FEDERICO ZANDOMENEGHI
Federico Zandomeneghi nasce a Venezia nel 1841 e cresce in una famiglia di scultori molto famosi.
Il nonno e il padre, che hanno sempre lavorato seguendo le orme del grande Antonio Canova, hanno realizzato opere importanti come il Monumento a Tiziano (1839) collocato nella Basilica dei Frari a Venezia e inizialmente Federico sembra destinato a seguire le orme dei suoi predecessori entrando all’Accademia di Venezia.
Federico Zandomeneghi a soli diciotto anni partecipa alla spedizione dei Mille e nel 1862 conosce a Firenze i Macchiaioli, che in quel momento rappresentavano la sperimentazione più innovativa in campo pittorico.
Nel 1874 si trasferisce a Parigi avvicinandosi al gruppo degli artisti impressionisti, stringendo amicizie in particolare con Degas, Pissarro e Renoir.
A partire dal 1879 espone regolarmente nelle mostre degli impressionisti e partecipa a tutte le fasi dell’evoluzione del movimento fino alla sua trasformazione in post-impressionismo, sperimentando anche la pittura divisionista.
Federico Zandomeneghi è stato, insieme a Degas, Renoir, Giovanni Boldini e De Nittis, il più straordinario interprete della donna moderna. Rappresentata nella vita di tutti i giorni, mentre legge, chiacchera con le amiche, passeggia ed è seduta ad un caffè.
Zandomeneghi muore a Parigi nel 1917 e, a cent’anni dalla morte, si celebra la sua arte con una mostra a Padova, di cui vi ho raccontato il percorso e vi ho mostrato le immagini. Un’esposizione che ripercorre la sua vita e sottolinea il fatto che sia stato l’unico italiano a partecipare alla rivoluzione dell’Impressionismo.