Emilio Isgrò: Arte e Filosofia si Fondono nella Mostra ‘Sillogismo del Cavallo’

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Hai mai pensato a come l’arte e la filosofia possano dialogare in un’unica mostra?
Fino al 10 dicembre 2023, l’incantevole Palazzo dei Pio a Carpi diventa uno spazio di intersezione tra queste due discipline durante il Festivalfilosofia 2023.
Con l’ausilio di 47 opere, la mostra “Emilio Isgrò – Sillogismo del Cavallo” vuole essere un omaggio all’indissolubile legame che il celebre artista ha avuto con la filosofia fin dagli anni ’60.

L’evento è curato da Chiara Gatti e Marco Bazzini, e prende forma nei magnifici ambienti del loggiato del Palazzo, rivelando non solo la genialità di Isgrò ma anche l’illustre storia della struttura stessa e della sua relazione con la filosofia.

Emilio Isgrò: Arte e Filosofia si Fondono nella Mostra ‘Sillogismo del Cavallo’

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Emilio Isgrò è una figura importante nell’arte del secondo dopoguerra. Ha esposto in numerosi luoghi d’arte di risonanza internazionale, dalla Biennale di Venezia alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Oltre ad essere un artista, è anche un poeta, scrittore e drammaturgo. Le sue opere, cariche di audacia creativa e innovazione, sono parte di collezioni di musei prestigiosi come il Centre Georges Pompidou a Parigi e l’Israel Museum di Gerusalemme.

LA GENIALITÀ DI EMILIO ISGRÒ

Da metà degli anni ’60, Emilio Isgrò ha ridefinito i confini dell’arte attraverso un processo di “cancellatura,” un concetto altamente innovativo e radicale.
Al pari di figure di spicco come Lucio Fontana e Yves Klein, Isgrò ha rivoluzionato il modo di interagire con testi e materiali stampati, coprendo vaste parti con il suo tocco manuale e, indirettamente, esaltando le parti rimanenti.
Questo stesso processo è applicato alle opere in mostra, che si focalizzano specificamente su tematiche filosofiche. La disposizione delle opere segue un percorso ben preciso, indicato dalla tela iniziale “Freccia bianca in campo nero”, risalente al 1966, e arriva fino ai lavori più recenti.

L’INFLUENZA FILOSOFICA E I RAPPORTI STORICI

Tra i pezzi di maggior rilievo, figurano le “Conclusiones” di Pico della Mirandola, cancellate da Isgrò. La presenza di questo filosofo e umanista è rilevante per la storia di Carpi, città governata nel XV secolo da Alberto III Pio, nipote dello stesso Mirandola.
La mostra prosegue offrendo una panoramica della filosofia greca, con lavori che “cancellano” i testi di figure seminali come Platone, Aristotele e Eraclito, oltre alla presenza di una statua del Discobolo.
Un’attenzione particolare è data al titolo della mostra, “Sillogismo del Cavallo”, un’opera creata specificamente per questa occasione da Isgrò.

TRA CANCELLATURA E FILOSOFIA

Il fascino delle opere non sta solamente nella tecnica di cancellatura, ma nel modo in cui Isgrò la utilizza per porre domande filosofiche. Si tratta di un gesto che naviga tra distruzione e creazione, morte e vita, spingendo lo spettatore a riflettere sul valore del visibile rispetto a ciò che è stato eliminato.
Un catalogo, curato da Franco Cosimo Panini Editore, sarà pubblicato per l’occasione, contenente saggi dei curatori e un contributo del filosofo Silvano Petrosino.

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INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

EMILIO ISGRÒ
Sillogismo del cavallo
A cura di Chiara Gatti e Marco Bazzini
Carpi, Palazzo dei Pio (p.zza Martiri, 4)
15 settembre – 10 dicembre 2023

Orari:
Venerdì 15 e sabato 16 settembre, ore 10-23; domenica 17 settembre, ore 10-20
Dal 19 settembre:
dal martedì al giovedì, ore 10-13
sabato, domenica e festivi, ore 10-18
chiuso lunedì

Biglietti:
15-16-17 settembre: ingresso gratuito
Dal 19 settembre: biglietto euro 8 intero, euro 5 ridotto

Esplorare la mostra “Sillogismo del Cavallo” è come intraprendere un viaggio attraverso il pensiero e l’arte, una prova ulteriore del fatto che Isgrò è non solo un artista, ma un filosofo in pittura. Quindi, quale modo migliore per immergersi nell’incrocio tra arte e filosofia se non visitando questa straordinaria esposizione? Questa è certamente una delle mostre d’arte contemporanea da vedere nel 2023.

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