FELLINI MUSEUM: LE SEDI, IL PERCORSO, LE OPERE
Fellini Museum, un museo diffuso a Rimini per celebrare un grande regista.
Il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini che si snoda attraverso tre tappe: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta.
In questo post ti racconto il percorso incredibile di questo grandioso museo.
Fellini Museum
Il Fellini Museum è un museo del cinema che mette al centro di tutto l’opera del grande regista e la sua arte, con oltre cinque ore di estratti di film composti in un allestimento che rende il visitatore protagonista. Un repertorio audiovisivo unico, proposto come un percorso nel flusso creativo dell’opera di Fellini, cui si affianca una importante sezione documentale con i disegni di scena originali, gli abiti di Danilo Donati, oggetti e fotografie, i taccuini di Nino Rota. Ma il Fellini Museum è anche un museo diffuso e che permette di attraversare Rimini ne segno e nel ricorso di Federico Fellini.
Il Fellini Museum è una delle nuove tappe da inserire nella lista delle cose da vedere a Rimini poiché si sviluppa su tre siti del centro storico della città: Castel Sismondo, la rocca del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzo del Fulgor, un edificio di origine settecentesca, dove al piano terra ha sede il Fulgor, leggendario cinema immortalato in Amarcord e ora riallestito con le scenografie progettate dal tre volte Premio Oscar Dante Ferretti; e Piazza Malatesta, una grande area urbana, con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche, un immenso velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di 81⁄2, vuole essere un inno alla vita, alla solidarietà, alla voglia di stare assieme.
FELLINI MUSEUM: IL PERCORSO DI CASTEL SISMONDO
A Castel Sismondo il percorso espositivo inizia con una sala dedicata alla produzione del più giovane Federico Fellini, in veste di scrittore satirico, giornalista e disegnatore di vignette e caricature. I fogli sospesi al centro dello spazio sono il simbolo che evoca l’attività giovanile del Maestro fatta di personaggi e trovate surreali come Pinocchio, Bibì e Bibò, Arcibaldo e Petronilla e le tavole di Antonio Rubino sul “Corriere dei Piccoli”. È con lo sguardo a quel mondo, ma con una propria originale cifra, che Fellini disegna, prima per divertimento poi per lavoro, e comincia a scrivere per il cinema.
Nelle sale successive (in totale sono sedici) c’è il racconto di una vita straordinaria fatta di persone e di quelle icone che hanno fatto grande il suo modo di fare cinema: Giulietta Masina, il braccio estensibile dolly (lo strumento cinematografico dell’espressività felliniana), le magiche presenze di elementi della natura come il mare, la luna, il vento o la neve. Poi ci sono i fumetti e la letteratura, che erano fonte di ispirazione continua insieme alla sua passione per le scienze occulte e l’esoterismo e poi gli attori, le comparse e gli schizzi con cui Fellini tratteggiava acconciature e immagina il maquillage dei suoi personaggi. Non mancano, infine, le testimonianze dei collaboratori e professionisti che hanno accompagnato il regista durante la sua carriera come sceneggiatori, scenografi, costumisti, direttori della fotografia, aiuto registi, musicisti, montatori, e poi macchinisti ed elettricisti, falegnami e stuccatori, decoratori e carpentieri.
C’è una sala, però, che è significativa.
Nella quinta sala si racconta la magia di un film che ha fatto la storia del cinema: La dolce vita. Film che riesce a cogliere un momento particolare della storia italiana e la fragilità del boom economico. Le immagini di Marcello Mastroianni e di Anita Ekberg, che qui rivivono in installazioni audiovisive, diventano icone internazionali del grande cinema italiano ma anche emblema dei moti più segreti e contraddittori dell’animo umano.
FELLINI MUSEUM: IL PERCORSO DI PALAZZO DEL FULGOR
Nel cinema Fulgor ha avuto inizio l’avventura felliniana. Qui il giovane Federico Fellini ha cominciato ad amare il grande schermo, i film americani, i western, le comiche di Ridolini, Stanlio e Olio, Buster Keaton, Charlot e dei fratelli Marx.
Il Palazzo del Fulgor è ora il luogo dove entrare nella vita e nella cinematografia di Fellini, ripercorrendone le tappe biografiche e creative e approfondendo i suoi progetti e i suoi legami di lavoro, di amore e di amicizia grazie alla possibilità di consultare archivi digitali e strumentazioni interattive o lasciandosi andare alla scoperta di preziosi materiali originali, disegni, manifesti, locandine, libri e riviste d’epoca, film e documenti audiovisivi.
