Mark Tobey. Luce filante

Mark Tobey | mostre Venezia

MARK TOBEY. LUCE FILANTE ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM

Se c’è un elemento che hanno in comune i musei, le mostre e le città che visito questo è il caffè e l’ultima mostra che ho visto alla Collezione Peggy Guggenheim, dedicata all’artista americano Mark Tobey, non fa eccezione.
Per me è irrinunciabile il rito del caffè prima oppure dopo essermi immersa nella vita e nelle opere di un artista oppure nella storia di una città. E’ quel momento che permette di condividere le prime impressioni su un evento con le persone che ho accanto in quel momento, ma anche per confrontarmi e discutere su ciò che sto per vedere.

E’ stato bello allora tornare nella casa di Peggy Guggenheim, luogo che adoro, per conoscere un artista americano di cui sapevo poco e scoprire che in realtà non si tratta solo di una mostra, ma della prima tappa di una collaborazione tra Lavazza e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
In realtà Lavazza è già Global Partner del Guggenheim di New York dal 2014, ma ora il suo impegno si concentra anche su Venezia e in questo primo appuntamento porta in Italia per la prima volta una mostra su Mark Tobey.

Mark Tobey. Luce filante è la più completa retrospettiva degli ultimi vent’anni, in Europa, dedicata all’artista americano, che per la prima volta viene presentato in modo completo in Italia.
La mostra termina il 10 settembre 2017 e avrete tutta l’estate per vederla. In questo post vi racconto la mia visita e alla fine del post c’è anche il video della mostra.
Tutte le opere in un minuto circa 🙂

Mark Tobey | mostra Venezia

la mostra su Mark Tobey

La mostra dedicata a Mark Tobey è un viaggio nella storia personale e artistica di uno tra i maggiori artisti americani degli anni ’40, periodo cruciale della storia dell’arte perché mentre l’Europa era in guerra e molti artisti trovavano rifugio negli Stati Uniti, il testimone di capitale dell’arte passava da Parigi a New York.
In quel decennio fondamentale, che vide la nascita dell’Espressionismo astratto, Mark Tobey è il precursore di quelle innovazioni stilistiche che saranno poi le caratteristiche della Scuola di New York, e soprattutto di Jackson Pollock.

Mark Tobey e la “scrittura bianca”

Quando Mark Tobey inizia a esporre le sue opere fatte di griglie e linee attira la curiosità di un gruppo di artisti che stava cercando uno stile nuovo, ma anche la critica è attratta da quelle opere uniche e che nessuno aveva mai visto fino ad allora.
L’elemento di novità delle sue opere è dato dal reticolo di piccole linee definito “scrittura bianca”.
I suoi dipinti sembrano città viste dall’alto, illuminate da luci che invadono tutti gli spazi.
La sua astrazione ha tante ispirazioni e deriva dalle tante esperienze che Mark Tobey ha vissuto tra Seattle e New York, tra Hong Kong, Shanghai, Kyoto e l’Europa.
La sua vita e le sue opere sono intrise anche di misticismo, soprattutto dopo la sua conversione alla fede Bahá’í, religione monoteistica nata in Iran a metà del XIX secolo.
La sua “scrittura bianca”, o labirinti di segni e linee, evocano una dimensione spirituale.

MARK TOBEY E L’Espressionismo astratto

Quando, finita la seconda guerra mondiale, nasce la Scuola di New York, Mark Tobey si colloca ai margini.
Trascorre molto del suo tempo in Europa negli anni ’50 e ’60, partecipa a numerose mostre internazionali e nel 1958 viene premiato alla Biennale di Venezia.

Mark Tobey non ha mai voluto essere etichettato come appartenente alle tendenze astratte americane di metà ’900, dette anche Espressionismo astratto, Action painting o Scuola di New York.
Tuttavia, verso la fine della sua vita riflette sul suo ruolo, soprattutto perché accetta di essere stato comunque legato all’Informale, che è l’equivalente francese dell’Espressionismo astratto.
In realtà non riuscirà mai a risolvere la propria appartenenza estetica.

Mark Tobey è un percussore, un pioniere di ciò che è venuto dopo e per questo non è incasellabile in nessuna categoria.
Se per Pollock e per l’action painting dobbiamo parlare per forza di gesto e di atto fisico del dipingere, in Mark Tobey c’è la parte essenziale, il punto di partenza, ovvero lo stato d’animo che precede quell’atto.
Questa è una di quelle mostre che potrebbe aprire altre mille discussioni, ovviamente da fare davanti ad una tazzina di caffè 😉

LEGGI ANCHE: Cosa vedere a Venezia, dove trovi tutti il link per saperne di più sui musei, le mostre e i monumenti della città.

Mark Tobey | mostre GuggenheimMark Tobey | mostra Guggenheim

caffè Lavazza | mostre Guggenheim

E questa è la foto dal mio profilo Instagram, dove vi ho raccontato la mia visita alla mostra 😉

INFO
Mark Tobey. Luce filante

6 maggio –10 settembre, 2017
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
Curatore: Debra Bricker Balken

Orari: dalle 10 alle 18; chiuso il martedì.
Ingresso: 15 €; ridotto 13 €; ingresso gratuito per bambini (0-10 anni) e soci.
Il biglietto dà diritto all’ingresso alla mostra, alla collezione permanente, alla Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof e al Giardino delle Sculture Nasher. Tutti i giorni, alle 15.30, il museo organizza visite guidate gratuite alla mostra.
Non è necessaria la prenotazione.

LINK
http://www.guggenheim-venice.it/default.html

#MarkTobey

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4 thoughts on “Mark Tobey. Luce filante

    • Grazie 🙂
      Non solo vedrai la mostra ma anche tutto il museo Guggenheim 🙂
      E’ un luogo meraviglioso.

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