GALLERIA RAFFAELLA CORTESE: INTERVISTA A RAFFAELLA CORTESE
Proseguono le interviste per scoprire chi c’è dietro il lavoro delle gallerie d’arte, dopo aver conosciuto la Galleria Contini Venezia è ora venuto il momento della Galleria Raffaella Cortese a Milano.
A guidarci sarà ancora una volta Alice Traforti, che ha rivolto alcune domande a Raffaella Cortese.
Galleria Raffaella Cortese, a Milano dal 1995
Raffaella Cortese aprì la sede della prima galleria nella sua abitazione da studente a Milano. Era il 1995 e da allora la strada percorsa è stata tanta, nell’ottica di “un lavoro educativo e divulgativo svolto con costanza e serietà” a fianco degli artisti.
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE: STORIA
Alice Traforti: Come e perché è nata la galleria?
Raffaella Cortese: L’arte è sempre stata il leitmotiv della mia vita, che ho nutrito con dedizione e passione sin da quando ho intrapreso gli studi del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti. In ambito lavorativo la prima esperienza fu con due galleriste, Zita Vismara e Françoise Lambert: fondamentale per acquisire le competenze e conoscenze necessarie per capire la direzione in cui muovermi.
Successivamente, la necessità di mantenermi a Milano mi spinse a lavorare alla casa d’aste Brerarte, che fu fondamentale per capire i meccanismi delle aste e del mercato, ma soprattutto diede forza alla mia idea che l’aspetto commerciale non sarebbe mai stato l’elemento predominante del mio lavoro.
A seguire lavorai per 5 anni alla galleria Fonte d’Abisso che si occupava prevalentemente di Futurismo. Questa fu un’esperienza bellissima e molto formativa.
Queste e altre avventure mi spinsero ad indirizzarmi verso il mondo delle gallerie e ad aprire un’attività in proprio. Non provenendo da una famiglia che si occupava di arte e non essendo milanese, aprire una galleria è stata una coraggiosa avventura che mi ha costretta a mettermi totalmente in gioco, costruendo il mio futuro giorno per giornoe con non poche difficoltà. Era il 1995 quando aprii il mio primo spazio nella mia abitazione da studente di via Farneti per poi acquistare un altro appartamento al terzo piano dello stesso palazzo per ampliare l’attività. Nel settembre 2003 la galleria si è trasferita nella sua attuale sede in via A.Stradella 7. Nel 2012 e più recentemente nel 2014 sono stati aperti due ulteriori spazi espositivi nella stessa strada per presentare più progetti site specific e installazioni multimediali contemporaneamente.
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE: RICERCA
Alice Traforti: Che tipo di ricerca vi interessa promuovere e che rapporto avete con gli artisti che sostenete?
Raffaella Cortese: La ricerca della galleria è focalizzata alla promozione di artisti che esprimano una visione introspettiva e poetica della femminilità e del femminismo, ma non solo.
L’impegno che ha caratterizzato il programma espositivo nei 23 anni di storia della galleria è stato quello di sostenere il lavoro di artisti più giovani accanto a quelli più consolidati, con particolare interesse per gli artisti pionieri che sfidano le facili tendenze.
Ho avuto l’onore di presentare per la prima volta in Italia donne artiste il cui lavoro era poco conosciuto sul territorio nazionale mentre oggi sono presenti in importanti collezioni museali. Questa cooperazione di lunga durata mi ha permesso di seguire e nutrire tutti gli aspetti delle loro ricerche: credo fermamente nella galleria e nel suo ruolo di supporto alla crescita degli artisti attraverso la creazione di mostre e progetti, produzione di cataloghi e delle opere, con un lavoro di promozione rivolto a collezionisti sensibili e istituzioni pubbliche/museali che ne riconoscano il valore.
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE: EVOLUZIONE
Alice Traforti: Quali sono le difficoltà incontrate e i traguardi raggiunti?
Raffaella Cortese: Credo ci siano due tipologie di difficoltà: quelle che possono considerarsi come sfide e ti spingono a migliorarti, ad avere una visione differente e quindi ti fanno crescere; le altre, sono quelle che possono offuscare la qualità del tuo operato in virtù di scopi meramente commerciali. Il riferimento è a competitor sleali, il cui obiettivo merceologico mina un lavoro educativo e divulgativo svolto con costanza e serietà.
Il sistema dell’arte è fin troppo inquinato dalla speculazione, molte gallerie sono organizzazioni finanziarie e la mia idea di “gallerista” si è sempre decisamente discostata da questa visione.
I “traguardi”, invece, che mi regalano più soddisfazione – che non sono un punto di arrivo ma un incessante work in progress – sono i rapporti che ho coltivano negli anni, la fiducia dei collezionisti, la stima dei colleghi, il lungo e prolifico rapporto collaborativo con gli artisti, tra questi, solo per citarne alcuni, Roni Horn dal 1997, Barbara Bloom dal 1999, Zoe Leonard dal 2001, Kiki Smith dal 2001, Kimsooja dal 2004, Joan Jonas dal 2009.
Vivo nella consapevolezza di avere una grande responsabilità verso i miei collezionisti e i miei artisti quindi tutte le mie scelte vengono fatte in base a questa profonda convinzione.
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE: PROGETTUALITÀ
Alice Traforti: Programma eventi 2018-2019
Raffaella Cortese: I primi mesi della nuova stagione espositiva mi vedranno impegnata in una fitta programmazione di impegni tra cui la partecipazione a fiere sia in Italia e all’estero – tra queste Wopart, la fiera svizzera di opere d’arte su carta che si terrà a Lugano dal 20 al 23 settembre, Fiac a Parigi ad ottobre e Artissima a Torino a novembre – e le esposizioni in galleria – dalla terza mostra personale di Silvia Bächli e il ritorno di Simone Forti (le informazioni sulla mostra di Simone Forti in galleria le trovate nel post Arte contemporanea mostre Settembre 2018) in una mostra in una galleria italiana dagli anni ’70 (17 settembre-22 novembre) al progetto espositivo che Marcello Maloberti presenterà da fine novembre nei tre spazi della galleria.
Non voglio svelare troppo di quello che accadrà nel 2019!
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE: INFORMAZIONI
Per gli aggiornamenti sugli eventi e le proposte della Galleria Raffaella Cortese visitate il sito internet ufficiale – https://raffaellacortese.com/
Puoi leggere anche l’intervista a Stefano Contini, direttore di Galleria Contini – Venezia.
Post a cura di: Alice Traforti.