opere del pittore.
- Leggere Raffaello. Una vita felice la biografia sull’artista avvincente come un racconto. Antonio Forcellino ripercorre la fulminante parabola di Raffaello rileggendo i documenti e le testimonianze e interpretando le opere d’arte con l’occhio dell’esperto restauratore.