Le cupole per coprire edifici religiosi oppure profani non solo ha origini antiche ma la sua diffusione ha conosciuto grande successo sia a Oriente sia a Occidente.
La struttura della cupola è metafora della volta celeste, un varco simbolico tra il mondo terreno e il mondo divino. La decorazione della cupola dunque ha uno scopo ben preciso, quello di fornire l’illusione che l’edificio sia dotato di un accesso diretto verso una dimensione ultraterrena.
In questo post ti porta la scoperta delle più belle cupole mai costruite.
LE PIÙ BELLE CUPOLE DEL MONDO
Sin dall’antichità la cupola ha rappresentato un simbolo. La possibilità di decorare una cupola e fornire l’illusione che l’edificio sia privo del tetto e si apra direttamente verso l’infinito è una pratica che unisce diverse culture. Si tratta di un simbolo religioso certo, ma anche di un virtuosismo tecnico che accomuna gli spazi deputati alla spiritulalità come anche gli edifici in cui si svolgono attività di altro tipo, come nel caso di un palazzo reale.
LA CUPOLA DEL PANTHEON
La più bella cupola mai costruita è quella del Pantheon a Roma e che ancora oggi vanta il primato dell’essere la più grande cupola realizzata con la tecnica del calcestruzzo. Nessuno ancora è mai riuscito a costruire una cupola più grande.
Il Pantheon era l’edificio dedicato a tutti gli dei, costruito nel 27 a.C. da Marco vespasiano Agrippa e ricostruito dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C.. L’apertura posta al centro della cupola, detta oculo, permette di volgere direttamente lo sguardo al cielo e lascia penetrare la luce del sole e della luna.
Il varco verso il cielo della cupola del Pantheon, dunque, è reale e l’interno stesso della cupola non è decorato ma abbellito da cinque ordini di 28 cassettoni: un numero perfetto poiché ottenuto dalla somma 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7; il sette è il numero che indica la perfezione nel mondo romano, essendo sette i pianeti visibili a occhio nudo.
Oggi questo luogo è una chiesa e per poter ammirare la cupola è necessario prenotare i biglietti del Pantheon.
LA CUPOLA DEL MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA
La cupola del mausoleo di Galla Placidia è una delle opere d’arte da vedere a Ravenna poichè è decorata da un mosaico di tessere blu e dorate, che formano una croce dorata al centro e cerchi concentrici di stelle che si espandono fin nella parte esterna, dove si trovano i simboli dei quattro evangelisti.
La cupola poggia su una di forma quadrata, che simboleggia la Terra, mentre la mediazione tra l’umano e il divino è affidata ai quattro evangelisti.
LA CUPOLA DELLA BASILICA DI SANTA SOFIA
L’enorme cupola della Basilica di Santa Sofia a Istanbul È stata realizzata come simbolo della volta celeste e della potenza dell’imperatore. La Basilica è famosa per gli effetti di luce che penetrano all’interno dell’edificio attraverso 40 finestre e che creano la sensazione di trovarsi in un ambiente mistico. La Basilica fu costruita per volere di Giustiniano nel VI secolo, ma dopo la conquista ottomana di Costantinopoli diventò il modello per molte moschee a cupola.
LA CUPOLA DELLA BASILICA DI ASSISI
La Basilica superiore di Assisi possiede una sola navata coperta da volte a crociera dipinte di blu e trapuntate di stelle d’oro, secondo una moda molto diffusa nelle chiese medievali e che costituiva anche la decorazione della Cappella di Sistina prima dell’arrivo di Michelangelo Buonarroti.
Si trattava di un tipo di decorazione molto semplice ma efficace, che forniva subito l’idea che il soffitto non esistesse e che ci fosse la possibilità di comunicare direttamente con il Regno dei Cieli.
LA CUPOLA DEL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI A FIRENZE
La cupola del Battistero di San Giovanni a Firenze è completamente dorata e rivestita da mosaici che raffigurano le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento disposte all’interno di anelli o ottagonali concentrici. La sequenza dei mosaici è interrotta solamente dalla figura monumentale del Cristo Giudice, mentre alla sua sinistra vi è la rappresentazione dell’inferno dominato dalla figura di Lucifero.
Nel parte più alta gli angeli e gli arcangeli sembrano reali e creano un’atmosfera mistica che, unita ai dettagli dei loro abiti e dei loro volti, trasmette la sensazione di trovarsi davanti ad una bellezza divina.
LA CAMERA DEGLI SPOSI A MANTOVA
Andrea Mantegna colloca un oculo simile al Pantheon di Roma nella Camera degli Sposi a Mantova. In pieno Rinascimento, dunque, la celebre cupola romana viene celebrata all’interno di un edificio non religioso e non destinato alla spiritualità, poiché la Camera degli Sposi è una stanza di rappresentanza che si trova all’interno del castello di San Giorgio a Mantova.