Ad accogliere i visitatori, all’ingresso del Palazzo del Fulgor, vi è la grande scultura in jesmonite che effigia la rinocerontessa protagonista di alcune delle scene più potenti e suggestive dell’immaginifico film felliniano E la nave va, oggi simbolo dell’intero polo museale.
L’immaginario di Fellini vive naturalmente nei suoi film, evocato dai manifesti e dalle locandine originali presenti nella sala al primo piano, dove il visitatore ha la possibilità anche, attraverso un Archivio digitale, di muovere i primi passi nel grande repertorio di disegni, lettere e testimonianze che compongono il Fondo Federico Fellini del Comune di Rimini.
Al secondo piano, nella Stanza delle parole è la voce di Fellini a guidarci tra immagini, suggestioni e visioni, che ci portano dentro un mondo magico e onirico che ha pervaso tutta la vita e tutta l’opera del grande regista.
FELLINI MUSEUM: IL PERCORSO DI PIAZZA MALATESTA
Piazza Malatesta è la parte esterna del Fellini Museum. Un set a cielo aperto in cui i sogni felliniani si proiettano all’esterno e invadono il centro storico con allestimenti e installazioni che mettono in connessione classicità e contemporaneità. Su questa Piazza dei sogni si disegnano tre aree principali: la panca circolare, il velo d’acqua e il Bosco dei nomi, che ricorda le scene rurali del film Amarcord.
I colori (il rosa corallo del centro e il bianco della pietra d’Istria) e i materiali (una combinazione di porfido, marmo e granito) della pavimentazione della piazza s’intonano alle architetture circostanti, mentre un percorso sonoro unisce Castel Sismondo al Palazzo del Fulgor.
Un percorso sonoro fatto di voci e di musiche tratte o ispirate ai film di Fellini attraversa il filare di alberi della piazza e arriva al Bosco dei nomi.
Il Bosco dei nomi, ideato dal poeta Tonino Guerra, è un insieme di fiori di pietra su cui sono incisi i nomi di grandi personaggi del cinema suoi amici: Federico Fellini, Giulietta Masina, Marcello Mastroianni, Michelangelo Antonioni, Andrej Tarkovskij, Theo Angelopoulos e Sergej Paradjanov. Questi fiori sono illuminati da 3 grandi lanterne in ferro battuto e vetro che Guerra ha dedicato allo scrittore russo Lev Tolstoj.
Il bosco è inserito in un triangolo verde che ricorda le scene rurali del film Amarcord e segna il punto simbolico in cui la prima campagna tocca la città storica: la disposizione degli aceri, con al vertice il platano storico dei Malatesta, trasmette disciplina e chiarezza all’intero spazio, mentre la texture e i colori della vegetazione spontanea che invade i percorsi sterrati e i sentieri bianchi conferiscono all’insieme movimento e dinamismo.
REALIZZAZIONE DEL FELLINI MUSEUM
Il Fellini Museum è realizzato grazie alla partecipazione di quasi tutti i produttori dei film di Fellini e degli attuali titolari dei diritti di sfruttamento: da RTI – Gruppo Mediaset a Titanus, da Pea Films Inc a Cristaldi Film, da Rai Cinema a Istituto Luce / Cinecittà, da Gaumont a Lyric Productions a Compagnia Leone Cinematografica, nonché grazie al coinvolgimento dei principali archivi audiovisivi nazionali: dalle Teche Rai all’Archivio storico dell’Istituto Luce, dalla Fondation Fellini pour le Cinèma di Sion all’associazione Tonino Guerra, dall’archivio storico Barilla all’Archivio nazionale del Cinema di impresa e all’archivio fotografico della Fondazione Centro sperimentale di Cinematografia, dalla Fondazione Cineteca di Bologna a Cinemazero di Pordenone, da Reporters Associati & Archivi all’Associazione culturale Mimmo Cattarinich all’archivio Maraldi.
INFORMAZIONI PER VISITARE IL FELLINI MUSEUM
Orari da martedì 14 dicembre 2021:
Castel Sismondo
Dal martedì al venerdì, 10-13 e 16-19
Sabato, domenica e festivi, 10-19
Lunedì non festivi chiuso
Palazzo del Fulgor
Dal martedì alla domenica e festivi, 10-19
Lunedì non festivi chiuso
Ingresso: intero 12 euro, ridotto 8 euro