IGINIO IURILLI: INTERVISTA ALL’ARTISTA
Continuano le interviste agli artisti di Art Bag.
Oggi lasciatevi stupire dalla ricerca di Iginio Iurilli.
Ecco a voi cosa ha raccontato ad Alice Traforti, che lo ha intervista per The ART post Blog.
CHI E’ IGINIO IURILLI
Iginio Iurilli nasce a Gioia del Colle (BA), si forma a Roma, e rientra a Bari nel 1968.
Passa da una iniziale pittura nell’ambito della Nuova Figurazione, che abbandona nel
1977, a una pratica scultorea con tema ambientale.
Vi approda attraverso lunghi anni di sperimentazione sui materiali, sfociando nei primi bassorilievi a inizio degli anni ’90 e nei grandi ricci marini che caratterizzano la sua opera.
Oggi vive e lavora a Capurso.
L’INTERVISTA A IGINIO IURILLI
AliceTraforti: Il tuo percorso spazia da un esordio scenografico fino alla pittura, per approdare definitivamente alla scultura, con una sensibilità particolare rivolta alle problematiche ambientali ed ecologiche.
Perché la scultura per parlare di ambiente?
Iginio Iurilli: Dopo una lunga militanza nel campo della pittura, durata una decina di anni,
ho avvertito il bisogno di oltrepassare i confini della bidimensionalità per approdare nella sfera della tridimensionalità che ritenevo più espressiva e idonea alla realizzazione di forme marine fuori scala che ne esasperano il loro significato simbolico nell’intento di sottrarsi alla aggressività dell’uomo, diventando così a sua volta aggressive.
AliceTraforti: Le tue sculture si ispirano al mare e alla vita che esso contiene e
custodisce, ma si fanno portatrici di un messaggio di denuncia, opposto e nefasto,
oggi più attuale che mai.
Come è avvenuta questa forte presa di posizione nella tua ricerca?
Iginio Iurilli: Non parlerei di trasformazione nella mia ricerca artistica in quanto, già da
pittore (1969/1977), trattavo temi di denuncia ecologica (paesaggi extra-urbani con distese
di pneumatici o discariche di auto rottamate e, nella fase finale, vegetazione dai colori
alterati, stipata in serre claustrofobiche).
Da scultore, la mia ricerca si concentra su forme marine perlopiù reinventate e fuori scala, come se avessero subito una auto-trasformazione genetica o, mi piace più pensare, come creature venute da “un altro mondo”.
L’ultima installazione che ho realizzato l’anno scorso, direi la più forte come denuncia in
quanto molto realistica, è “Petroleum”: ho riproposto, in una delle sale della galleria che mi
ospitava, un lembo di spiaggia con tutti i rifiuti che avevo trovato e raccolto.
Direi che, con quest’ultima performance, il cerchio si chiude in quanto simile nei contenuti
ai primi quadri in cui riproducevo una realtà realmente tangibile.
AliceTraforti: Che cosa rappresenta il multiplo nella busta di Art Bag?
Iginio Iurilli: I disegni realizzati per Art Bag, ispirati a soggetti marini reinventati,
rappresentano possibili progetti per sculture in ceramica o in cartapesta, materiale
quest’ultimo, che utilizzo per le grandi dimensioni.
AliceTraforti: A quali nuovi progetti stai lavorando?
Iginio Iurilli: TOP SECRET ! Non parlo mai dei miei progetti prima ancora di realizzarli.
Non ci resta quindi che restare aggiornati!
Per approfondire le ricerche, ecco il link al sito ufficiale: http://www.iginioiurilli.it/pag_biografia.php
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Intervista a cura di: Alice Traforti.
Grazie Alice,sono più che soddisfatto dell’opportunità che mi hai dato con questa tua intervista. Alla prossima occasione allora.
Con simpatia e affetto cordiali saluti
Iginio Iurilli
Caro Maestro, vedo solo ora queste pubbliche parole che mi riempiono di gioia per la splendida collaborazione. Ricambio il saluto con stima e tante cordialità
Alice
Interessante l’intervista all’amico e collega Iginio.
Grazie Annamaria 🙂