LA MONTAGNA SAINTE-VICTOIRE DI CÉZANNE: ANALISI, SIGNIFICATO E CURIOSITÀ
La montagna Sainte-Victoire di Cézanne è il simbolo della libertà dell’arte ai primi del Novecento.
A questo soggetto l’artista dedica molti anni ella sua vita e molti disegni, schizzi, acquerelli e dipinti.
Lo scopo di Cézanne era ricostruire sulla tela un paesaggio e alla fine trova la pittura astratta. È l’inizio di una nuova stagione per l’arte.
La montagna Sainte-Victoire di Cézanne
DOVE SI TROVA LA MONTAGNA SAINTE-VICTOIRE DI CÉZANNE
La montagna Sainte-Victoire di Cézanne è un massiccio calcareo che domina la valle nei pressi di Aix-en-Provence.
La bellezza di questo monte, con la sua inconfondibile cima spostata verso destra, ha affascinato Cézanne fino a trasformarlo in un mitico ricorrente nelle sue opere.
Per oltre vent’anni la montagna Sainte-Victoire è stata al centro dei disegni, degli acquerelli e dei dipinti di Cézanne, che ne era quasi ossessionato e l’ha usato come strumento d’indagine e di ricerca.
La montagna Sainte-Victoire di Cézanne fa la sua prima apparizione nel corpus delle opere dell’artista negli anni settanta dell’Ottocento.
A quel tempo era solo lo sfondo per la sua opere Terrapieno, ma da allora in poi questa montagna diventerà un elemento irrinunciabile per l’artista, che affida alla montagna il suo desiderio di descrivere l’ordine e la compostezza della Natura.
Tra il 1902 e il 1906 questo rilievo diventa una presenza costante nelle opere di Cézanne, osservandola a lungo, cercando di rappresentare le sue forme, le stagioni che si susseguono e che ne modificano i colori.
DESCRIZIONE E ANALISI DELLA MONTAGNA SAINTE-VICTOIRE DI CÉZANNE
Tutte le rappresentazioni della montagna Sainte-Victoire di Cézanne vengono fatte dal basso e da lontano, ma sempre da punti di vista che consentono di isolare la luminosità della montagna.
Attraverso l’osservazione di queste opere è possibile seguire l’evoluzione stilistica dell’artista che lo porta a una progressiva smaterializzazione del paesaggio.
La montagna Sainte-Victoire di Cézanne ci accompagna verso una pittura autonoma dal reale.
nelle ultime rappresentazioni la montagna è riconoscibile solo dal profilo del monte che si erge all’orizzonte ma tutto intorno diventa indefinito e astratto. Sono i colori a restituire allo spettatore la sensazione che l’artista prova osservando la montagna Sainte-Victoire.
Siamo agli albori dell’arte astratta, che non si concentra più sulla descrizione del mondo ma dell’universo di pensieri, desideri ed emozioni che albergano nel cuore e nella mente dell’artista, attraverso i quali interpreta ciò che accade e ciò che vede.
CURIOSITÀ SULLA MONTAGNA SAINTE-VICTOIRE DI CÉZANNE
Determinante sarà l’acquisto di Cézanne di una casa a Lauves, a nord di Aix-en-Provence, dove colloca anche il suo atelier e da dove può ammirare la montagna Sainte-Victoire dal terrazzo.
La montagna diventa per l’artista una presenza costante e il suo sguardo è sempre rivolto a questo massiccio calcareo, che diventa l’oggetto del suo interesse artistico per molti anni.
Cézanne era un artista che amava la precisione e dai documenti sappiamo che faceva anche cento sedute di lavoro per realizzare una natura morta, fino a centocinquanta sedute di posa per un ritratto, senza contare la quantità di schizzi, prove e disegni che realizzava prima di giungere al lavoro finale.
In un certo senso le opere che rappresentano la montagna Sainte-Victoire sono un continuo studio e una costante riflessione sul modo in cui è possibile descrivere il paesaggio.
Cézanne sa perfettamente che la realtà non è ciò che sembra e per questo lo scopo dell’artista è trovare il senso profondo nascosto nelle pieghe del mondo.
Tornare e ritornare continuamente sullo stesso soggetto equivale a cercare una verità che difficilmente un’occhio distratto o superficiale può cogliere.
Nice masterpice. I thought that masterpice la montagnè di Paul Cézanne remaining in your territory.also I can to see at neaked eyes. I love France. Is It my cildhood and Ivwant rivisitati on and caming back in my territoriy.thereis a my Nation. The Gioconda was arriving before me at your Luvre’sMusium.