La volta è caratterizzata da un soffitto ribassato e diviso in vele e pennacchi dipinti, con un varco verso il cielo costituito da un’apertura circolare alla quale si affacciano una dama con la serva, un gruppo di domestiche, una dozzina di putti e un pavone. la scena è divertente e tutti questi personaggi stanno osservando gli spettatori dall’alto.
Visitare a Mantova la Camera degli Sposi significa ammirare il virtuosismo tecnico di Andrea Mantegna, che ha dimostrato il suo talento con dei difficilissimi scorci .
LA CUPOLA DELLA SACRESTIA VECCHIA IN SAN LORENZO A FIRENZE
La volta che rappresenta il cielo e le costellazioni presenti sulla città di Firenze la notte del 4 luglio 1442 è probabilmente una delle visioni più belle della storia dell’arte. La decorazione della piccola cupola della sacrestia vecchia in San Lorenzo a Firenze descrive i segni zodiacali indicati dall’astronomo Paolo dal Pozzo Toscanelli.
Si tratta della descrizione di un cielo reale, osservato sopra Firenze in una data ben precisa del calendario giuliano e che corrisponde al nostro 14 luglio (del calendario gregoriano).
Secondo la tradizione quella data corrisponde ad un evento politico molto importante, ovvero l’arrivo a Firenze di Renato D’Angiò, che desiderava un’alleanza con Firenze dopo essere stato cacciato dal regno di Napoli da Alfonso d’Aragona.
LA CUPOLA DEL DUOMO DI PARMA
L’Assunzione della Vergine della cupola del Duomo di Parma è stata affrescata da Correggio nel 1530 ed è uno dei capolavori da vedere a Parma. si tratta di una visione spettacolare in cui si vede Maria mentre viene portata in cielo da un vortice di nubi e di angeli, che sembrano nuotare nell’aria. sulla sommità della cupola, lo sfondo di un abbagliante luce dorata ci fa notare la presenza di Gesù che sembra andare incontro alla madre. Il virtuosismo tecnico utilizzato da Correggio ci offre la sensazione che la chiesa si spalanchi realmente su una dimensione ultraterrena.
LA CUPOLA NELLA CAPPELLA DELLA SACRA SINDONE
La cupola disegnata da Guarino Guarini per la cappella della Sacra Sindone a Torino è uno spettacolo architettonico costituito da sei giri archi sovrapposti, che che rendono la struttura simile ad un canestro rovesciato, che alla sua fine colloca una stella 12 punte che sembra sospesa nell’aria.
Alzando gli occhi al cielo il visitatore ha la sensazione di trovarsi di fronte a un portale che proietta direttamente verso l’infinito. La luce che filtra dall’alto appare come un’emanazione della divinità, in grado di fornirci messaggi importanti alla nostra anima.
LA VOLTA DELLA CHIESA DI SANT’IGNAZIO A ROMA
Il pittore Andrea Pozzo celebra la figura di Sant’Ignazio di Loyola nella volta della chiesa romana dedicata al santo, fondatore dell’ordine dei Gesuiti. E grazie ad una spettacolare impresa decorativa che l’artista ci offre l’illusione di ammirare il Paradiso e la gloria del Santo. Andrea Pozzo la porta alle estreme possibilità espressive e utilizza alcuni accorgimenti tecnici sperimentali per creare il capolavoro della volta della Chiesa Sant’Ignazio.
L’altezza della chiesa sembra raddoppiare e osservando in alto sia l’impressione che gli angeli e i santi stiano veramente volando nello spazio e sopra le tessere dei fedeli. Davvero la volta della chiesa di Sant’Ignazio Roma è un varco tra la Terra e il Paradiso.
RODEN CRATER PROJECT
Se pensiamo che le cupole spettacolari siano solo un esempio del passato ci sbagliamo, infatti anche in tempi recenti sono stati creati degli spazi in grado di stimolare la sensibilità del pubblico contemporaneo. L’americano James Turrell ha portato alle estreme conseguenze le soluzioni degli artisti che lo hanno preceduto secoli prima, realizzando una monumentale installazione che porta il cielo all’interno di una stanza.
Praticando aperture di forme geometriche diverse in altrettante stanze ricavate in un vulcano spento nel deserto dell’Arizona, l’artista comprime l’infinita vastità del cosmo nello spazio tangibile dell’esperienza umana. La percezione di trovarsi di fronte alla volta celeste si trasforma così in un’esperienza spirituale, che mette lo spettatore al centro dell’opera, in un dialogo con la luce e l’universo.
È possibile ammirare l’opera attraverso il sito rodencrater.com, appositamente creato, ma è la presenza fisica dello spettatore a fare la differenza.